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Eucheumatopsis isiformis

Eucheumatopsis isiformis

L’eucheuma isiforme (Eucheumatopsis isiformis (C.Agardh) Núñez-Resendiz, Dreckmann & Sentíes, 2019) è un’alga marina appartenente alla famiglia delle Solieriaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Biliphyta,
Phylum Rhodophyta,
Subphylum Rhodophytina,
Classe Florideophyceae,
Sottoclasse Rhodymeniophycidae,
Ordine Gigartinales,
Famiglia Solieriaceae,
Genere Eucheuma
Specie E. isiforme.
È basionimo il termine:
– Sphaerococcus isiformis C. Agardh.
Sono sinonimi i termini:
– Eucheuma isiforme (C. Agardh) J. Agardh 1847;
– Gigartina isiforme (C.Agardh) Endlicher, 1843;
– Hypnea wurdemannii Harvey, 1853.

Etimologia –
Il termine Eucheumatopsis viene dal latino eucheuma, derivato dalle parole greche eu- εὖ, εὐ-, che significa bene e da cheuma, χεῦμα, “ciò che viene versato”.
L’epiteto specifico isiforme non è chiaro; dovrebbe derivare dai due termini isi, di provenienza greca e forma, dal latino –formis.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Eucheumatopsis isiforme si trova soprattutto nell’area equatoriale nella regione indo-pacifica, e più concentrata nel sud-est asiatico.
Questa specie, unitamente ad altre dello stesso genere, è stata distribuito in molte aree lontane dai suoi habitat naturali originali, tra cui Giappone, Hawaii e le isole del Pacifico meridionale.
Il suo habitat naturale è quello solitamente sotto la bassa marea, crescendo su aree di sabbia fino a fondali rocciosi lungo una barriera corallina, dove il movimento dell’acqua è da lento a moderato.

Descrizione –
La crescita di questa alga è simile a quella delle specie vegetali terrestri ed è anche in grado di dividersi per formare nuovi rami in crescita. Mostra anche un ciclo vitale trifasico, costituito da un gametofito (n) (dioico), un carposporofito (2n) e uno sporofito (2n). Sia il gametofito che lo stadio più robusto dello sporofito sono significativi per lo sviluppo delle alghe, dove le loro caratteristiche consentono una maggiore rigenerazione vegetativa.

Coltivazione –
Questa specie, unitamente ad altre del genere Eucheuma vengono coltivate in diverse parti del mondo e sono impiegate nell’industria alimentare (soprattutto per produrre l’addensante noto come carragenina) e in quella dei cosmetici.
Le alghe vengono fatte crescere in filari, usando come sostegno canne di bambù o altri supporti simili; il raccolto è molto frequente.

Usi e Tradizioni –
La pratica della coltivazione di questo genere di alghe è originaria dell’Estremo Oriente e dell’Indonesia (per esempio Filippine e Bali), ma in seguito si è diffusa anche altrove. A Zanzibar, per esempio, la coltivazione di alghe della specie E. spinosum è stata introdotta nel 1988, e oggi le coltivazioni di alghe sono molto comuni sulle coste di entrambe le principali isole dell’arcipelago (Unguja e Pemba).

Modalità di Preparazione –
Da questa alga si estrae la carragenina che è una sostanza gelatinosa di largo uso alimentare, medicinale ed industriale (utilizzata per chiarificare miele, birra, per la fabbricazione della carta, di appretti ed altro ancora). Questa sostanza si ottiene dalla bollitura di alcune alghe.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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