Un Mondo Ecosostenibile
Specie AnimaliUccelli

Fringilla coelebs

Fringilla coelebs

Il fringuello (Fringilla coelebs Linnaeus, 1758) è un uccello passeriforme di piccole dimensione appartenente alla famiglia dei Fringillidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Superclasse Tetrapoda, Classe Aves, Sottoclasse Neornithes, Superordine Neognathae, Ordine Passeriformes, Sottordine Oscines, Infraordine Passerida, Superfamiglia Passeroidea, Famiglia Fringillidae, Sottofamiglia Fringillinae e quindi al Genere Fringilla ed alla Specie F. coelebs.
Di questa specie si conoscono 15 sottospecie, distribuite in vari Paesi e Continenti, come segue:
– Fringilla coelebs coelebs Linnaeus, 1758 (Gran parte dell’Eurasia);
– F. coelebs gengleri Kleinschmidt, 1909 (Isole britanniche);
– F. coelebs solomkoi Menzbier & Sushkin, 1913 (Crimea e Caucaso sud-occidentale);
– F. coelebs sarda Rapine, 1925 (Speice Endemica della Sardegna);
– F. coelebs syriaca Harrison, 1945 (Cipro, dalla Turchia sud-orientale alla Giordania e all’Iraq );
– F. coelebs alexandrovi Zarudny, 1916 (Nord dell’Iran );
– F. coelebs transcaspia Zarudny, 1916 (nella Zona tra il confine dell’ Iran e il Turkmenistan);
– F. coelebs africana Levaillant, 1850 (Monti dell’Atlante, dal Marocco alla Tunisia);
– F. coelebs harterti Svensson, 2015 (Cirenaica );
– F. coelebs spodiogenys Bonaparte, 1841 (Zona di confine fra Tunisia e Libia);
– F. coelebs moreletti Pucheran, 1859 (Isole Azzorre);
– F. coelebs maderensis Sharpe, 1888 (Madeira );
– F. coelebs canariensis Vieillot, 1817 (Canarie centrali);
– F. coelebs ombriosa Hartert, 1913 (Isola spagnola di El Hierro);
– F. coelebs palmae Tristram, 1889 (La Palma).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il fringuello è una specie che nidifica in tutta Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale.
L’areale in cui troviamo questo volatile è molto ampio ed include l’intera Europa, buona parte dell’Asia centro-settentrionale (a est fino al Lago Bajkal) e del Nord Africa.
Le popolazioni dell’Europa continentale, delle isole britanniche, del Caucaso, dell’Anatolia, dell’Iran, dei monti dell’Atlante e della Macaronesia sono stanziali, quelle che vivono invece in ambienti climaticamente più rigidi, come quelli della Scandinavia, dell’Europa Orientale, della Russia e dell’Asia Centrale migrano a sud nel periodo tra settembre e novembre per poi fare ritorno nel periodo di marzo-aprile.
Le popolazioni della Mesopotamia, del Levante, dell’Egitto e della Libia settentrionali migrano a nord durante l’estate.
Questa specie è stata poi introdotta, nel XIX secolo, in Nuova Zelanda ed in Sudafrica.
In Italia risulta stazionario, comune e numeroso durante il passo e il ripasso (settembre-novembre e febbraio-aprile).
In termini di habitat il fringuello è un uccello molto adattabile riuscendo a colonizzare tutte le aree in cui è presente della vegetazione e dell’acqua. Per questo motivo lo troviamo nei boschi misti o decidui, nella macchia mediterranea, nei parchi, in campi coltivati e frutteti. Evitano invece quasi sempre le aree urbane ma durante l’inverno, possono spingersi nelle città alla ricerca di cibo.

