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Acido vaccenico

Acido vaccenico

L’acido vaccenico, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: acido 11E-ottadecenoico è un acido grasso a 18 atomi di carbonio con formula bruta o molecolare: C18H34O2.
L’acido vaccenico fu individuato per primo da S.H.Bertram nel 1928 ed è stato la prima dimostrazione della presenza di isomeri trans nei grassi dei ruminanti, in particolare nel latte della vacca, da cui deriva il nome.
L’acido vaccenico si forma come intermedio durante la bioidrogenazione dell’acido linoleico ad acido stearico per opera del Butyrivibrio fibrisolvens ed altri batteri del rumine.
Dall’acido vaccenico si ottiene l’acido rumenico, acido linoleico coniugato cis9 trans11, tramite azione enzimatica.
L’acido vaccenico L’acido vaccenico è presente anche nella forma cis, nota anche con il nome: acido asclepico con temperatura di fusione di circa 15 °C. In particolare lo stereoisomero cis è presente nel cervello del cavallo dove svolgerebbe azione emolitica ed in alcuni oli vegetali come quello di Macadamia o di Olivello spinoso, Hippophae rhamnoides, che possono contenerne anche più del 2%.
A differenza della forma cis l’isomero trans, con temperatura di fusione di circa 44 °C, non è normalmente presente negli oli vegetali.
L’acido vaccenico si trova anche nella corteccia orbitofrontale umana di pazienti con disturbo bipolare e schizofrenia.
A tutt’oggi, negli studi epidemiologici, non è stata dimostrata alcuna associazione apparente tra acido vaccenico e malattie cardiovascolari. Al contrario, l’acido elaidico, l’isomero trans industriale dell’acido oleico, è stato associato ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.

Prove limitate da modelli animali e studi sull’uomo indicano che l’acido vaccenico non ha un impatto negativo sui biomarcatori cardiovascolari, inclusa la proteina C-reattiva. In uno studio di 6 settimane tra uomini sani di mezza età, i prodotti lattiero-caseari arricchiti con acido vaccenico non hanno avere un effetto significativo sui fattori di rischio cardiovascolare e sul profilo lipidico del sangue.
Anche gli effetti dell’acido vaccenico stesso sul cancro non sono chiari. Gli studi epidemiologici hanno prodotto risultati contraddittori. Ad esempio, alcuni studi hanno mostrato un’associazione diretta tra acido vaccenico e ridotto rischio di cancro, come il cancro al seno e alla prostata, mentre altri non hanno trovato associazioni.
La maggior parte degli studi sull’acido vaccenico in modelli animali e linee cellulari tumorali ha dimostrato una benefica riduzione della crescita cellulare e/o del metabolismo tumorale.
Infine, per quanto riguarda la funzione immunitaria e infiammazione, l’acido vaccenico ha mostrato azione incerta.
Prove umane a breve termine hanno dimostrato che l’acido vaccenico non sembra influenzare i marcatori di infiammazione, funzione fagocitaria o fenotipi delle cellule immunitarie circolanti
I dati di alcuni studi sugli animali a breve termine indicano che l’acido vaccenico può avere un’influenza positiva sulla risposta immunitaria. Tuttavia, i benefici per la salute potrebbero derivare dal consumo a lungo termine di acido vaccenico. In uno studio di 16 settimane che ha coinvolto modelli di roditori, una dieta arricchita con acido vaccenico ha migliorato significativamente la funzione immunitaria.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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