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Yucca filamentosa

Yucca filamentosa

La Jucca filamentosa (Yucca filamentosa L.) è una specie arbustiva succulenta appartenente alla famiglia delle Agavaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Ordine Liliales,
Famiglia Agavaceae,
Genere Yucca,
Specie Y. filamentosa.
Sono sinonimi i termini:
– Yucca filamentosa f. bicolor Trel.;
– Yucca filamentosa f. genuina Engelm;
– Yucca filamentosa f. variegata (Carrière) Trel.;
– Yucca filamentosa subsp. bracteata Engelm.;
– Yucca filamentosa subsp. elmensis Sprenger;
– Yucca filamentosa subsp. foliis-aureovariegata Pynaert;
– Yucca filamentosa subsp. genuina Engelm.;
– Yucca filamentosa subsp. laevigata Engelm.;
– Yucca filamentosa subsp. latifolia Engelm.;
– Yucca filamentosa subsp. maxima Baker;
– Yucca filamentosa subsp. media Carrière;
– Yucca filamentosa subsp. mexicana S.Schauer;
– Yucca filamentosa subsp. nobilis Sprenger;
– Yucca filamentosa subsp. patens Carrière;
– Yucca filamentosa subsp. ramosa Carriere;
– Yucca filamentosa subsp. recurvifolia Alph.Wood;
– Yucca filamentosa subsp. variegata Carrière;
– Yucca filamentosa var. bracteata Engelm.;
– Yucca filamentosa var. elmensis Sprenger;
– Yucca filamentosa var. filamentosa;
– Yucca filamentosa var. laevigata Engelm.;
– Yucca filamentosa var. latifolia Engelm.;
– Yucca filamentosa var. maxima Carrière;
– Yucca filamentosa var. media Carrière;
– Yucca filamentosa var. mexicana S.Schauer;
– Yucca filamentosa var. nobilis Sprenger;
– Yucca filamentosa var. patens Carrière;
– Yucca filamentosa var. ramosa Carrière;
– Yucca filamentosa var. recurvifolia Alph.Wood;
– Yucca filamentosa var. variegata Carrière.

Etimologia –
Il termine Yucca proviene dallo spagnolo yuca o juca, attestato già nel 1500, a sua volta da una lingua amerinda (forse dall’arawak, dove però indicava la cassava).
L’epiteto specifico filamentosa viene da filum filo: filamentoso.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Yucca filamentosa è una pianta originaria degli Stati Uniti sudorientali.
Occupa un areale che comprende il sud-est della Virginia a sud fino alla Florida e fino al sud e sud-est del Texas. Si è naturalizzata lungo la pianura costiera atlantica a nord di Cape Cod e Long Island Sound e nelle aree del Midwest inferiore. Si è, inoltre, naturalizzata al di fuori di quest’area anche in Francia, Italia e Turchia.
Il suo habitat è quello dei suoli sabbiosi, in particolare nella macchia marina e nelle dune, ma anche nei campi, aridi e pendii rocciosi, sebbene cresca bene anche in terreni limo o argillosi.

Descrizione –
La Yucca filamentosa è una pianta che manca di tronco in quanto le foglie si dipartono direttamente dalla formazione rizomatosa.
Le foglie formano una densa rosetta basale fitta, a grappolo, che può superare 1 m di larghezza; sono lineari di circa 50 x 2,5 cm, rigide, erette, verde-azzurrognole.
Si distingue facilmente dalle altre specie di yucca per i filamenti bianchi e filiformi lungo i margini delle foglie.
L’infiorescenza forma un eremo di numerosi fiori bisessuali di colore bianco o rosa.
La fioritura avviene in Giugno-Luglio.
Il frutto è una capsula deiscente, contenente semi neri, di forma oblunga di circa 38 – 50 mm e larga 20 mm.

