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Sicilia

Sicilia

La Sicilia è una regione italiana autonoma a statuto speciale di circa 4.800.000 abitanti, con capoluogo Palermo.
Il territorio della regione è costituito quasi interamente dall’isola omonima, la più grande delle isole italiane e del Mediterraneo, la settima d’Europa, nonché la 45ª isola più estesa nel mondo, bagnata a nord dal Mar Tirreno, a ovest dal Canale di Sicilia, a sud-ovest dal mar di Sicilia, a sud-est dal canale di Malta, a est dal mar Ionio e a nord-est dallo stretto di Messina, che la separa dalla Calabria, con la parte rimanente che è costituita dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie, nonché dalle isole di Ustica e Pantelleria. È la regione più estesa d’Italia e la quinta per popolazione (dopo Lombardia, Lazio, Campania e Veneto). Il suo territorio è ripartito in 391 comuni, a loro volta costituiti in tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei liberi Consorzi comunali.

Etimologia –
L’etimologia del termine “Sicilia” ha origini antiche e complesse. Il nome “Sicilia” deriva dal latino “Sicilia”, che a sua volta ha radici greche.
Si ritiene che il nome della regione derivi dalla parola greca antica “Σικελία” (Sikelía), che a sua volta deriverebbe dal termine del dialetto indigeno sicano “Sicel” o “Sicul”. Gli indigeni sicani erano un popolo autoctono che abitava l’isola prima dell’arrivo dei Greci.
Il termine “Sicel” o “Sicul” potrebbe essere correlato al nome di una tribù o di un gruppo etnico presente sull’isola. Tuttavia, le origini precise di questi termini non sono del tutto chiare. Alcuni studiosi suggeriscono che potrebbero essere legati alle radici indoeuropee o pre-indoeuropee della parola.
Durante l’Antichità, la Sicilia fu una regione ricca e strategicamente importante, conquistata e influenzata da diverse civiltà, tra cui i Greci, i Romani, i Bizantini, gli Arabi e i Normanni. Ogni cultura ha lasciato il proprio segno sull’isola, ma il nome “Sicilia” ha mantenuto la sua radice greca fino ai giorni nostri.
In conclusione, l’etimologia del termine “Sicilia” è legata alle radici greche e potrebbe avere origine dalle antiche tribù autoctone dell’isola.

Caratteristiche Geografiche –
La Sicilia è una grande isola situata nel Mar Mediterraneo e rappresenta la regione più estesa d’Italia. Presenta diverse caratteristiche geografiche che la rendono unica. Ecco alcune delle principali caratteristiche geografiche della Sicilia:
– Montagne e colline: La Sicilia è dominata da diverse catene montuose, tra cui le Montagne dei Nebrodi, le Madonie, l’Etna, i Monti Peloritani e i Monti Iblei. L’Etna è il vulcano attivo più grande d’Europa e si erge maestosamente nel paesaggio siciliano, con la sua vetta che raggiunge i 3.329 metri di altezza. Le colline sono diffuse in tutta l’isola, creando paesaggi pittoreschi.
– Coste: La Sicilia è circondata dal mare su tutti i lati, e la sua costa si estende per oltre 1.000 chilometri. Le coste presentano una grande varietà, con tratti di spiagge sabbiose, baie nascoste, scogliere rocciose e insenature pittoresche. Alcune delle località costiere più famose includono Taormina, Cefalù, Siracusa, Agrigento e Trapani.
– Isole minori: Oltre alla sua estensione principale, la Sicilia comprende anche diverse isole minori. Le Isole Eolie, situate a nord della Sicilia, sono un arcipelago vulcanico composto da sette isole principali, tra cui Stromboli e Vulcano. Le Isole Egadi, situate nella parte occidentale della Sicilia, includono Favignana, Levanzo e Marettimo.
– Pianure e valli: Nonostante la predominanza di montagne e colline, la Sicilia presenta anche alcune pianure e valli fertili. La Piana di Catania, situata nella parte orientale dell’isola, è una delle zone più produttive per l’agricoltura in Sicilia. La Valle dei Templi, vicino ad Agrigento, è un’importante area archeologica che presenta un paesaggio di antiche rovine e uliveti.
– Fiumi e laghi: La Sicilia non ha molti fiumi significativi, ma presenta alcuni corsi d’acqua importanti. Il fiume Simeto è il più lungo della Sicilia, con una lunghezza di circa 113 chilometri. Il fiume Alcantara, nella parte nord-orientale dell’isola, è famoso per le sue spettacolari gole e cascate. La Sicilia ha anche alcuni laghi, tra cui il Lago Pergusa e il Lago Pozzillo.
Queste sono solo alcune delle caratteristiche geografiche che rendono la Sicilia un luogo unico e affascinante dal punto di vista paesaggistico.

