Corallina officinalis
Corallina officinalis
L’ Alga corallina o Corallina di Corsica (Corallina officinalis Linneo, 1758) è un alga rossa appartenente alla famiglia delle Corallinaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Biliphyta, Phylum Rhodophyta, Subphylum Rhodophytina, Classe Florideophyceae, Sottoclasse Corallinophycidae, Ordine Corallinales, Famiglia Corallinaceae, Sottofamiglia Corallinoideae e quindi al Genere Corallina ed alla Specie C. officinalis.
Sono sinonimi i termini:
– Corallina calvadosii J.V.Lamouroux;
– Corallina compacta P.L.Crouan & H.M.Crouan, 1867;
– Corallina hemisphaerica Foslie, 1887;
– Corallina nana Zanardini;
– Corallina officinalis f. compacta (P.L.Crouan & H.M.Crouan) Hamel & Lemoine, 1953;
– Corallina officinalis f. nana (Zanardini) Van Heurck, 1908;
– Corallina officinalis f. profunda Farl., 1881;
– Corallina officinalis f. vulgaris Kütz., 1858;
– Corallina officinalis mediterranea Rubens;
– Corallina officinalis var. compacta (P.L.Crouan & H.M.Crouan) Batters, 1902;
– Corallina officinalis var. flabellifera Schiffn., 1931;
– Corallina officinalis var. nana (Zanardini) Ardissone, 1883;
– Corallina officinalis var. profunda Farl., 1881.
Etimologia –
Il termine Corallina proviene da corállium corallo: corallino, del colore o con il portamento del corallo.
L’epiteto specifico officinalis viene da offícina, laboratorio medioevale; termine usato per le specie usabili in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria e simili.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Alga corallina è un’alga comune, con una larga distribuzione mondiale. La troviamo su roccia solida intorno alla Gran Bretagna, Irlanda e Isola di Man. È presente, inoltre, nelle coste del Nord Atlantico, dal nord della Norvegia al Marocco e, in modo intermittente, dalla Groenlandia all’ Argentina. È presente nelle coste degli Stati Uniti, in Argentina e altrove, comprese alcune parti del Giappone, Cina, Australia e Nuova Zelanda. In Nuova Zelanda questa specie si trova nella zona intercotidale delle coste delle Isole Kermadec, delle Isole del Nord, del Sud, di Chatham e Stewart, nonché delle Isole Antipodi e di Auckland.
L’habitat della Corallina officinalis è quello delle zone del basso e medio litorale su coste rocciose. Si trova principalmente in crescita intorno ai bordi delle pozze di marea, ma può essere trovata in fessure poco profonde ovunque sulla costa rocciosa che vengono regolarmente rinfrescate con acqua di mare. Cresce prevalentemente sulla sponda inferiore, soprattutto dove sono assenti le alghe fucoidi, ma si trova anche più a monte sulle coste esposte.
Descrizione –
Il tallo della Corallina officinalis è, generalmente, saldamente attaccato alla roccia e cresce in ciuffi fino ad una lunghezza di 120 mm.
Questo ha ramificazioni pennate articolate con rami laterali opposti successivi.
Ogni fronda è costituita da stipi calcificati cilindrici che mostrano segmenti ciascuno un po’ più lunghi che larghi, che si alzano da una base crostosa come un filo di perle che diventano più grandi e più a forma di cuneo più in alto sul gambo.
Le fronde sono di colore rosato che possono sbiancare e diventare bianche se esposte alla luce solare.
I sessi di questa specie sono portati su piante separate e appaiono come piccoli noduli calcarei.
Quest’alga forma depositi di carbonato di calcio all’interno delle sue cellule che servono a rafforzare il tallo. Questi depositi bianchi fanno apparire le alghe di colore rosa, con macchie bianche dove il carbonato di calcio è particolarmente concentrato. La presenza del carbonato di calcio la rende sgradevole alla maggior parte dei pesci e degli organismi rocciosi .
Coltivazione –
La Corallina officinalis è un’alga molto diffusa su gran parte dei Continenti delle zone del basso e medio litorale su coste rocciose.
Usi e Tradizioni –
L’ Alga corallina, come detto, cresce sulle rocce nelle pozze rocciose e occasionalmente su conchiglie o altre alghe, a metà litorale fino a 33 m di profondità; questa alga fornisce un habitat e cibo a molti piccoli animali che si nutrono dei microrganismi che dimorano nei suoi densi cespi.
Quest’alga ebbe fama in passato, di droga ad azione antielmintica, specialmente attiva nelle infestazioni da ascaridi e da ossiuri e come tale è tuttora usata nella medicina popolare del mediterraneo, specialmente in Corsica ed in altre località della costa tirrenica e delle isole. In realtà la somministrazione di preparati di Corallina provoca, nei soggetti affetti da ossiuriasi e da ascaridiosi, sebbene non costantemente, l’espulsione di un notevole numero di elminti.
L’Izar avendo impiegato la Corallina di Corsica nel trattamento dell’ossiuriasi infantile, afferma di aver ottenuto sempre risultati positivi. Il Corbo al contrario ottenne, negli stessi casi di infestazione, risultati del tutto opposti. Molto verosimilmente ciò può esser dovuto al fatto che la droga, nota in commercio col nome di Corallina di Corsica, è costituita non da una sola alga ma da un miscuglio di diverse specie (come già detto, se ne sono contate più di 40), nel quale queste vi entrano in proporzioni varie ed incostanti. Specie officinali sono considerate la Corallina officinalis e l’Alsidium helminthochorton Kutzing e non è noto se le altre alghe da cui è costituita la droga, siano dotate di attività antielmintica e in quale misura.
Comunque sia, sembra tuttavia logico ritenere che l’azione antielmintica della Corallina di Corsica sia direttamente proporzionale al contenuto, nella droga impiegata, delle specie officinali e quindi sicuramente attive e che da tale contenuto dipenda l’azione più o meno completa della droga, nonché i risultati negativi riferiti da alcuni AA.
Modalità di Preparazione –
La Corallina officinalis trova impiego sotto forma di vari preparati e formulati, sotto forma di estratto fluido, di tintura e di sciroppo.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.