Ernandulcina
Ernandulcina
L’ernandulcina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IPAC è: (6S)-6-[(2S)-2-idrossi-6-metilept-5-en-2-il]-3-metilcicloes-2-en-1-one è un sesquiterpene con formula chimica bruta: C15H24O2.
L’ernandulcina è un composto chimico intensamente dolce ottenuto dalla pianta Phyla dulcis (Phyla dulcis (Trevir.) Moldenke) di origine messicana e sudamericana.
La storia dell’ ernandulcina è collegata alla scoperta, avvenuta nel 1570, dal medico spagnolo Francisco Hernández che descrisse una pianta straordinariamente dolce nota agli Aztechi come Tzonpelic xihuitl, che significa “erba dolce”. Questo riferimento, accompagnato da un’accurata descrizione e illustrazione della pianta, ha portato nel 1985 un gruppo di farmacognocisti a una sostanza chimica precedentemente non riconosciuta e intensamente dolce.
Cesar M. Compadre e A. Douglas Kinghorn, dell’Università dell’Illinois a Chicago, hanno isolato e identificato il composto dolce dalle foglie e dai fiori della pianta Phyla dulcis, in Messico. I ricercatori hanno notato la struttura chimica dell’olio incolore e lo hanno chiamato ernandulcina in onore di Francisco Hernandez.
L’ernadulcina contiene tre gruppi che producono l’intenso sapore dolce: il gruppo carbonilico, il gruppo ossidrile e la catena laterale idrofoba.
L’ernandulcina è stato il primo sesquiterpene scoperto con caratteristiche dolci.
Un gruppo di volontari ha assaggiato l’ernandulcina ed è stato determinato che è più di 1.000 volte più dolce dello zucchero. L’ernandulcina ha anche un retrogusto di menta e non provoca carie, il che la renderebbe una buona sostanza per i prodotti per l’igiene orale.
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