Coltivazione –
La Yucca filamentosa è una pianta originaria degli Stati Uniti, dove cresce spontaneamente in alcune aree ed è molto adattabile e resiste al freddo molto meglio di altre yucche.
È una pianta rustica che si adatta su tutti i terreni, ma preferisce le esposizioni soleggiate.
Questa pianta è ampiamente coltivata nei climi temperati miti e subtropicali.
Ha bisogno di pieno sole e di un terreno ben drenato, preferendo un intervallo di pH acido o leggermente alcalino compreso tra 5,5 e 7,5. Sviluppa un grosso fittone bianco carnoso con profonde radici laterali. Una volta piantato e stabilito, è difficile da rimuovere, poiché le radici continuano a inviare nuovi germogli per molti anni. Normalmente è resistente fino a -29 °C.
La pianta viene raccolta anche allo stato naturale per l’uso locale come cibo, medicina e fonte di materiali. Le radici delle specie Yucca sono ricche di saponine e hanno una vasta gamma di applicazioni. La pianta è comunemente coltivata come ornamentale nei giardini.
La Yucca filamentosa ha un areale ampio, può essere abbondante e anche se la popolazione è ormai frammentata a causa dell’espansione dell’agricoltura, il declino non è sufficiente a collocare la specie in una categoria minacciata. Come per tutte le specie di Yucca, tuttavia, questa specie ha un impollinatore specifico, la falena Yucca (Tegeticula yuccasella) che non vola per lunghe distanze.
Nelle regioni in cui la falena non può vivere e, se sono necessari frutti e semi, è necessaria l’impollinazione manuale; questa può essere eseguita abbastanza facilmente e con successo usando qualcosa come un piccolo pennello.
Poiché le sottopopolazioni di questa Yucca crescono in zone isolate, lo scambio genetico tra le sottopopolazioni è limitato e quindi qualsiasi distruzione dell’habitat tra le sottopopolazioni potrebbe minacciare la specie. La pianta è attualmente classificata come “Least Concern” nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate (2020).
La propagazione avviene per seme con semina in primavera. È opportuno un pre-ammollo del seme per 24 ore in acqua tiepida può ridurre il tempo di germinazione. Di solito germina entro 1 – 12 mesi se conservato ad una temperatura di 20 °C.
Le giovani piantine vanno poi poste in singoli vasi e fatte crescere, possibilmente, in zona protetta per i primi due inverni.
Il trapianto va effettuato all’inizio dell’estate.
Si può propagare anche per talea di radice a fine inverno o all’inizio della primavera. La tecnica è quella di sollevare la pianta a metà primavera rimuovendo i piccoli germogli dalla base del gambo e dei rizomi. Si consiglia poi di immergere nella cenere di legno secca per fermare eventuali trasudazioni di linfa e piantare in un terreno sabbioso in vaso in serra non riscaldata fino a quando non si stabilizza.
Un altro sistema di propagazione è tramite divisione dei polloni nel periodo della tarda primavera. Le divisioni più grandi possono essere piantate direttamente in pieno campo.
Di questa pianta esistono alcune cultivar.