Note Storiche –
La Sicilia, un’isola situata nel Mar Mediterraneo, è ricca di storia e ha una cultura antica che risale a millenni. Di seguito sono riportate alcune note storiche significative sulla Sicilia:
– Preistoria: La presenza umana nella regione risale a circa 12.000 anni fa, durante l’età della pietra. Gli insediamenti neolitici come la Grotta dell’Addaura e la Grotta dei Genovesi testimoniano questa antica presenza umana.
– Fenici e Greci: Nel VIII secolo a.C., i Fenici fondarono diverse colonie lungo la costa occidentale della Sicilia, come Mozia e Palermo. Successivamente, i Greci, guidati da coloni provenienti da città-stato come Megara e Corinto, fondarono numerose città-stato sulla costa orientale, tra cui Siracusa, Agrigento e Taormina. La Sicilia divenne un importante centro per la Magna Grecia, con città fiorenti, opere d’arte e una cultura ricca.
– Dominazione romana: Nel III secolo a.C., la Sicilia cadde sotto il dominio romano dopo le guerre puniche con Cartagine. Durante il periodo romano, la Sicilia divenne un granaio dell’Impero, fornendo cereali e altre risorse preziose. Città come Siracusa e Catania furono notevolmente sviluppate sotto il dominio romano.
– Invasioni barbariche: Nel V secolo d.C., l’Impero Romano d’Occidente cadde sotto l’assedio dei barbari. La Sicilia fu invasa dai Vandali e successivamente dai Goti, che saccheggiarono molte città dell’isola. Tuttavia, nel VI secolo, l’Impero Bizantino riuscì a riconquistare la Sicilia.
– Periodo arabo: Nel IX secolo, la Sicilia fu invasa dagli Arabi musulmani, guidati dal generale Asad ibn al-Furat. Gli Arabi introdussero l’islam nell’isola e governarono per circa 200 anni. Durante questo periodo, la Sicilia divenne un centro culturale e scientifico, con città come Palermo che prosperavano come capitali dell’Emirato di Sicilia.
– Periodo normanno: Nel XI secolo, i Normanni, guidati da Ruggero I d’Altavilla, invasero la Sicilia e riuscirono a conquistarla dopo decenni di conflitti. La dominazione normanna portò a una fusione di culture tra i Normanni, gli Arabi e i Greci. La Cattedrale di Monreale, costruita in questo periodo, è un esempio notevole dell’architettura normanna-araba.
– Regno di Sicilia: Nel XII secolo, la Sicilia divenne un regno indipendente sotto il controllo della dinastia Sveva, seguita dalla dinastia Angioina e poi dalla dinastia Aragonese. Durante questo periodo, l’isola subì periodi di prosperità e conflitti, con città come Palermo che divennero importanti centri culturali.
– Periodo spagnolo: Nel XV secolo, la Sicilia passò sotto il dominio della Spagna dopo la vittoria di Ferdinando d’Aragona nella Guerra del Vespro. Il dominio spagnolo durò fino al XVIII secolo e portò a significative influenze culturali spagnole sull’isola.
– Unificazione italiana: Nel 1860, con l’arrivo di Garibaldi e le sue truppe, la Sicilia si unì al Regno di Sardegna nel processo di unificazione italiana. Tuttavia, il sud Italia, incluso la Sicilia, continuò a soffrire di problemi socio-economici.
Queste sono solo alcune delle note storiche significative sulla Sicilia.