Descrizione –
Il Fringuello è un uccello di piccole dimensioni che misura 14–18 cm di lunghezza, per un peso di 17-29 g e un’apertura alare cha va dai 24,5 ai 28,5 cm.
È caratterizzato da un piumaggio che presenta un forte dicromatismo sessuale: nei maschi, infatti, la fronte è nera, mentre vertice, nuca e spalle sono di colore grigio-azzurro, faccia e petto sono di color rosso ruggine che sfuma nel rosa-cannella ventralmente e nel bianco sul sottocoda, mentre i fianchi sono grigiastri, il dorso è rosso-bruno, il codione è di colore verde oliva e le ali presentano copritrici e remiganti nere con una banda trasversale bianca che crea un disegno inconfondibile riproposto anche sulla coda, che è infatti nera con bordo bianco.
Le femmine non presentano alcun segno di rosso o azzurro nel piumaggio; hanno una livrea di colore bruno-giallastra su gran parte del corpo, più chiaro ventralmente e più scuro dorsalmente, e conservando i pattern bianchi su ali e coda.
Da sottolineare che alla fine della stagione riproduttiva, il piumaggio muta e diviene più chiaro e sbiadito soprattutto nei maschi, con la comparsa di sfumature brune sul bianco delle ali e rosso cefalotoracico che diviene rosato, mentre l’azzurro dorsale sfuma in un color ardesia.
Gli occhi sono neri e le zampe sono di color carnicino in ambo i sessi.
Il becco è nero-bluastro durante la stagione degli amori e rosato durante la stagione invernale, con tendenza a schiarirsi alla base in ambo i periodi.
Inoltre in questi volatili si nota variazione dell’intensità e dell’estensione della colorazione azzurra e rossa corporea nei maschi a seconda della sottospecie presa in considerazione, così come anche della taglia media.

Biologia –
Fringilla coelebs è un piccolo passeraceo che, in funzione della regione dove vive può avere anche due – tre covate all’anno.
Si tratta di uccelli essenzialmente monogami, nei quali spesso le coppie persistono nel tempo.
Il periodo riproduttivo varia a seconda dell’area che la specie frequenta ma generalmente si colloca nella tarda primavera e va da aprile a giugno. Durante il periodo degli amori i maschi divengono piuttosto territoriali, e cantano quasi incessantemente da posatoi in evidenza per attrarre a sé le femmine e scegliere la propria compagna, scacciando energicamente eventuali intrusi.
Dopo l’accoppiamento il nido viene costruito, a forma di coppa, con molta cura dalla sola femmina e viene posto su alberi ed arbusti.
La femmina vi depone 4-5 uova lucide, di colore variabile fra il bluastro e il rosato, provviste di una rada maculatura bruna: e con una misura media di 19×15 mm, per un peso di 2,2 g. Le uova vengono incubate sempre e solo dalla femmina, mentre il maschio la alimenta, per un periodo di 11-13 giorni.
I pulli vengono invece accuditi da entrambi i genitori e questi abbandonano il nido a circa 15 giorni.
I giovani fringuelli sono già in grado di riprodursi a partire dall’anno d’età. Di questi solo il 53% circa supera tuttavia tale traguardo. La speranza di vita dei fringuelli sembra essere di soli tre anni in natura, mentre in cattività possono vivere oltre dieci anni.

Ruolo Ecologico –
Il Fringilla coelebs è un uccello diurno che, all’infuori del periodo riproduttivo, riunirsi in piccoli stormi, talvolta accompagnandosi con l’affine peppola, con la quale sono noti anche casi di ibridazione.
Questi volatili passano la maggior parte del tempo alla ricerca di cibo, al suolo o fra gli steli d’erba alta, tenendosi in contatto fra loro mediante richiami pigolanti.
Frequenta campagne alberate, radure di boschi di latifoglie dove il maschio delimita il territorio di riproduzione emettendo il caratteristico canto “in versi” ripetuto per tutta la giornata; inoltre il canto sembra subire variazioni regionali paragonabili a veri e propri dialetti.
L’alimentazione del fringuello è essenzialmente vegetale ma in primavera ed estate la dieta comprende anche sostanze animali.
La dieta si compone quindi, in maniera più o meno equilibrata, di materiale di origine vegetale (principalmente semi e granaglie, ma anche bacche e germogli) e animale (insetti, larve, piccoli invertebrati).
D’inverno, questi uccelli si avvicinano ai campi coltivati in cerca di cibo.
In Italia l’areale della popolazione risulta essere vasto (maggiore di 20000 km²) ed il numero di individui maturi è stimato in 2-4 milioni, con un andamento stabile nel periodo 2000-2010. La specie quindi non sembra raggiungere le condizioni per essere classificata entro una delle categorie di minaccia (declino della popolazione del 30% in tre generazioni, ridotto numero di individui maturi, areale ristretto) e viene pertanto classificata a Minore Preoccupazione (LC).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *