Uso dell’Assenzio arbustivo
Uso dell’Assenzio arbustivo
Nome scientifico: Artemisia arborescens L.
Famiglia: Compositae
Nome dialettale: erva janca, erva vranca
Pianta arbustiva con fusti legnosi grigio argenteo, radici legnose e portamento semicircolare. Le foglie verde chiaro sono bipennatosette, tomentose e molto frastagliate.
L’infiorescenza è una spiga eretta sommitale, composta da capolini emisferici piccoli, di colore giallo bruni. I frutti sono acheni affusolati e gibbosi.
È una pianta tipica delle scarpate stradali, degli incolti e delle aree marginali. La sua distribuzione va dal livello del mare ad oltre 1.000 metri di quota, predilige i terreni calcarei.
Principi attivi
I principi attivi si trovano nelle foglie e nell’infiorescenza La raccolta deve avvenire durante la fioritura.
Proprietà
Digestive, aromatizzanti, vermifughe e stimolanti. La ricerca in campo farmaceutico ne ha messo in evidenza le proprietà antitumorali, antivirali e antimicrobiche.
Uso interno
Vermifugo: fare bollire 20 g. di foglie in 100 ml di acqua e, a bollitura ultimata, aggiungere un cucchiaino di miele. Consumare a cucchiai, più volte al giorno.
Digestivo-stimolante: fare macerare 200 gr di foglie e fiori in un litro d’acqua per 4 giorni, filtrare, correggere con zucchero, o miele e consumare un bicchierino dopo i pasti. Al posto dell’acqua può essere utilizzato il vino ottenendo così un elisir. Il decotto, come da tradizioni popolari, si applica sulle punture d’insetti e i foruncoli e,se bevuto, è utile per ridurre l’azotemia.
Attenzione! Tutte le specie appartenenti al genere artemisia contengono principi attivi che possono risultare tossici, se assunti in dosi eccessive.
Curiosità
L’artemisia è anche impiegato come pianta aromatica e viene utilizzata nella preparazione di vermouth e aperitivi. Il profumo dell’assenzio stimola l’appetito e favorisce la digestione. La parola tedesca vermouth significa assenzio.
Maria Canzoneri