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Alpinia nieuwenhuizii

Alpinia nieuwenhuizii

L’Alpinia di Nieuwenhuis (Alpinia nieuwenhuizii Valeton) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Zingiberidae,
Ordine Zingiberales,
Famiglia Zingiberaceae,
Genere Alpinia,
Specie A. nieuwenhuizii.
Sono sinonimi i termini:
– Alpinia borneensis Valeton;
– Alpinia borneensis Valeton ex Gagnep.;
– Alpinia flava Ridl.;
– Languas borneensis (Valeton ex Gagnep.) Merr.;
– Languas flava (Ridl.) Merr..

Etimologia –
Il termine Alpinia è stato attribuito in onore del botanico pre-linneiano Prospero Alpinio (1553-1617), direttore dell’Orto Botanico di Padova.
L’epiteto specifico nieuwenhuizii è stato dato in onore del medico militare, esploratore e antropologo olandese Anton Willem Nieuwenhuis (1864-1953), che ne raccolse il campione in Borneo.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Alpinia nieuwenhuizii è una pianta erbacea rizomatosa e perenne endemica della foresta tropicale del Borneo.
Il suo habitat è quello della foresta di dipterocarpaceae e mista o di pianura, così come nella foresta secondaria, ad altitudini fino a 1.000 m, spesso lungo i corsi d’acqua e spazi aperti come strade e sentieri.

Descrizione –
L’Alpinia nieuwenhuizii è una specie erbacea rizomatosa che si sviluppa in forma di germogli frondosi fino a 2-3,5 m di altezza; questi si formano da rizomi ramificati nel suolo.
Le foglie crescono da uno pseudo fusto con una base rigonfia composta dalle guaine fogliari. Queste sono lunghe 15-35 cm e larghe 5-7 cm, o anche più, di colore verde medio-scuro, lucide sulla superficie superiore.
L’infiorescenza è una lassa pannocchia terminale.
I fiori sono lunghi 1,5-4 cm (dalla base dell’ovaio alla punta dell’antera). Colore di base del labbro rosso opaco o bruno-rossastro chiaro-scuro con deboli strisce o striature bianche, centro del labbro lungo la nervatura mediana bianco.
Il frutto è una capsula globosa indeiscente (che non si apre spontaneamente a maturità) di 2-3 cm di diametro, persistente a lungo sulla pianta, contenente 3 semi.
Esistono due distinte popolazioni che si differenziano per le dimensioni dei fiori secondo l’habitat di appartenenza, quella delle piante che vivono nelle foreste, con fiori più piccoli, e quella che vive sulle rive dei fiumi e ai bordi di strade e sentieri con fiori più grandi, che hanno differenti impollinatori, differenza confermata a livello genetico.

Coltivazione –
L’Alpinia nieuwenhuizii è una pianta raramente coltivata, con i frutti consumati principalmente da cacciatori-raccoglitori.
È una pianta vigorosa poco nota al di fuori della zona di origine che meriterebbe una maggiore diffusione per il fogliame lussureggiante e le infiorescenze di lunga durata.
Si tratta di una pianta che può essere coltivata nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, in pieno sole o leggera ombreggiatura, su suoli drenanti ricchi di sostanza organica; inoltre si può tentare la coltivazione in vasi capienti, per poter essere riparata nei mesi più freddi, dove il clima non consente la permanenza con continuità all’aperto.
La pianta si riproduce facilmente per divisione e per seme, preventivamente tenuto in acqua per 24 ore, in terriccio organico con aggiunta di sabbia o perlite, per migliorare il drenaggio, mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C, con tempi di germinazione piuttosto variabili, a partire da un mese.

Usi e Tradizioni –
L’Alpinia nieuwenhuizii è una pianta nota anche come lalemas (nella lingua jaku Iban che è parlata dagli Iban, un ramo dell’etnia Dayak, che vivono nel Brunei, nella provincia indonesiana del Kalimantan occidentale e nello stato malese del Sarawak) o terebak (nel Sabah che è uno stato della Malesia).
I frutti vengono consumati principalmente da persone che vivono nelle aree di crescita.
Di questa pianta, localmente, si consumano i giovani germogli come ortaggi. Studi di laboratorio hanno evidenziato proprietà antimicrobiche dell’olio essenziale estratto dai rizomi. L’olio essenziale estratto dai rizomi di questa specie si è dimostrato in grado di inibire la crescita di Staphylococcus aureus var. aureus.
Non si conoscono altri possibili usi.

Modalità di Preparazione –
L’Alpinia nieuwenhuizii è una pianta di cui si consumano i frutti ma che raramente viene coltivata.
anche le foglie trovano impiego in campo alimentare; si consumano i giovani germogli come ortaggi.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://ntbg.org/database/plants/detail/alpinia-nieuwenhuizii
https://collections.nmnh.si.edu/media/?ark=42dc6328715145a09f838b75ac51d07d

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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