Un Mondo Ecosostenibile
ColtivazioniGuide Pratiche

Come si coltiva il Pioppo tremolo

Come si coltiva il Pioppo tremolo

Il pioppo tremolo (Populus tremula, L.) è un albero della famiglia delle Salicaceae originario dell’Europa e della Siberia e che cresce in tutta Europa, ma lo si può trovare anche in alcune zone dell’Africa del nord. In Italia è presente sulle Alpi fino ad un’altezza di 1600 m e sugli Appennini fino a 1800 m; in alcune zone inoltre lo si può trovare anche a poche centinaia di metri dal mare.
Il suo nome è dovuto alla facilità con cui le foglie si muovono alla più debole brezza a causa del picciolo lungo e sottile.
È una pianta dioica, con fiori unisessuali su piante diverse. I frutti sono capsule che maturano liberando piccoli semi piumosi.

Coltivazione –
Il Pioppo tremulo è una pianta che non si riproduce per talea ma frequentemente tramite polloni che formano nuovi alberi; inoltre si può riprodurre per seme che appena vengono raccolti, in primavera, vanno seminati subito dato che perdono rapidamente vitalità come per tutte le salicaeae, coprendoli per nulla o solo il minimo indispensabile. Ben presto bisogna effettuare il ripicchettamento in vasi singoli. Il primo inverno può essere fatto trascorrere al riparo in serra fredda, oppure già nella tarda estate, se la crescita dei semenzali è sufficiente si può mettere a dimora. Altrimenti l’epoca d’impianto sarà la successiva tarda primavera.
La riproduzione per seme però rappresenta un problema in quanto i pioppi si ibridano molto spesso tra loro, e i semi non sempre danno i risultati che ci si aspetta, ragion per cui la raccolta va fatta a partire da piante che crescono in aree prive di altri pioppi.

Per operare quindi la riproduzione vegetativa si può partire da una talea legnosa in novembre-dicembre, oppure una talea di radice in pieno inverno o, tramite i numerosi polloni a primavera.
La pianta è comunque estremamente facile da coltivare.
È una pianta ideale in ambienti di una certa quota altimetrica per realizzare, per esempio, barriere frangivento, o per il rimboschimento di aree denudate o suoli pesanti e argillosi. In questo senso però bisogna tenere conto della sua poca tolleranza alla competizione non solo a livello radicale ma anche al di sopra del terreno (una delle ragioni per cui lo si ritrova tanto spesso su suoli relativamente liberi da vegetazione). Il suo apparato radicale specialmente in terreni argillosi tende a danneggiare molto seriamente le fognature e le fondamenta, quindi l’impianto va effettuato ad adeguata distanza dalle abitazioni (almeno 12 metri). È una pianta poco longeva ma cresce assi velocemente.

Usi –
Il pioppo tremolo ha un legno chiaro e leggero che trova impieghi simili a quelli degli altri pioppi. Utilizzato nella riforestazione naturale di pendii franosi per il suo comportamento pioniere. Utilizzato anche come specie ornamentale.
Per la sua caratteristica di produrre frequentemente polloni, che formano nuovi alberi, è una specie pioniera nella colonizzazione di nuovi terreni e, specialmente nelle Alpi e nell’Appennino, si usa per il consolidamento di pendici franose.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *