Bombus hortorum
Bombus hortorum
Il bombo degli orti (Bombus hortorum Linnaeus, 1761) è un insetto imenottero appartenente alla famiglia Apidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Ramo Bilateria, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Hymenopteroidea, Ordine Hymenoptera, Sottordine Apocrita, Sezione Aculeata, Superfamiglia Apoidea, Famiglia Apidae, Sottofamiglia Apinae, Tribù Bombini e quindi al Genere Bombus, al Sottogenere Megabombus ed alla Specie B. hortorum.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il bombo degli orti è diffuso in areale ampio che abbraccia l’ecozona paleartica. Diffuse in gran parte dell’Europa, fino a 70º N (Scandinavia , a sud della tundra), dove la sua distribuzione raggiunge l’ Islanda, dove probabilmente è stato introdotto. A sud, è presente al centro della penisola iberica, nel sud Italia, nel nord della Turchia.
La sua diffusione si estende nell’Asia settentrionale e centrale attraverso la Siberia fino ai monti Altai e, nel sud-est, al nord dell’Iran. Nel 1885, fu introdotto in Nuova Zelanda, dove ancora esiste, ma senza essere particolarmente comune. Si trova anche in America, in particolare in Florida. In Gran Bretagna è presente nell’intera regione, comprese le Orcadi e le Shetland.
L’habitat tipico del Bombus hortorum è quello degli ambienti di prateria con fiori abbondanti di cui può nutrirsi.
Morfologia –
Il Bombus hortorum è un bombo di notevoli dimensioni. La regina raggiunge lunghezze di 17-20 mm con una apertura alare di 35-38 mm; le operaie e i maschi sono leggermente più piccoli ed i maschi sono privi di pungiglione. Questo insetto è caratterizzato da una livrea nera con una banda gialla tra capo e torace, una stretta banda gialla sullo scutello, e una terza banda gialla su primo e secondo tergite; la coda è bianca. Possiede una lingua molto lunga, rispetto ad altre specie di bombi, che arriva ad oltre 15 mm, con la quale raccoglie il nettare, soprattutto di fiori con lunghezza maggiore.
Attitudine e Ciclo biologico –
Il Bombus hortorum è un insetto impollinatore di numerose specie floreali, tra cui l’orchidea Barlia robertiana, una specie non nettarifera che però ospita numerose colonie dell’afide Dysaphis tulipae, la cui melata funge da attrattiva per il bombo. In generale i bombi tendono a favorire i fiori perenni piuttosto che le specie annuali perché le piante perenni producono più nettare, fornendo all’insetto maggiore sostentamento. I bombi, come le api, raccolgono il nettare ed il polline per nutrire la prole.
I bombi degli orti sono insetti sociali che formano colonie di alcune decine di esemplari; queste sono suddivise in tre “caste”: una regina (la femmina riproduttiva), le operaie (femmine non riproduttive) ed i maschi.
Una singola regina inizia una nuova colonia in primavera. Questa svolge tutti i compiti necessari da sola, per oltre un mese, fino a quando il primo gruppo di operaie e maschi si sviluppa dalle larve. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno si hanno nuove femmine e maschi riproduttori. I maschi non ritornano nel nido dopo che si sono sviluppati, diventando autonomi.
Le dimensioni delle colonia dei Bombus hortorum sono piccole rispetto ad altre colonie di calabroni. Una grande colonia è costituita da diverse centinaia di individui. La stagione tipica dei bombi dura va da metà marzo a ottobre, con la maggiore densità di popolazione nel periodo estivo.
Con il sopravvento dell’inverno, le coppie di bombi cercano luoghi sotterranei ove passare l’inverno in ibernazione mentre il resto della colonia muore. Il Bombus hortorum, rispetto ad altri bombi comuni in Europa, è quello che si sveglia più tardi dal letargo invernale.
Ruolo Ecologico –
Il bombo degli orti ha una notevole memoria visiva, che lo aiuta nei percorsi che utilizza nel suo habitat alla ricerca di fonti di cibo. A causa della sua lingua lunga, questo calabrone visita principalmente fiori con corolle profonde, ma anche foglie morte, edera, veccie, trifogli, digitale, cardi ed altre specie.
I bombi sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l’uomo. La modernizzazione dell’agricoltura che si è basata sull’uso dei pesticidi sta avendo un effetto negativo sul genere Bombus in generale. I pesticidi hanno un impatto sulle colonie di B.hortorum riducendo lo sviluppo della covata e incidendo negativamente sulla loro memoria, che impedisce all’insetto di ricordare le posizioni dei siti e dei nidi di foraggiamento. Quando una singola regina stabilisce la sua colonia all’inizio della stagione, i rischi legati ai pesticidi potrebbero comportare conseguenze per lo sviluppo e le dimensioni della colonia, con conseguente declino delle colonie. Tuttavia, ad oggi, questa specie non ancora in pericolo di estinzione.
Purtroppo, a causa del loro stile di vita sedentario e della distruzione e perdita degli habitat delle praterie, nel prossimo futuro, le popolazioni di Bombus hortorum dovrebbero diminuire.
In uno studio che analizza le abitudini del Bombus in diversi habitat, è stato scoperto che il bombo degli orti è più abbondante nelle praterie recentemente pascolate dai bovini, rispetto ai terreni arati. I bovini svolgono un ruolo importante nell’habitat delle specie di Bombus perché le loro deiezioni influiscono sulla creazione di un ambiente floreale più diversificato, che è preferito dai bombi per le loro abitudini di foraggiamento.
Per questo motivo, al fine di affrontare la conservazione del Bombus hortorum, è importante che si salvaguardino vaste aree dai trattamenti antiparassitari e dall’uso di biocidi, onde garantire i siti di nidificazione e di foraggiamento. Questo permetterebbe il ripristino di un habitat naturale, dove consentire anche il pascolamento del bestiame durante l’estate, con conseguente aumento della diversità vegetale e una maggiore ricchezza di specie fiorite preferite da questo insetto, come da altri bombi.
Tra gli altri fattori limitanti delle colonie del Bombus hortorum ricordiamo che spesso i nidi di questo insetto sono parassitati dal Bombus barbutellus che vi depone le proprie uova.
Altri parassiti possono essere sono rappresentati dalle larve di Physocephala rufipes e Sicus ferrugineus.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.