Plumeria obtusa
Plumeria obtusa
Il frangipani bianco (Plumeria obtusa L.) è una specie arbustiva o arborea appartenente alla famiglia delle Apocynaceae.
Sistematica –
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Gentianales,
Famiglia Apocynaceae,
Sottofamiglia Rauvolfioideae,
Tribù Plumerieae,
Sottotribù Plumeriinae,
Genere Plumeria,
Specie P. obtusa.
Sono sinonimi i termini:
– Plumeria apiculata Urb.;
– Plumeria bahamensis Urb.;
– Plumeria barahonensis Urb.;
– Plumeria beatensis Urb.;
– Plumeria bicolor Seem.;
– Plumeria cayensis Urb.;
– Plumeria confusa Britton;
– Plumeria cubensis Urb.;
– Plumeria cuneifolia Helwig;
– Plumeria estrellensis Urb.;
– Plumeria inaguensis Britton;
– Plumeria jamaicensis Britton;
– Plumeria marchii Urb.;
– Plumeria nipensis Britton;
– Plumeria nivea Mill.;
– Plumeria obtusa var. laevis Griseb.;
– Plumeria obtusa var. obtusa L.;
– Plumeria obtusa var. parviflora Griseb.;
– Plumeria obtusa var. typica Woodson;
– Plumeria ostenfeldii Urb.;
– Plumeria parvifolia Donn;
– Plumeria parvifolia Donn. Sm.;
– Plumeria portoricensis Urb.;
– Plumeria tenorei Gazparr.;
– Plumeria trinitensis Britton
– Plumeria tuberculata Lodd.
– Plumeria venosa Britton
– Plumeria versicolor Denham.
Etimologia –
Il termine Plumeria è stato dedicato in onore del botanico francese Charles Plumier (1646-1704), monaco, esploratore e illustratore, studioso della flora americana che raccolse piante dell’area caraibica alla fine del ‘600.
L’epiteto specifico obtusa significa “smussato”, in riferimento alle sue foglie con la punta smussata.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Plumeria obtusa è una pianta originaria dei Neotropici ed in particolare delle Indie Occidentali (comprese le Bahamas e le Grandi Antille), del Messico meridionale, del Belize, del Guatemala e della Florida negli Stati Uniti, dove cresce nei suoi habitat naturali.
Questa pianta è ampiamente coltivata per i suoi fiori ornamentali e profumati in tutto il mondo, dove esiste un clima opportunamente caldo, tra cui anche il Sud-est asiatico e le zone costiere della Penisola Arabica. Pare che sia naturalizzata in Cina.
Descrizione –
La Plumeria obtusa è un piccolo albero, che cresce da 3,0 a 4,6 m di altezza. Raramente, gli individui possono crescere fino a raggiungere 7,6 m.
Le foglie sono di colore verde scuro, lucide e lunghe fino a 20 cm; sono di forma obovata o a forma di lacrima.
I suoi fiori sono di colore bianco con gole gialle e ognuno ha cinque petali. I fiori profumati sbocciano a grappoli.
Coltivazione –
La Plumeria obtusa è una pianta comunemente usata come ornamentale, coltivata per i suoi fiori; è ideale per la coltivazione all’aperto in luoghi soleggiati; all’interno, richiede una posizione in zone che ricevono abbondante luce solare, come le finestre esposte a sud. La capacità della pianta di prosperare in condizioni di luce ideali è prova della sua adattabilità e resilienza.
La propagazione avviene di norma per via agamica tramite talee.
Usi e Tradizioni –
La Plumeria obtusa è una pianta conosciuta con vari nomi comuni; tra questi si riportano: châmpéi slük tiel (Khmer), gulcampā (Dhivehi), Jidanhua, 鸡蛋花, Singapore Graveyard Flower (inglese), frangipani blanco (spagnolo), Плюмерия тупая (russo) e Frangipanier (francese).
Questa pianta fu stata descritta come una nuova specie nel 1753 da Carlo Linneo.
Viene comunemente usata come ornamentale, coltivata per i suoi fiori. In Cambogia i fiori sono usati per fare collane e nelle offerte alle divinità.
Nella medicina tradizionale della Cambogia, un decotto di corteccia viene dato in dosi variabili come purgante o come rimedio contro l’edema.
Modalità di Preparazione –
La Plumeria obtusa è una pianta coltivata soprattutto come pianta ornamentale anche se viene impiegata presso alcuni popoli, come in Cambogia, per ricavarne collane.
Altri impieghi sono quelli medicinali dove dalla pianta si ricava un decotto dalla corteccia per vari rimedi.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.