Usi e Tradizioni –
La Yucca filamentosa è una pianta utilizzata, anche allo stato naturale, soprattutto nelle aree di origine per svariati usi.
Tra gli usi commestibili si ricorda che si possono mangiare i frutti sia crudi che cotti. Questi vengono spesso essiccati per l’uso invernale.
I fiori sia crudi che essiccati e schiacciati vengono usati come aroma e rappresentano una gustosa aggiunta alle insalate, anche se sono abbastanza amari.
Il fusto tenero viene cotto ed usato come gli asparagi.
In campo medicinale si utilizzano le radici che sono antinfiammatorie, antitumorali, antivirali.
Le radici delle specie Yucca sono ricche di saponine e composti medicinali attivi. Le radici, raccolte quando la pianta non è in fiore, vengono utilizzate per fare una bevanda salutare. È stato dimostrato che abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, abbassa la pressione sanguigna e riduce i sintomi dell’artrosi come dolore, gonfiore e rigidità.
La radice, assunta per via orale, viene utilizzata nel trattamento di artrosi, ipertensione, emicrania, colite, disturbi di stomaco, ipercolesterolemia, diabete, cattiva circolazione e disturbi del fegato e della cistifellea.
Applicata localmente, è usata per trattare piaghe, malattie della pelle, infiammazioni, emorragie, distorsioni, arti rotti, dolori articolari, calvizie e forfora.
Un impiastro ricavato dalle radici viene utilizzato nel trattamento di piaghe, malattie della pelle e distorsioni.
La radice è, inoltre, una fonte di steroidi di potenziale impiego nell’industria farmaceutica.
Inoltre molti composti della yucca sono stati usati nella sintesi di nuovi farmaci.
Tra gli altri usi si ricorda che la fibra ottenuta dalle foglie di questa pianta è quella più resistente che si ottiene dalle piante autoctone nordamericane; viene utilizzata per la fabbricazione di corde, stoffe, cesti e stuoie.
La fibra può essere utilizzata anche per fare la carta; inoltre le foglie verdi si dividono facilmente in lunghe strisce che possono essere piegate in una corda.
Le foglie hanno fibre lunghe e molto robuste, una specie di sisal, che, soprattutto un tempo, venivano intrecciate in un filo robusto che serviva come cordame per legare e per costruire cesti, reti da pesca, lenze e vestiti.
Le foglie sono usate come pennelli.
Il succo della pianta ha un’ampia varietà di usi. In agricoltura viene utilizzato come base nei fertilizzanti liquidi dove la sua capacità di ridurre la tensione superficiale dell’acqua di irrigazione favorisce notevolmente la penetrazione nei terreni pesanti; aiuta in misura marcata la flocculazione del suolo; funge da agente di trasporto per i prodotti chimici vegetali.
Lo stesso estratto di yucca è ricco di elementi vitali minori tra cui boro, ferro, magnesio, manganese, rame e zinco.
Si dice che il succo sia ampiamente usato come stabilizzante dell’anidride carbonica nel controllo degli incendi di petrolio e la saponina della yucca è considerata una buona base per saponi, shampoo, polveri detergenti e dentifrici e polveri.
Le foglie, gli steli e le radici di questa pianta possono essere usati per stordire i pesci. I Cherokee lo usarono per questo scopo.
Questo effetto è dovuto alla presenza delle saponine che, sebbene velenose, hanno, come detto, anche una vasta gamma di applicazioni medicinali e molte piante ricche di saponine sono utilizzate in erboristeria (in particolare come emetici, espettoranti e febbrifughi) o come fonti di materie prime per l’industria farmaceutica.

Modalità di Preparazione –
La Yucca filamentosa è una pianta il cui utilizzo è molteplice, sia dal punto di vista alimentare che medicinale, sia per vari altri utilizzi come per l’ottenimento di fibbre.
I frutti, una volta rimossi i semi, possono essere cotti e mangiati. I grandi petali di fiori possono essere consumati anche in insalata.
Le foglie vengono raccolte in estate, vengono raschiate per eliminare la pelle esterna e vengono poi messe a bagno in acqua per 24 ore prima della cottura. Le fibre vengono cotte per 2 ore con liscivia e poi battute in un mulino a palle per 4 ore. Si ottiene una carta color crema.
Le radici, che sono ricche di saponine, un tempo venivano preparate per l’uso come sapone facendole bollire e pestandole in una poltiglia.
La radice, da cui si ottiene anche un impiastro, viene assunta per via orale per vari rimedi medicinali ed applicata localmente per trattare piaghe, malattie della pelle, infiammazioni, emorragie, distorsioni, arti rotti, dolori articolari, calvizie e forfora.
La radice è, inoltre, una fonte di steroidi di potenziale impiego nell’industria farmaceutica.
Inoltre molti composti della yucca sono stati usati nella sintesi di nuovi farmaci.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/110954586/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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