Riproduzione della Betulla dell’Etna
Riproduzione della Betulla dell’Etna
La Betulla dell’Etna (Betula aetnensis Raf.) è una pianta endemica della Sicilia, dove vive sulle lave dell’Etna in condizioni estreme, adattandosi a fortissime escusioni climatiche.
Habitat idoneo di riproduzione –
La Betula aetnensis è una pianta endemica della Sicilia che cresce sui terreni di origine lavica dei versanti orientali ed occidentali dell’Etna in condizioni estreme ed adattandosi a fortissime escursioni climatiche e ad un’altitudine variabile tra i 1000 ed i 2100 m. s.l.m..
Il suo areale coincide, in parte, con la fascia mediterraneo montana del territorio etneo, nella quale è presente con due popolamenti boschivi.
Propagazione –
La Betula aetnensis, per via del suo forte e puntuale endemismo può trovare un sito di riproduzione soprattutto nell’areale e nelle condizioni pedoclimatiche in qui attualmente si trova e cresce.
La riproduzione può avvenire tramite dispersione dei semi principalmente tramite il vento, strappati via direttamente dagli amenti. Questi possono essere trasportati, fino a 80 m dalla pianta madre, anche sulla superficie dei fiochi di neve. Questo secondo sistema di dispersione può essere quello più efficace.
Tuttavia la maggior parte dei semi sono non vitali già a partire dal secondo anno per cui l’abbondanza di semi vitali nel suolo del bosco è, quindi, verosimilmente supportata dalla annuale produzione di una enorme quantità di semi.
Per la germinazione dei semi è ben noto che è favorita dalla stratificazione. Tuttavia parecchie ricerche dimostrano che la luce durante la germinazione riduce o sostituisce il bisogno della stratificazione.
Ecologia –
La Betula aetnensis è, molto probabilmente, un relitto sopravvissuto alla glaciazione che ne ha contratto ed isolato fortemente l’areale fino alla formazione di una specie a se stante. L’areale, come detto, coincide, in parte, con la fascia mediterraneo montana del territorio etneo, con minimo altitudinale intorno ai 1000 m s.l.m e massimo intorno ai 2100 m s.l.m., nella quale è presente con due popolamenti boschivi, uno di piccole dimensioni sul versante occidentale (circa 0,235 km2) e uno più grande e appresentativo sul versante nord-orientale (circa 4 km2).
La betulla dell’Etna si colloca chiaramente tra gli obiettivi del Parco Naturale dell’Etna di salvaguardia e recupero del patrimonio ambientale e qualsiasi intervento di tutela o gestione non può assolutamente prescindere dall’acquisizione di conoscenze approfondite
sull’autecologia della specie e sulle comunità vegetali che essa stessa determina. Ad oggi sono poche le conoscenze su questa pianta e considerata l’importanza della tutela di una specie endemica simbolo del territorio etneo nonché il ruolo significativo che essa assume come specie pioniera sulle lave, sono opportuni ulteriori approfondimenti.
L’obiettivo principale è indagare sulle formazioni boschive a B. aetnensis, studiandone il corteggio floristico, le comunità vegetali e il loro significato sinecologico e approfondire le conoscenze sull’ecologia della germinazione e sulla capacità di rinnovazione naturale e di mantenimento dei suoi popolamenti.