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Hippuris vulgaris

Hippuris vulgaris

La coda di cavallo acquatica (Hippuris vulgaris L.) è una specie erbacea acquatica appartenente alla famiglia delle Hippuridaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Callitrichales,
Famiglia Hippuridaceae,
Genere Hippuris,
Specie H. vulgaris.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Hippuris eschscholtzii Cham. ex Lam.;
– Hippuris fluitans Lilj. ex Hising.;
– Hippuris melanocarpa Semenova;
– Hippuris montana Ledeb. ex Rchb.;
– Hippuris spiralis D.Yu.

Etimologia –
Il termine Hippuris proviene dal greco ἵππος híppos cavallo e da οὐρά ourá coda: per le fronde emerse che ricordano la coda di un cavallo.
L’epiteto specifico vulgaris viene da vúlgus volgo: molto comune, ordinario per la grande diffusione, banale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La coda di cavallo acquatica è una pianta comune e diffusa nell’Eurasia e nel Nord America, principalmente al nord-est ma anche nel Nuovo Messico e nell’Arizona. In Eurasia è abbastanza comune nei bacini dolci sui rilievi montuosi, in acque non acide.
In Italia è comune ma più rara in tutte le regioni settentrionali (salvo che in Val d’Aosta e Liguria) e nelle regioni tirreniche sino alla Campania.
Il suo habitat è quello delle acque limpide, stagnanti o lentamente fluenti, sino a 2 m di profondità, dal livello del mare a circa 600 m.

Descrizione –
L’ Hippuris vulgaris che cresce in acque fangose poco profonde, radicante sul fondale e con la maggior parte delle foglie al di sopra della superficie.
Possiede rizomi e le foglie sono verticillate di forma diversa a seconda che siano emerse o sommerse.
I fusti sono solidi e non ramificati e possono raggiungere i 60 cm di altezza.
La pianta è dioica; i fiori sono minuscoli, di color rosso brunastro, con un solo verticillo di tepali (perigonio).
Il frutto è un achenio ellittico di 2–3 mm.

Coltivazione –
L’Hippuris vulgaris è una pianta palustre molto utile per la fitodepurazione.
Si consiglia di impiantarla con una profondità di impianto tra rizoma e pelo dell’acqua da -5 a -15 cm.
L’esposizione migliore è quella in pieno sole diretto per almeno 6 ore al giorno.
È una pianta che resiste a temperature molto rigide.
La propagazione avviene per seme che va seminato non appena matura in una serra fredda. La pianta si diffonde comunque per via vegetativa vigorosamente.
Anche la moltiplicazione per divisione è attuabile. La divisione è molto semplice e può essere eseguita in qualsiasi momento durante la stagione di crescita. Le parti divise possono essere ripiantate direttamente nelle loro posizioni permanenti.

Usi e Tradizioni –
L’Hippuris vulgaris è una pianta che viene raccolta allo stato selvatico per uso locale come alimento e medicinale e viene coltivata come ornamentale negli stagni o per la fitodepurazione delle acque.
La pianta viene anche utilizzata per usi commestibili dove le foglie ed i germogli giovani vengono consumati crudi o cotti.
In cucina viene impiegata per preparare zuppe.
In campo medicinale l’intera pianta è un efficace vulnerario; il succo viene utilizzato per uso interno o applicato esternamente.
Non si conoscono altri usi.
La pianta è classificata come Least Concern nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate (2014).

Modalità di Preparazione –
Le foglie ed i germogli giovani di questa pianta possono essere impiegati in cucina e, per avere le migliori caratteristiche, si raccolgono nel periodo che va dall’autunno alla primavera; anche i gambi marroni svernati in primavera possono essere utilizzati.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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