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Nymphaea nouchali

Nymphaea nouchali

Il loto blu o loto stellato (Nymphaea nouchali Burm. fil. 1768) è una specie erbacea acquatica appartenente alla famiglia delle Nymphaeaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Magnoliidae,
Ordine Nymphaeales,
Famiglia Nymphaeaceae,
Genere Nymphaea,
Specie N. nouchali.
Sono sinonimi i termini:
– Castalia acutiloba (DC.) Hand.-Mazz.;
– Castalia stellaris Salisb.;
– Castalia stellata (Willd.) Blume;
– Castalia versicolor (Sims) Tratt.;
– Leuconymphaea sansebariensis (Casp.) Kuntze;
– Leuconymphaea stellata (Willd.) Kuntze;
– Nymphaea acutifolia DC.;
– Nymphaea acutiloba DC.;
– Nymphaea ampla Kotschy;
– Nymphaea ampla Kotschy ex Casp.;
– Nymphaea bernierana Planch.;
– Nymphaea caerulea Andrews;
– Nymphaea caerulea Sav.;
– Nymphaea cahlara Donn;
– Nymphaea cyanea Roxb.;
– Nymphaea cyanea Roxb. ex G.Don;
– Nymphaea henkeliana Rehnelt;
– Nymphaea hookeriana Lehm.;
– Nymphaea malabarica Poir.;
– Nymphaea manipurensis Asharani & Biseshwori;
– Nymphaea manipurensis var. versicolor Asharani & Biseshwori;
– Nymphaea membranacea Wall.;
– Nymphaea membranacea Wall. ex Casp.;
– Nymphaea minima F.M.Bailey;
– Nymphaea nouchali var. cyanea (Roxb. ex G.Don) M.R.Almeida;
– Nymphaea nouchali var. versicolor R.Ansari & Jeeja;
– Nymphaea pandiflora Peter;
– Nymphaea punctata Edgew.;
– Nymphaea rhodantha Lehm.;
– Nymphaea richardiana F.Hoffm.;
– Nymphaea semisterilis Lehm.;
– Nymphaea stellata F.Hoffm.;
– Nymphaea stellata Harv.;
– Nymphaea stellata Oliv.;
– Nymphaea stellata Willd.;
– Nymphaea stellata var. albiflora F.Henkel et al.;
– Nymphaea stellata var. cyanea (Roxb. ex G.Don) Hook.fil. & Thomson;
– Nymphaea stellata var. parviflora Hook.fil. & Thomson;
– Nymphaea stellata var. versicolor (Sims) Hook.fil. & Thomson;
– Nymphaea sumatrana Miq.;
– Nymphaea tetragona var. acutiloba (DC.) F.Henkel et al.;
– Nymphaea versicolor Sims;
– Nymphaea voalefoka Lat.-Marl.;
– Nymphaea voalefoka Lat.-Marl. ex W.Watson.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti varietà:
– Nymphaea manipurensis var. manipurensis;
– Nymphaea nouchali var. caerulea (Savigny) Verdc.;
– Nymphaea nouchali var. mutandaensis Verdc.;
– Nymphaea nouchali var. nouchali Burm.f.;
– Nymphaea nouchali var. ovalifolia (Conard) Verdc.;
– Nymphaea nouchali var. petersiana (Klotzsch) Verdc.;
– Nymphaea nouchali var. versicolor (Sims) Guruge & Yakand.;
– Nymphaea nouchali var. zanzibariensis (Casp.) Verdc.

Etimologia –
Il termine Nymphaea proviene dal latino “nymphae”, cioè ninfe, divinità che nella mitologia latina abitavano nei boschi, mari, fiumi e laghi.
L’epiteto specifico nouchali dovrebbe derivare dal nome di una località del Bangladesh.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Nymphaea nouchali è una pianta originaria delle aree meridionali e orientali dell’Asia; nel dettaglio è riscontrata nei seguenti paesi: Afghanistan, Australia (Northern Territory e Queensland), Bangladesh, Cambogia, Cina (Anhui, Guangdong, Hainan, Hubei e Yunnan), Filippine, India (Isole Andamane e Nicobare), Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Nepal, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Sri Lanka, Taiwan, Thailandia e Vietnam.
Il suo habitat naturale in queste aree è quello dei laghi, stagni e aree paludose, in genere in acque calme e, comunque, in habitat acquatici statici o a flusso lento di profondità da bassa a moderata, ad altitudini fino a 500 metri.

