Pelargonium radens
Pelargonium radens
Il geranio a foglia ruvida (Pelargonium radens H.E.Moore, 1955) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Geraniaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Geraniales,
Famiglia Geraniaceae,
Genere Pelargonium,
Specie P. radens.
È sinonimo il termine:
– Pelargonium radula (Cav.) L’Hérit.
All’interno di questa specie esistono numerose cultivar ed alcuni ibridi, tra i quali si citano:
– Pelargonium ‘Candy Dancer’ – Una varietà profumata alla rosa. I fiori sono meno marcati della specie nominale;
– Pelargonium ‘Crowfoot’ – Una varietà con profumo di rosa e menta;
– Pelargonium ‘Dr Livingstone’ (Sinonimo – ‘Skeleton Rose’) – Una varietà profumata di rosa con foglie meno sezionate rispetto alla specie nominale;
– Pelargonium ‘Radula’ – Una varietà profumata alla rosa. Spesso considerato un sinonimo della specie o un clone denominato;
– Pelargonium ‘Red Flowered Rose’ – Una varietà a fiore rosa-rossastro che potrebbe essere un ibrido tra una delle altre specie profumate di rosa;
– Pelargonium × asperum – Un ibrido profumato di rosa tra Pelargonium capitatum e P. radens. Questo ibrido è il pelargonium più comunemente usato nell’industria dei profumi. Da non confondere con la specie dal profumo dolce Pelargonium asperum.
Etimologia –
Il termine Pelargonium proviene dal greco πελαργός pelargós cicogna: per la forma dei frutti che ricordano un becco di gru.
L’epiteto specifico radens si riferisce alle foglie ruvide e raspe.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Pelargonium radens è una pianta endemica delle Province del Capo, in Sudafrica.
Il suo habitat è quella delle valli riparate nei solchi di sentieri accidentati, nei burroni o gole e nella macchia montana in corrispondenza spesso di ruscelli rocciosi.
Descrizione –
Il Pelargonium radens è una pianta perenne sempreverde, che cresce fino a 1,5 m di altezza.
Le foglie sono di colore grigio-verde, ruvide, profumate, di forma triangolare, profondamente tagliate.
Nel periodo estivo produce grappoli di piccoli fiori rosa-violacei, raccolti in infiorescenze, a cui seguono piccoli semi brunastri dalla parte terminale riccia.
Coltivazione –
Il Pelargonium radens è un arbusto sempreverde che viene raccolto allo stato naturale o coltivato per l’uso locale come medicina e fonte di materiali.
In generale è una pianta facile da coltivare che richiede un terreno leggero e ben drenato con pH da neutro ad alcalino ed in posizione soleggiata.
Le piante non sono molto resistenti anche a latitudini superiori tollerando temperature fino a circa -5 °C.
In questo caso richiedono la coltivazione in serra, ma possono essere coltivate in aree con climi più miti.
Nei climi freddi possono essere coltivate in contenitori che vengono posti all’aperto in estate e poi portati al’interno o in serra per l’inverno.
Le piante devono essere mantenute abbastanza asciutte in inverno.
Sono piante molto tolleranti alla potatura, possono essere tagliate fino alla base in autunno quando si riportano in casa, o in primavera per favorire la crescita dei nuovi getti.
Il Pelargonium radens viene coltivato in Europa per il suo olio essenziale e le foglie sprigionano un profumo di rose.
La propagazione avviene sia per seme che va seminato non appena è maturo in una serra (in climi freddi). I semi immagazzinati dovrebbero essere seminati all’inizio della primavera. Il seme germina al meglio con una temperatura minima di 13 °C, la germinazione di solito avviene entro 2 settimane anche se a volte ci vogliono alcuni mesi.
Il trapianto va fatto poi in vasi individuali quando le piantine sono abbastanza grandi da poterle gestire.
Nei climi caldi il trapianto va fatto dalla primavera all’estate.
Si può propagare anche per talea; queste attecchiscono in qualsiasi momento nella stagione di crescita, ma l’inizio dell’estate è il momento migliore.
Usi e Tradizioni –
Il Pelargonium radens è una pianta che tradizionalmente viene usato in quanto le foglie sono commestibili ed usate come aromatizzante nelle gelatine e nelle tisane.
Dalle foglie e dai fiori si ricava un olio essenziale che viene utilizzato commercialmente come aromatizzante e additivo alimentare (olio di geranio, olio di geranio rosa) ma usato anche molto in profumeria. Questo olio essenziale è classificato come generalmente riconosciuto come sicuro dalla FDA degli Stati Uniti quando vengono aggiunte piccole quantità agli alimenti.
Tutte le parti della pianta sono astringenti.
Le foglie fresche sono usate esternamente e strofinate sui piedi o sulle gambe doloranti.
Le foglie essiccate vengono utilizzate come fissativo per altri profumi nei pot-pourri, inoltre vengono aggiunte a bustine repellenti per insetti.
Tra gli altri usi si ricorda che il Pelargonium radens è usato come pianta da appartamento.
Gli estratti di questa pianta sono stati sottoposti a test di laboratorio per valutare il loro possibile effetto ipoglicemizzante; i test sono stati effettuati su topi diabetici mediante determinazione del livello di glucosio nel sangue prima e dopo l’applicazione degli estratti in tre diverse dosi. È stata osservata una riduzione significativa del livello di glucosio nel sangue nei topi trattati. L’effetto ipoglicemizzante dipende dal tipo e dalla dose degli estratti somministrati.
Modalità di Preparazione –
Dalle foglie e dai fiori del Pelargonium radens si ricava un olio essenziale che viene utilizzato commercialmente come aromatizzante e additivo alimentare e in profumeria. Tutte le parti della pianta sono astringenti.
Si utilizzano sia le foglie fresche che essiccate che vengono utilizzate come fissativo per altri profumi nei pot-pourri o aggiunte a bustine repellenti per insetti.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.