Sagittaria platyphylla
Sagittaria platyphylla
La Sagittaria platyphylla (Sagittaria platyphylla (Engelm.) J.G. Sm.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Alismataceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Ordine Alismatales,
Famiglia Alismataceae,
Genere Sagittaria,
Specie S. platyphylla.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Sagittaria graminea var. platyphylla Engelm.;
– Sagittaria mohrii J.G. Sm. ex C. Mohr;
– Sagittaria recurva Engelm. ex Patt..
Etimologia –
Il termine Sagittaria proviene da sagitta freccia: per la forma delle foglie simili a punte di freccia.
L’epiteto specifico platyphylla viene dal greco πλἄτύς platýs ampio, largo e da φύλλον phýllon foglia, lamella: con foglie di grandi dimensioni rispetto a quelle delle specie congeneri.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Sagittaria platyphylla è una specie vegetale originaria degli Stati Uniti orientali. Il nucleo del suo areale si estende dal Texas centrale alla Florida, a nord fino all’Illinois meridionale.
Questa pianta, come ornamentale è stata diffuso anche in altri luoghi. Popolazioni isolate sono state segnalate dallo stato di Washington, Missouri, Kansas, Ohio, Kentucky, Pennsylvania, Virginia Occidentale, Virginia orientale, Carolina del Nord e del Sud e Georgia orientale, Nuevo León, Michoacán e Panamá. Inoltre è diventata un’erba infestante in Australia. È stata trovata anche in Cina, in particolare nel bacino del fiume Yangtze. Altri rilevamenti sono stati effettuati dimostrando la sua presenza nelle province del medio e basso Yangtze. Questa pianta rappresenta una minaccia significativa per l’ecologia e l’economia dell’area dello Yangtze, in particolare per le aree irrigue.
Il suo habitat è quello delle aree palustri, ai bordi di corpi d’acqua e nelle acque basse e a lento movimento dove cresce in parte sommersa ed in parte sulla superficie dell’acqua.
Descrizione –
La Sagittaria platyphylla è una piccola pianta palustre perenne e bulbosa che cresce fino a 150 cm.
Ha foglie nastriformi sommerse e foglie lanceolate emerse. Alcune foglie sono totalmente sommerse, altre emergenti (sollevandosi sopra la superficie dell’acqua). Le foglie sommerse hanno piccioli appiattiti ma non vere lame. Le foglie emergenti hanno lame da ovate a ellittiche lunghe fino a 17 centimetri.
L’infiorescenza è un racemo con 3-9 vortici di fiori. I fiori sono di colore bianco, fino a 2 centimetri di diametro.
La fioritura è molto abbondante per un periodo che va dalla fine della primavera a metà autunno.
Coltivazione –
La Sagittaria platyphylla è una pianta che si riproduce sia per mezzo di stoloni che di semi.
Può essere coltivata in acquario.
Non è una pianta particolarmente difficile da curare, a condizione però di dargli tutti i requisiti necessari per farla crescere bene. Ha bisogno infatti di un substrato ricco di sostanze nutritive dove far attecchire le proprie radici, ma è poco impegnativa sotto tutti gli altri aspetti. Per quanto riguarda l’illuminazione necessita di un’illuminazione da media ad intensa.
Inoltre può crescere senza alcun problema sia in acque morbide che alcaline, con pH che può oscillare da 5,8 a 7,6 e con temperatura di 20 – 26°C.
Questa pianta si propaga a partire dalla pianta madre, dove pian piano dal fondo spunteranno delle piccole piantine. Una volta che le piantine inizieranno a crescere e svilupperanno un apparato radicale, si staccheranno dalla pianta madre e diventeranno indipendenti.
Viste le dimensioni che può raggiungere, la Sagittaria platyphylla è indubbiamente una pianta che può essere inserita a centro vasca. Ma non solo, può essere anche messa come pianta da primo piano in posizioni particolari.
È, inoltre, una pianta che resiste a temperature molto rigide.
Usi e Tradizioni –
La Sagittaria platyphylla è una pianta acquatica che può essere utilizzata oltre che per scopi ornamentali anche per la sua capacità di fitodepurazione, in laghetti e biopiscine.
Come altre specie del suo genere questa pianta possiede rizomi eduli che possono essere utilizzati sia come cibo umano che come mangime per animali.
Questa pianta rappresentava un cibo per le popolazioni indigene del Nordamerica.
Inoltre, dal punto di vista ecologico, è fonte di nutrimento per animali selvatici.
Si ricorda però che può divenire in alcuni ambienti umidi una pianta infestante di difficile eliminazione.
Modalità di Preparazione –
La Sagittaria platyphylla è una pianta che, oltre che per fini ornamentali e per la sua azione fitodepurante potrebbe trovare impiego, tramite i suo rizomi, in campo alimentare.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.