Descrizione –
La Nymphaea nouchali è una pianta erbacea perenne che cresce nelle acque dolci. È una specie alquanto variabile che presenta un rizoma ovoide eretto, non ramificato, radicato nel sedimento del fondo; tende ad andare a riposo nei periodi di siccità.
Le foglie sono solitarie, presenti all’estremità di un robusto picciolo percorso da canali in cui è presente aria per assicurare il galleggiamento e gli scambi gassosi tra foglie e radici.
Le foglie galleggianti sono peltate (con il picciolo inserito pressoché al centro della lamina), orbicolari di 8-25 cm di diametro con margine intero o crenato (con denti dall’apice arrotondato) superiormente lisce, idrorepellenti e di colore verde, leggermente purpuree inferiormente; le foglie sommerse sono di colore verde pallido superiormente, rosate inferiormente.
I fiori, che sono profumati, hanno un diametro di 5-15 cm; sono leggermente emergenti dalla superficie dell’acqua, su un peduncolo anch’esso provvisto di canali in cui è presente aria; hanno 4 sepali lanceolati, leggermente venati, verdi esternamente, dello stesso colore dei petali internamente, lunghi 3-6 cm, 10-25 petali da oblunghi a lanceolati, bianchi sfumati di blu, porpora o rosso porpora (con varietà che si presentano nei colori bianco, blu, viola, viola, rosa e crema/bianco giallastro), e 35-40 stami lunghi 1-4 cm di colore giallo sfumato di blu all’apice; i fiori si aprono al mattino e chiudono nel tardo pomeriggio, generalmente per quattro giorni consecutivi.
Al termine della fioritura il peduncolo si immerge portando il frutto in formazione al fondo, dove completa la maturazione.
I frutti sono di forma globosa, di 2-4 cm di diametro, contenenti semi ellissoidi o globosi, verdi, lunghi circa 1 mm, con arillo spugnoso. I semi inizialmente galleggiano per la presenza di aria nell’arillo (involucro carnoso che avvolge in tutto o in parte il seme), il che ne favorisce la dispersione, finché questo non si disfa, impregnandosi d’acqua, facendoli depositare al fondo.

Coltivazione –
La Nymphaea nouchali è una pianta erbacea con un portainnesto perenne e tuberoso che viene talvolta raccolta allo stato selvatico per le sue proprietà commestibili e medicinali. A volte viene coltivata anche come coltura alimentare ed è comunemente coltivata come ornamentale.
È una pianta delle regioni tropicali e subtropicali che preferisce una posizione soleggiata in uno stagno poco profondo e con i fiori che si aprono di giorno e sono dolcemente profumati.
È una pianta a lungo apprezzata come fiore da giardino in Tailandia e Myanmar per decorare stagni e giardini ed è il fiore nazionale del Bangladesh e dello Sri Lanka.
In generale è una pianta molto apprezzata da lungo tempo e ampiamente diffusasi al di fuori delle zone di origine, come in Africa, per le sue caratteristiche ornamentali; coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale, dove è in fiore per gran parte dell’anno, e marginalmente in quelle temperato-calde, altrove le piante possono essere conservate dall’autunno alla primavera in ambiente protetto, alla temperatura di 18-20 °C.
Per la sua coltivazione richiede pieno sole, acqua di preferenza leggermente acida o neutra ed un substrato ricco di sostanza organica che può essere costituito da uno strato di terra da giardino, uno strato di letame e uno di ghiaietto per copertura.
Viene utilizzata spesso negli acquari per le ornamentali foglie sommerse.
La prima fioritura ha luogo al terzo, quarto anno dalla semina. A livello amatoriale la riproduzione si effettua quasi esclusivamente per divisione di rizoma, con almeno una gemma presente.
La riproduzione è per seme, nel periodo di primavera-estate; questo va coperto da un sottile strato di suolo e qualche centimetro d’acqua, in pieno sole; la germinazione avviene in 3-4 settimane, dopo che sono apparse le prime foglie si effettua il trapianto in contenitori singoli e si immergono nell’acqua.
Si può riprodurre anche per divisione, ovvero asportazione di una porzione di rizoma con occhio germogliante; in questo caso bisogna mettere il rizoma in un piccolo vaso immerso e invasare man mano che la pianta cresce finché le radici non riempiono un vaso da 10 cm, a quel punto sarà abbastanza grande da poter essere piantata.
Si ricorda che le sue foglie possono essere attaccate da un fungo acquatico, il Doassansiopsis nymphaea.

Usi e Tradizioni –
La Nymphaea nouchali è una pianta conosciuta con vari nomi comu; tra questi si riportano: blue lotus, blue star water lily, blue waterlily, indian blue water lily, star lotus (inglese); ninféia-azul, ninféia stelata (portoghese); blaue seerose (tedesco).
In sanscrito si chiama utpala.
In passato si è verificata una certa confusione tassonomica; il nome Nymphaea nouchali veniva applicato erroneamente a Nymphaea pubescens.
Come detto è il fiore nazionale del Bangladesh e dello Sri Lanka dove è conosciuto come nil mānel o nil mahanel (නිල් මානෙල්).
Nello Sri Lanka, questa pianta cresce solitamente negli stagni di bufali e nelle zone umide naturali. Il suo bellissimo fiore acquatico è stato menzionato fin dall’antichità nelle opere letterarie sanscrite, pali e singalesi sotto i nomi kuvalaya, indhīwara, niluppala, nilothpala e nilupul come simbolo di virtù, disciplina e purezza. La tradizione buddista nello Sri Lanka afferma che questo fiore era uno dei 108 segni di buon auspicio trovati sull’impronta del principe Siddhartha. Si dice che quando Buddha morì, i fiori di loto sbocciarono ovunque avesse camminato nel corso della sua vita.
Claire Waight Keller ha incluso la pianta per rappresentare il Bangladesh e lo Sri Lanka nel velo nuziale di Meghan Markle, che includeva la flora distintiva di ciascun paese del Commonwealth.
La N. nouchali potrebbe essere stata una delle piante mangiate dai Lotofagi dell’Odissea di Omero.
Viene coltivata come pianta ornamentale per i suoi fiori spettacolari ed è più comunemente usata per le feste tradizionali e culturali nello Sri Lanka.
La N. nouchali viene considerata una pianta medicinale nella medicina ayurvedica indiana con il nome di ambal.
Come tutte le ninfee, i suoi rizomi, le foglie e la maggior parte della pianta, a forma di pera, ricoperti di cotone marrone, grandi quanto una patata, sono velenosi e contengono un alcaloide chiamato nufarina. A differenza delle specie europee, questa può (e deve) essere neutralizzata nei rizomi di questa specie mediante bollitura. In India questi venivano consumati come cibo in caso di carestia o come medicinale. In Vietnam veniva consumato arrosto. Nello Sri Lanka anticamente veniva consumato come una sorta di medicinale e il suo prezzo era troppo alto per servire come un normale pasto, ma negli anni quaranta alcuni abitanti dei villaggi iniziarono a coltivare le ninfee nelle risaie lasciate incolte durante la stagione dei monsoni (stagione Yala ) e il prezzo è crollato. Si mangia bollito e al curry. I tuberi di questa specie sono completamente commestibili, durante la stagione secca sono costituiti quasi interamente da amido, e venivano consumati nell’Africa occidentale, solitamente bolliti o arrostiti.
Anche i semi vengono a volte consumati fritti o macinati e aggiunti alla farina.
La pianta essiccata viene raccolta da stagni, vasche e paludi durante la stagione secca e utilizzata in India come foraggio per gli animali.
Tutte le parti della pianta, ad eccezione dei semi, contengono anche l’alcaloide ninfeina. Questo alcaloide è tossico per le rane e produce sintomi simili al tetano.
Tra gli altri usi si riporta che i rizomi sono una fonte di tannini.

Modalità di Preparazione –
La Nymphaea nouchali è una pianta conosciuta, oltre che per scopo ornamentale anche per i suoi utilizzi alimentari e medicinali.
Il seme viene consumato bollito o macinato in farina.
La farina viene utilizzata in miscela con farina di orzo e di frumento per la produzione del pane.
I fiori vengono utilizzati come ortaggi.
Foglie e gambi dei fiori vengono mangiati come verdura.
I rizomi vengono mangiati crudi, bolliti o arrostiti; sono una ricca fonte di amido e possono anche essere essiccati e poi macinati fino a ottenere una farina, che può essere utilizzata per preparare il porridge.
La radice è considerata velenosa a meno che non venga cotta.
In campo medicinale questa pianta ha una lunga storia di uso nella medicina tradizionale e la ricerca moderna ha dimostrato la presenza di numerosi composti attivi dal punto di vista medico nella pianta.
L’alcaloide ninfeina si trova in tutte le parti della pianta, tranne che nel seme, mentre la coclaurina è stata trovata nelle foglie e nel fusto.
La pianta contiene numerosi flavonoidi come kaempferol, quercetine e miricetine, che si trovano soprattutto nei fiori.
La pianta contiene anche un glicoside, la ninfalina, che ha un’azione simile alla digitale sul cuore.
Gli estratti alcolici del rizoma, contenenti l’alcaloide ninfeina, hanno una blanda azione sedativa e spasmolitica. Non deprimono significativamente il cuore; a dosi elevate, tuttavia, hanno un effetto paralizzante sul midollo.
I rizomi sono considerati astringenti, emollienti, diuretici, emollienti e tonici.
Un decotto viene somministrato nel trattamento della diarrea, della dissenteria, del mal di stomaco, delle coliche e della dispepsia.
Un infuso dei rizomi freschi viene utilizzato per trattare le blennorragie e le infezioni delle vie urinarie.
Il rizoma polverizzato viene utilizzato come emolliente nel trattamento delle emorroidi.
Il succo leggermente amaro delle foglie e dei piccioli viene utilizzato nella cura della gonorrea.
Il succo possiede proprietà blandamente narcotiche e viene strofinato sulla fronte e sulle tempie per indurre il sonno.
Il succo delle foglie, o le foglie macerate, sono un ingrediente di una lozione applicata sulla pelle contro la febbre.
I fiori sono assunti come cardiotonico per le loro proprietà astringenti.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/252504283/original.jpeg
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fb/Nymphaea_nouchali_%28stellata%29_Fl._Serres_8._1852-53.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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