Uso del Cappero
Uso del Cappero
Nome scientifico. Capparis spinosa L.
Famiglia. Capparidaceae
Nome dialettale: chiappira, chiappari
Pianta perenne cespugliosa con radici e fusti legnosi, prima eretti e poi prostrati. Le foglie sono alterne, di forma rotondeggiante, picciolate e di colore verde glauco. Il margine è intero, ondulato la consistenza coriacea. I fiori solitari sono inseriti all’ascella della foglia, con lungo picciolo e composti da 4 petali di colore bianco rosato e stami di colore rosso violaceo.
I frutti sono i così detti cetriolini (in dialetto “cucunci”) di forma allungata, prima verdi e poi a maturità rossastri e contenenti all’interno, moltissimi semi di colore nero. Il cappero cresce in tutta la regione mediterranea con predilezione per le pietraie, muri, rocce e in tutti i substrati a forte contenuto calcareo.
Nelle zone dell’entroterra siciliano cresce anche in ambienti argillosi asciutti, in aree molto marginali e nelle scarpate stradali. La pianta si raccoglie in estate.
Principi attivi
I principi attivi si trovano nella corteccia
Proprietà
Diuretico, antiemorroidario, astringente.
Uso interno
Decotto diuretico: fare bollire per 5 min. 200 gr di corteccia in 100 ml di acqua e consumare 2 tazze al giorno, una al mattino e una la sera.
Uso esterno
Decongestionante, per la fragilità capillare, antiemorroidario
Infuso: 100 gr di fiori secchi o circa 10 fiori freschi in 500 ml di acqua da utilizzare sotto forma di impacco come decongestionante per la pelle o nella cura della fragilità capillare.
Oleolito antiemorroidario: mettere in macerazione per 10 giorni 10 gr di corteccia in 100 ml di olio di oliva. Effettuare applicazioni locali.
Maria Canzoneri