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Cortinarius olivaceofuscus

Cortinarius olivaceofuscus

Il Cortinarius olivaceofuscus (Cortinarius olivaceofuscus Kühner, 1955) è un fungo appartenente alla famiglia delle Cortinariaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Fungi,
Phylum Basidiomycota,
Classe Basidiomycetes,
Ordine Agaricales,
Famiglia Cortinariaceae,
Genere Cortinarius,
Sottogenere Dermocybe,
Sezione cinnamomei,
Specie C. olivaceofuscus.
Sono sinonimi i termini:
– Cortinarius carpineti M.M. Moser ex G. Garnier 1991;
– Cortinarius schaefferi Bres. 1930;
– Dermocybe olivaceofusca (Kühner) Quadr. 1985;
– Dermocybe schaefferi (Bres.) M.M. Moser 1986.

Etimologia –
Il termine Cortinarius proviene da cortina: con una cortina, per i caratteristici residui del velo parziale dall’orlo del cappello allo stipite.
L’epiteto specifico olivaceofuscus proviene dai termini latini “olivaceus”, cioè olivaceo e “fuscus, a, um”, cioè fosco, oscuro, ma usato anche col significato di marrone scuro, bruno.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Cortinarius olivaceofuscus è un fungo che cresce in ambiente prevalentemente mediterraneo.
Il suo habitat è quello delle aree boschive in presenza di Quercus ilex (ma reperito in altre occasioni sotto altre querce) con presenza di Carpinus orientalis o Ostrya carpinifolia ma anche in boschi misti di pini e lecci e su substrati calcarei.

Riconoscimento –
Il Cortinarius olivaceofuscus è un fungo che si riconosce per avere un cappello di 20-40 (50) mm di diametro, campanulato poi più disteso, con leggera umbonatura centrale, fragile, cuticola fibrillosa, con piccole squamette appressate di colore olivaceo tendente poi al rossastro ed infine al bruno, o più giallo citrino, colore di fondo giallo oliva, con disco più scuro, brunastro.
L’imenio si presenta con lamelle fitte, lievemente ondulate e talvolta anche leggermente crenulate, annesso-smarginate di colore giallo olivaceo.
Il gambo talvolta è corto ma può essere più lungo del diametro del cappello, cioè 35-40-60 mm x 5 mm, talora è un po’ contorto, cilindrico, appena allargato alla base, giallo zolfo in alto, giallo olivastro alla base, che reca segni di un velo originalmente giallo-olivastro, poi imbrunente; cortina evanescente.
La carne è quasi inesistente in periferia del cappello, fibrosa e poi fistoloso-cava nell’ asse centrale, giallo-verde oliva, odore che ricorda l’apertura di un pacco di tabacco, o fruttato con leggera componente terrosa, gusto lievemente amaro.
La taglia medio piccola, i colori olivastri di tutto il carpoforo e l’habitat sono d’aiuto al suo riconoscimento.
Al microscopio si individuano delle spore dal profilo quasi quadrangolare, subamigdaliformi o ovoidi, medio-piccole 6,5-8,4 x 4,3-5,5 µm, finemente punteggiate.
Basidi tetrasporici, cistidi con cellule marginali da cilindracee a clavate, giunti a fibbia presenti.
Per quanto riguarda e reazioni chimiche sono le seguenti: alle basi (compresa l’ammoniaca) rosso inchiostro, poi rosso mattone, infine rosso sangue scuro, tanto sulla carne, che sulla cuticola, che sulle lamelle, olivastro-scuro alla base del gambo. In alcool immediatamente si forma una soluzione verde oliva.

Coltivazione –
Il Cortinarius olivaceofuscus è un fungo non coltivato.

Usi e Tradizioni –
Il Cortinarius olivaceofuscus è un fungo dalla commestibilità ignota, ma da considerare sospetta. Infatti è una specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.
L’ habitat termofilo sotto Fagales in Europa, e la presenza bi-emisferica con un limitatissimo numero di specie sin qui descritte, fanno formulare l’ ipotesi che si tratti di un gruppo relitto di tempi antichissimi, forse antecedente agli altri Cortinarius (Dalle descrizioni sembrerebbero molto vicine alle dermocibi del sottogenere Icterinula, sez. Icterinula, presenti soltanto nell’ emisfero sud).
Questo fungo può essere scambiato col Cortinarius croceus che, tuttavia, cresce solo sotto aghifoglie. Da notare una certa variabilità della specie che può avere tonalità oliva scure o gialle citrine, spore 6,5-8 x 4-5 o più piccole (5,4-6,7 x 4-4,8) e più larghe. L’esame del DNA ha trovato che si tratta di almeno due specie non ancora separate così da poter definire questo un complesso.
Questa specie, fino al 2014, era considerata una semplice forma di C. dionysae.

Modalità di Preparazione –
Il Cortinarius olivaceofuscus è un fungo dalla commestibilità ignota, tuttavia siccome la sua commestibilità non è stata accertata, è assolutamente sconsigliabile cibarsi di cortinari di taglia piccola e con colori vistosi.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Fonte foto:
http://www.ambpesaro.it/portfolio-item/cortinarius-olivaceodionysae/
https://observation.org/photos/41892479/

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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