Un Mondo Ecosostenibile
Guide PratichePrincipi Attivi

Metileugenolo

Metileugenolo

Il metileugenolo il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 1,2-Dimetossi-4-prop-2-en-1-ilbenzene e la cui formula bruta o molecolare è: C11H14O2 è un fenilpropanoide dell’eugenolo derivato da una metilazione specifica catalizzata in presenza dell’enzima S-adenosilmetionina O-metiltransferasi.
Il metileugenolo è una sostanza contenuta negli oli essenziali, in quantità considerevole nel basilico, basse nelle altre erbe aromatiche (prezzemolo, menta, dragoncello) e nelle spezie (zenzero, noce moscata).
Dal punto di vista chimico il metileugenolo è un metabolita secondario ed è una delle molecole che donano al basilico il particolare sapore. Alcuni studi hanno dimostrato che la concentrazione di metileugenolo è maggiore nelle piante la cui altezza è inferiore a 10 cm mentre, se più alte, questa molecola è meno presente rispetto all’eugenolo che, strutturalmente, è molto simile.
Alcune ricerche, effettuate sull’uso del metileugenolo hanno dimostrato, nei topi, una correlazione tra assunzione della molecola e incidenza del tumore del fegato.

Secondo alcune convinzioni si pensa che ci sia una correlazione tra la tossicità della molecola con rischi per la salute umana quando si consumano abitualmente quantità di basilico, che è un alimento presente nella dieta mediterranea e in alcuni alimenti tra cui il pesto.
Queste convinzioni non hanno un valore scientifico e sono quindi da considerarsi infondate in quanto l’indagine è stata condotta sui ratti e non su individui umani. Per poter stabilire infatti se una sostanza è dannosa per l’uomo non sono sufficienti ricerche o prove che confermino la pericolosità sugli animali di una sostanza ma è necessario compiere studi approfonditi, meglio se a doppio cieco, e far revisionare i propri lavori a comitati appositi. Questo approccio è, dal punto di vista scientifico, l’unica prova di validità di una teoria o ipotesi. Sono infondate poi le ipotesi che nutrirsi di piantine di basilico che hanno un’altezza inferiore di 10 cm possa arrecare danni epatici o andare incontro a rischi di malattie cancerogene.
Per questo motivo il consumo di basilico, e in generale di tutti gli alimenti che lo contengono, è da considerarsi sicuro.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *