Un Mondo Ecosostenibile
PesciSpecie Animali

Chelidonichthys obscurus

Chelidonichthys obscurus

Il capone gavotta o gallinella o cappone (Chelidonichthys obscurus Bloch & Schneider 1801) è un pesce di mare appartenente alla famiglia dei Triglidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Superclasse Gnathostomata,
Classe Actinopterygii,
Infraclasse Teleostei,
Ordine Scorpaeniformes,
Sottordine Scorpaenoidei,
Famiglia Triglidae,
Genere Chelidonichthys,
Specie C. obscurus.
È basionimo il termine:
– Trigla obscura Walbaum, 1792.
Sono sinonimi i termini:
– Aspitrigla obscura (Bloch & Schneider, 1801);
– Aspitrigla obscura (Linnaeus, 1764);
– Aspitrigla obscura (Walbaum, 1792);
– Chelidonichthys obscura (Bloch & Schneider, 1801);
– Trigla obscura Bloch & Schneider, 1801.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Chelidonichthys obscurus è un pesce presente nel mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale tra il sud delle Isole Britanniche ed il Senegal.
È raro al largo dell’Inghilterra meridionale, e dell’Irlanda e la sua distribuzione si estende da lì a sud fino alla Mauritania, comprese le Isole Canarie, le Azzorre e Madeira. Anche se si trova nella maggior parte del Mediterraneo è molto raro al largo della Turchia ed è assente nella parte più orientale di questo mare. Inoltre è poco comune nelle coste italiane, più presente nel Tirreno.
Il suo habitat marino, essendo un pesce demersale e bentonico è quello della piattaforma continentale dove vive su substrati molli e tra rocce franate. Si trova a profondità comprese tra 20 e 170 m (66 e 558 piedi). Vive in fondali anche prossimi alla costa (fino a 20 m).

Descrizione –
Il Chelidonichthys obscurus è un pesce che presenta pinne raggiate con una grande testa corazzata da grandi placche ossee caratterizzate da numerose creste e spine, senza solco occipitale.
Ha corpo snello e allungato, rastremato verso la coda, poco compresso lateralmente, con pelle ricoperta da scaglie cicloidi piccole.
La parte superiore del corpo è di colore rosa rossastra, i fianchi sono iridescenti e la parte inferiore del corpo è pallida, con una lunghezza totale massima pubblicata di 50,5 cm ma che, normalmente, non supera i 30 cm.
La bocca si apre inferiormente ed è quasi orizzontale. I denti sono villiformi e si trovano solo sui mascellari e sul vomere.
Presenta due pinne dorsali separate, la prima contiene 10 o 11 spine mentre la seconda ha tra 17 e 19 raggi molli e la pinna anale ha 17 o 18 raggi molli. La prima spina della pinna dorsale è allungata e ci sono tre raggi della pinna pettorale separati dalla pinna. Le squame sulla linea laterale sono simili a piastre.
Le pinne pettorali sono blu scuro e le altre pinne sono giallastre.

Biologia –
Il Chelidonichthys obscurus è un pesce la cui riproduzione segue un ciclo tipico.
Raggiunge la maturità sessuale tra i due e i quattro anni di età, a seconda della regione.
La stagione riproduttiva può variare a seconda della regione, ma in genere si verifica in primavera e inizio estate, quando le temperature dell’acqua aumentano e ci sono più risorse alimentari disponibili.
Durante il corteggiamento, i maschi mostrano comportamenti territoriali e competitivi per attrarre le femmine. Una volta che una coppia si è formata, la femmina depositerà le uova in una zona protetta, come fondali sabbiosi o rocciosi.
Le uova vengono fecondate esternamente dai maschi, che rilasciano il loro sperma sopra le uova mentre la femmina le depone.
Le uova vengono lasciate da sole per svilupparsi. La durata del periodo di incubazione dipende dalla temperatura dell’acqua e può variare da alcuni giorni a diverse settimane.
Dalle uova schiudono le larve, che poi diventano parte del plancton marino per un periodo di tempo variabile, durante il quale si nutrono di piccoli organismi.
Dopo un periodo di crescita e sviluppo, i giovani esemplari raggiungono la maturità sessuale e il ciclo riproduttivo può ricominciare.

Ruolo Ecologico –
Il Chelidonichthys obscurus fu descritto formalmente per la prima volta nel 1798 come Trigla obscura dal medico, naturalista e tassonomista tedesco Johann Julius Walbaum, con la località tipo indicata come Mar Mediterraneo. Il nome specifico obscura significa “scuro”, “fioco” o “indistinto”, Walbaum non lo ha spiegato ma potrebbe riferirsi al modello di colore semplice di questa specie rispetto al C. lastoviza.
Questo pesce si nutre principalmente di invertebrati bentonici, soprattutto mysidi, di crostacei e di lamellibranchi.
Al contrario degli altri Triglidae si infossa nella sabbia quando si sente minacciato.
Si cattura con tramagli e lenze di fondo e le sue carni sono apprezzate per la zuppa di pesce.
Questo pesce non viene sfruttato commercialmente nell’area atlantica, anche se può essere catturato e mangiato come cattura accessoria. Tuttavia, nel Mediterraneo, riveste un interesse commerciale minore. È regolarmente presente nei mercati ittici di Spagna, Marocco, Italia, Cipro ed Egitto, e talvolta in Francia, Grecia e Turchia, anche se raramente vengono commercializzati in Tunisia. Il pescato viene venduto fresco, refrigerato e congelato.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Louisy P., 2016. Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo. Il Castello Editore, Milano.
– Nikiforos G., 2008. Fauna del Mediterraneo. Giunti Editore, Firenze.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/144740466/original.jpg
http://photos.gbif.fr/mnhn_nice/aquarelles_animaux_marins_et_plantes/2005-0-860.jpg




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *