Come si coltiva l’abete greco
Come si coltiva l’abete greco
L’abete greco o abete di Cefalonia (Abies cephalonica Loudon, 1838) è un albero della famiglia delle Pinaceae che vegeta nelle regioni meridionali della Penisola balcanica ed originario del sud della Grecia e delle sue isole, dove è presente in formazioni spontanee fra 700 e 1600 m s.l.m..
Questa pianta è diffusa, inoltre, in molte regioni europee, tra cui l’Italia, dove è stato utilizzato in rimboschimenti ed a scopo ornamentale.
Le strutture riproduttive di questa pianta sono:
– coni maschili di piccole dimensioni, tipicamente di colore rosso quando ancora non maturi, tendenti al giallo perché ricoperti dal polline a maturazione;
– coni femminili cilindrici, portati eretti, di circa 10-15 cm di lunghezza; presentano brattee triangolari appuntite.
La riproduzione avviene per seme e richiede mediamente da 6 ad 8 settimane con l’impianto che avverrà in primavera o a inizio estate. Ricordiamo che è una specie che non tollera particolarmente il trapianto e in ogni caso l’attecchimento completo è lento.
Coltivazione –
L’ Abies cephalonica è una pianta che cresce bene in montagna tra gli 800 metri e i 1.400 metri s.l.m. e su suoli che vanno dal pH acido o neutro fino a quello alcalino. Preferisce un suolo umido senza eccessi, spesso sui versanti settentrionali, ed è del tutto rustico anche se viene molto danneggiato dalle gelate tardive e richiede quindi una scelta attenta della zona di impianto.
Tra gli altri aspetti si riporta che questa pianta non tollera l’inquinamento atmosferico. Per quanto riguarda l’esposizione si adatta sia al piano sole che all’ ombra fitta, anche se in quest’ultimo caso crescerà con maggiore lentezza.
Dalla semina, da effettuare in serra a febbraio o all’aperto in marzo, la germinazione avviene in 6-8 settimane. Si può seminare anche subito dopo la raccolta in autunno, all’aperto, per sottoporre la semente a una naturale stratificazione che incrementa la percentuale di germinazione di solito scarsa.
Successivamente i semenzali vanno ripicchettati e, fino a tutto il loro primo inverno, vanno tenuti al riparo in serra fredda.
L’epoca ottimale per l’impianto è quello che va dalla primavera all’ inizio estate, ricordandosi che la pianta non tollera bene il trapianto e in ogni caso l’attecchimento completo è lento.
Questa pianta, oltre che come esemplare per giardini e parchi, per uso ornamentale, trova utilizzo in rimboschimenti su suoli calcarei e in zone maggiormente siccitose rispetto all’areale di Abies alba; pianta tendenzialmente eliofila, ma che, in fase giovanile, sopporta bene brevi periodi in zone d’ombra.
Nel nord della Grecia si trovano spesso esemplari ibridati con Abies alba.