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Come coltivare l’Amamelide

Come coltivare l’Amamelide

In questa scheda tecnica vedremo come coltivare l’Amamelide (Hamamelis virginiana L., 1753) sia in pieno campo che in vaso, considerando che allo stato spontaneo non raggiunge dimensioni superiori ai 3-4 metri di altezza, per cui se deve essere coltivata in vaso vanno adottate attente potature graduali per mantenerla di dimensioni minori potandone ogni anno i rami, accorciandoli di circa la metà.
L’Amamelide è un arbusto rustico, che ha bisogno, possibilmente di un’area soleggiata ma può sopportare temperature molto rigide (anche fino a -15°C) con i fiori che sbocciano anche sotto la neve, dando un aspetto decorativo particolare nel periodo invernale.
Comunque sia, se vi trovate a latitudini più calde si consiglia di posizionare l’Amamelide in luogo semiombreggiato, o comunque al riparo dal sole nelle ore più calde del giorno.

Questa pianta, per poter crescere agevolmente, ha bisogno di terreni soffici, molto fertile ed ottimamente drenati; soffre i terreni argillosi e compatti soprattutto nelle aree più siccitose. Per la sua coltivazione bisogna ricordarsi che sin dal mese di marzo (soprattutto se la stagione procede poco piovosa) deve essere irrigata; irrigazione che va terminata con la caduta delle prime foglie autunnali; comunque sia bisogna sempre attendere che il terreno asciughi prima di irrigare nuovamente.
Se invece si vuole procedere con la coltivazione in vaso, bisogna ricordarsi che essendo le radici a contatto con poco terreno, la pianta necessità in linea di massima di annaffiature più regolari, soprattutto nel periodo estivo. Anche gli apporti di fertilizzanti vanno fatti periodicamente (orientativamente da marzo a ottobre), usando possibilmente quelli liquidi per piante in vaso ed è necessario rinvasare periodicamente l’amamelide almeno ogni 2-3 anni, nel periodo autunnale o di fine estate, evitando accuratamente di smuovere il pane di terra attorno alle radici.
L’opportunità di coltivare l’Amamelide nasce dalle sue grandi proprietà. Questa pianta ha infatti proprietà flebotoniche, astringenti, vasocostrittrici, emostatiche e analgesico-antiflogistiche. Per questo motivo è indicata contro emorroidi e vene varicose; l’amamelide possiede pertanto proprietà antidiarroiche, antiemorragiche, emostatiche, ed antiflogistiche, per es. contro gengiviti ed infiammazioni orali.
Queste peculiarità sono date dalla presenza dei tannini contenuti all’interno della stessa pianta e sono state confermate da numerosi studi, tanto che l’uso dell’amamelide ha ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento di disturbi correlati alla circolazione venosa, infiammazioni di cute e mucose, ferite e scottature.
Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che la corteccia di amamelide è dotata di un’interessante attività antivirale, esplicata, in particolar modo, nei confronti del virus dell’influenza A e del papilloma virus umano (HPV), anche se tale applicazione in ambito medico non è stata ancora approvata perché sono necessari ulteriori approfondimenti scientifici.




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