Cetraria islandica
Cetraria islandica
Il Lichene islandico (Cetraria islandica (L.) Ach.) è un lichene terricolo fruticoso appartenente alla famiglia delle Parmeliaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Ascomycota, Classe Lecanoromycetes, Ordine Lecanorales, Famiglia Parmeliaceae e quindi al Genere Cetraria ed alla Specie C. islandica.
Sono sinonimi i termini:
– Lichen islandicus (L.);
– Cetraria islandica f. platysmoides (Sambo.);
– Cetraria islandica v. desertorum (Suza.);
– Cetraria islandica v. platyna (Ach.) Ach.;
– Cetraria tyreophora (Ach.) Röhl..
Etimologia –
Il termine Cetraria è il diminutivo del latino cetra, piccolo e leggero scudo di cuoio del fantaccino romano. In allusione alle fossette rossastre o castano scuro, circolari o quasi, a superficie piana, irregolare, bollosa, con margine rialzato e crenulato che, qua e là, si vedono alle estremità dei lobi del tallo isolati o binati (gli apoteci). «Similitudinem apotheciorum cum ejusmodi perta coriacea» Pelta, come cetra, dal greco pelth = piccolo scudo, da cui peltasta, soldato di fanteria leggera greco.
L’epiteto specifico islandica non fa riferimento alla sua origine quanto al fatto che gli Islandesi la consumano come alimento.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Lichene islandico è tipico delle aree montane e vegeta nelle regioni fredde del globo (Groenlandia, Spitzberg, Svezia e Norvegia, Islanda, Russia, in America del nord, Asia (Himalaja). In Italia è presente specialmente sulle Alpi centrali, sulle piante del sottobosco e dei boschi, sulla terra scoperta e sulle rupi. Anche nella zona subalpina e montana.
È presente inoltre sulle Alpi francesi, svizzere, austriache, in Spagna, Slesia, Turingia, Harz, nelle regioni meridionali danubiane.
È una specie caratteristica delle distese laviche in Islanda e forse da questo deriva il suo nome vernacolo lichene d’Islanda o lichene artico.
Descrizione –
Il Lichene islandico si riconosce per le lacinie che sono revolute verso l’interno e dotate sul bordo di spinule. Il colore varia molto da un esemplare all’altro, generalmente è bruno ma può essere da grigio chiaro a molto scuro. Si riproduce prevalentemente mediante frammentazione del tallo.
Coltivazione –
La Cetraria islandica è un lichene che cresce allo stato spontaneo nelle aree montane e fredde del globo ed il suo habitat è quello di crescere sulle piante del sottobosco e dei boschi, sulla terra scoperta e sulle rupi. In Islanda cresce sulle distese laviche.
Usi e Tradizioni –
La Cetraria islandica è il più comune lichene utilizzato in erboristeria come calmante per la tosse nonostante il suo sapore decisamente amaro. Nei tempi passati veniva utilizzato al posto dell’amido nella preparazione del cioccolato. Viene impiegato in farmacia come additivo ai dentifrici e alle soluzioni detergenti intime.
Questo lichene contiene circa il 70% di lichenina, un polisaccaride, e alcune sostanze licheniche come acido fumarico, acido cetrarico (il responsabile del gusto amaro).
La droga, cioè la parte di pianta contenente i principi attivi, è costituita dal tallo, che contiene polisaccaridi, lichenina, acido usnico, acido cetrarico o cetrarina, acidi lichenici amari, mucillagini, acido folico e altre vitamine del gruppo B.
La lichenina è un carboidrato ricco di mucillagini che può raggiungere percentuali molto elevate, perfino superiori all’amido contenuto nelle Patate, ed è per questo alto valore nutritivo che il Lichene islandico è utilizzato dalle popolazioni nordiche delle zone boreali (Lapponi) come alimento, sia per gli animali come le Renne e gli armenti in genere, che trovano nel Lichene islandico pascoli abbondanti, sia, in tempi passati di particolare carestia, anche per l’uomo, con l’accorgimento di privarlo delle sostanze amare, che lo renderebbero non commestibile, tramite bollitura, o con infusione a freddo di 24 ore.
L’acido usnico possiede un’attività battericida antibiotico-simile, mentre la lichenina produce mucillagini bechiche ed emollienti, protettive per le mucose dell’apparato respiratorio e digerente. Queste proprietà risultano utili per contrastare le infiammazioni dell’apparato respiratorio, di quello gastrointestinale, e per le infiammazioni della pelle e delle mucose in genere.
Nel campo erboristico, le proprietà medicinali del Lichene islandico sono utilizzate per produrre sciroppi, tisane, caramelle balsamiche, efficaci come coadiuvanti per calmare tosse, pertosse, asma bronchiale, come lenitivi delle mucose respiratorie, e particolarmente indicati come fluidificanti del catarro bronchiale.
La cetrarina conferisce al Lichene islandico proprietà amaro-toniche stimolanti le funzioni digestive, antiemetiche valide per combattere la nausea e il vomito, anche durante la gravidanza.
Per le proprietà emollienti e antisettiche, esso entra anche nella composizione di preparazioni cosmetiche antiacneiche, di dentifrici, saponi e detergenti, dall’azione lenitiva, purificante, disinfettante e deodorante, in particolare per l’igiene intima.
Gli Islandesi raccolgono questo lichene quando piove o di notte, lo macerano nell’acqua per 24 ore, per eliminare le sostanze amare, lo disseccano e lo macinano (farina).
Modalità di Preparazione –
Con la Cetraria islandica si può preparare un infuso.
In questo caso prendere 1 cucchiaio raso del tallo del Lichene islandico, 1 tazza d’acqua; versare quindi il tallo nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo dopo i pasti per usufruire dell’azione antinfiammatoria e protettiva delle mucose
Si può preparare una tintura Mmadre a partire dal tallo essiccato con un titolo di alcol di 65°.
Si sconsiglia comunque l’assunzione di lichene islandico in caso di gastrite ed ulcera peptica. La pianta infatti contiene principi amari che possono peggiorare la situazione.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.