Corolla
Corolla
Con il termine corolla, in botanica, si intende il verticillo fiorale che forma la parte vessillare del fiore ed composto dai petali vistosi e variamente colorati, che possono essere liberi o più o meno congiunti.
La corolla è una parte del fiore delle angiosperme. Questa struttura è costituita dall’insieme dei petali ed è la serie più interna di elementi del perianzio.
La corolla è posizionata all’interno del calice (formato dai sepali) e prima dell’androceo (formato dagli stami) e del gineceo (formato dai pistilli).
La corolla insieme al calice forma il perianzio, ovvero l’insieme delle foglie sterili trasformate (antofilli) che nel fiore svolgono funzione di protezione nei confronti delle foglie fertili (stami e carpelli) e funzione di richiamo degli impollinatori (funzione vessillare).
La corolla può avere vari colori e questi dipendono da vari fattori. La presenza di carotenoidi, contenuti nei cromoplasti, sarà responsabile delle colorazione giallo-aranciate; flavoni e flavonoli, pigmenti idrosolubili vacuolari, danno colorazioni dal bianco al giallo (poiché questi composti assorbono la radiazione UV, la loro presenza è percepita ad esempio dalle api); antociani, pigmenti idrosolubili vacuolari, che impartiscono colorazioni dal rosa all’azzurro, in funzione sia della loro struttura chimica che del pH del succo vacuolare.
Infine, alcune corolle sono bianche perché le cellule che formano i petali sono vuote e quindi riflettono la luce incidente.
All’interno delle corolle si distinguono vari tipi:
– in alcuni casi i petali che formano la corolla possono essere separati tra loro e la corolla viene detta “dialipetala” (ad esempio il garofano, famiglia Caryophyllaceae);
– quando i petali sono fusi, la corolla è detta “gamopetala” (ad esempio la campanula;
– se i petali inseriti nel talamo sono disposti secondo una simmetria raggiata, la corolla è detta “actinomorfa” (ad esempio nella famiglia delle Rosaceae);
– quando la simmetria viene persa a favore di una simmetria bilaterale, la corolla è “zigomorfa” (ad esempio nell’orchidea);
– se non esiste simmetria la corolla è detta “asimmetrica.
Nelle corolle in cui i petali e i sepali non sono morfologicamente distinguibili, si parla di tepali (come nel giglio). Nel narciso, invece, la corolla presenta delle appendici che formano un involucro, detto corona (paracorolla).