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Chlidonias hybrida

Chlidonias hybrida

Il mignattino piombato (Chlidonias hybrida, Pallas 1811) è un uccello appartenente alla famiglia dei Laridae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Classe Aves,
Ordine Charadriiformes,
Sottordine Lari,
Famiglia Laridae,
Sottofamiglia Sterninae,
Genere Chlidonias,
Specie C. hybrida.
È sinonimo il termine:
– Chlidonias hybridus Pallas, 1811.
All’interno di questa specie si riconoscono tre sottospecie:
Chlidonias hybrida hybrida Pallas, 1811;
Chlidonias hybrida delalandii Mathews, 1912;
Chlidonias hybrida javanicus Horsfield, 1821.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il mignattino piombato è un uccello che ha delle sottospecie in funzione dell’area geografica ove risiede; queste differiscono principalmente per dimensioni e dettagli minori del piumaggio.
La C. h. hybrida nidifica nelle parti più calde dell’Europa e del Paleartico (Africa nordoccidentale e Europa centrale e meridionale fino alla Siberia sudorientale, Cina orientale e meridionale fino al Pakistan e all’India settentrionale).
La C. h. delalandii si riconosce per il becco più piccolo e più scuro, si trova nell’Africa orientale e meridionale, mentre la C. h. javanicus popola le aree da Giava all’Australia.
Le forme tropicali sono residenti, ma gli uccelli europei e asiatici svernano a sud in Africa e nel subcontinente indiano.
In Italia giunge all’inizio di aprile, dopo aver trascorso l’inverno nella lontana Africa occidentale.
L’habitat prediletto di questa specie è quello delle paludi, lagune, casse di colmata dove nidifica in colonie nelle paludi interne, a volte tra gabbiani reali, che forniscono una certa protezione.

Descrizione –
Il mignattino piombato ha una lunghezza di 23-25 cm, con un’apertura alare di 74-78 cm, per un peso che oscilla tra 79 e 94 gr, senza dimorfismo sessuale.
Gli adulti, in abito nuziale, hanno tutto il corpo grigio, comprese le ali che hanno una colorazione più chiara nella parte esterna con una piccola parte nerastra alle estremità nella parte posteriore, e anche il sopracoda. Il vertice è nero mentre guance e gola sono bianche. Il sottocoda e la parte posteriore dell’addome sono bianchi.
Il becco e le zampe sono di colore rosso scuro. La parte inferiore delle ali è grigio chiaro con una piccola parte nerastra in corrispondenza della stessa zona nerastra della parte superiore.
In abito invernale le parti del corpo e delle ali che erano di colore grigio sfumano verso il grigio chiaro e il petto e l’addome divengono bianchi. La fronte è bianca e sfuma sulla parte posteriore del vertice nero con fini screziature bianche. Il becco diventa quasi completamente nerastro e le zampe rimangono rosso scuro.
I giovani assomigliano agli adulti in abito invernale avendo però più nero sul capo e il dorso fulvo con screziature nerastre. Le zampe sono di colore rosso scuro – nerastre.

Biologia –
La Chlidonias hybrida nidifica nelle aree di palude o lagune ed acquitrini dove giunge per la riproduzione.
Il nido viene realizzato sul terreno o, molto spesso, su piante galleggianti, quali in particolare ninfee, e qui la femmina depone due o tre uova.
In Italia la nidificazione avviene nel periodo di aprile-maggio.

Ruolo Ecologico –
La Chlidonias hybrida è una specie la cui alimentazione è molto legata agli habitat di nidificazione.
Questa è composta principalmente da piccoli invertebrati acquatici (tra cui forme larvali e adulte di insetti, come Ditteri, Culicidi, Tipulidi e Odonati, Crostacei e Anellidi), anfibi negli stadi larvali e giovanili e piccoli pesci.
Questo uccello, anche se a preoccupazione minima, secondo la IUCN, è soggetto comunque ad interferenze sulla sua biologia a causa dell’erosione del suoi habitat e per la presenza della Nutria (Myocastor coypus) nei siti di nidificazione.
La specie è elencata in Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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