Ecosistema –
L’ecosistema della Sicilia è estremamente vario e ricco di biodiversità. L’isola, situata nel Mar Mediterraneo, ospita una grande varietà di habitat naturali, tra cui montagne, colline, pianure, coste e mari.
Una delle caratteristiche distintive dell’ecosistema siciliano è la presenza dell’Etna, uno dei vulcani più attivi al mondo. Le pendici dell’Etna sono coperte da foreste di pini, querce, castagni e altre specie di alberi. Questa area è anche nota per la sua flora endemica, con numerose piante che si trovano solo in questa regione.
Le coste siciliane sono affacciate sul Mar Mediterraneo e sono caratterizzate da una grande varietà di ambienti marini. Ci sono numerose riserve marine, come la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, che ospitano una ricca diversità di flora e fauna marina, compresi coralli, spugne, pesci e mammiferi marini come le foche monache.
Le pianure e le colline della Sicilia sono prevalentemente utilizzate per l’agricoltura, con coltivazioni di grano, olive, agrumi, uva e altre piante. Queste aree sono spesso caratterizzate da una vegetazione mediterranea, con arbusti come il lentisco, il cisto e il rosmarino.
Le zone montuose dell’interno ospitano foreste di conifere, come il pino loricato e l’abete bianco, insieme a una varietà di fauna selvatica, tra cui cervi, cinghiali, volpi e diverse specie di uccelli rapaci.
La Sicilia è anche nota per i suoi laghi, come il Lago Pergusa, che è un’importante area di sosta per gli uccelli migratori.
Tuttavia, l’ecosistema siciliano affronta anche alcune sfide, come la deforestazione, la perdita di habitat naturali a causa dell’urbanizzazione e la presenza di specie invasive che minacciano la biodiversità locale.
Per proteggere e preservare l’ecosistema siciliano, sono state istituite diverse aree protette, tra cui parchi nazionali, riserve naturali e riserve marine. Queste aree sono gestite per conservare la flora e la fauna uniche dell’isola e per promuovere il turismo sostenibile e l’educazione ambientale.

Flora –
Per la sua conformazione, morfologia e posizione geografica la Sicilia è caratterizzata da una vegetazione con una ricca biodiversità.
Nelle zone costiere fino a 200 metri s.l.m. è molto elevata la presenza di olivi e carrubi.
Nelle aree in cui c’è più presenza d’acqua è rilevante l’esistenza di Macchia Mediterranea mentre nelle zone più aride insiste la Prateria Mediterranea e la Macchia a Cisto.
Purtroppo a causa di incendi, pascoli e pressione antropica si sono particolarmente ridotte la Foresta Mediterranea Sempreverde e la Foresta Mediterranea Decidua presenti nelle zone dell’Etna, dei Nebrodi e delle Madonie.
Fino a circa 800 metri s.l.m. la vegetazione è formata da corbezzolo, mirto, leccio, cisti, erica arborea, euforbia, sughero, e diverse specie di ginestra.
Tra 800 e 1.200 metri s.l.m. sono presenti parecchi sulleti, veccie, grano, trifogli, gigli selvatici, rose canine, perastri, pruni selvatici e sorbi.
Da 1.200 a 1.400 metri s.l.m. si trovano formazioni di rovere, cerro, quercia e roverella.
Arrivando poi alla fascia montana, oltre i 1.200 metri s.l.m. vi sono estensioni boschive di faggeta ed un variegato sottobosco formato da biancospino di Sicilia, pungitopo, tasso e agrifoglio. Molto presenti sono anche l’acero montano (con l’altezza di m. 20, il più grande d’Italia è sui Nebrodi), l’acero d’Ungheria, l’olmo montano, il melo selvatico e la stregonia siciliana.
Oltre i 2.000 metri s.l.m., in particolare nella zona dell’Etna, sono presenti in gran numero faggi, pini, betulle e castagni, oltre a saponara, astragali muschi e licheni.
Anche l’agricoltura contribuisce con la sua notevole biodiversità, frutto di migliaia di anni di lavoro e selezione dei contadini. Sono vaste le aree di agrumi, noccioli, mandorli, ulivi e viti.
La flora Siciliana possiede parecchie specie esclusive tra le quali l’orchidea Branciforti, l’orchidea a mezza luna, l’abete dei Nebrodi, l’erba croce, l’astrangolo Siculo, l’astrangolo dei Nebrodi, il limonio di Todaro, la rara zelkova Sicula, la ginestra del cupani, la viola dei Nebrodi, l’aglio dei Nebrodi, l’alisso dei Nebrodi, il giaggiolo siciliano, il citiso delle Eolie.
Inoltre usati già dai “nostri nonni” anche il cappero, il ficodindia e l’arancio dolce sono più che mai oggi studiati in campo medico.

Fauna –
La Sicilia vanta una delle più grandi biodiversità anche in campo faunistico. In epoche remote era popolata da una varietà faunistica oggi scomparsa e modificatasi a causa della trasformazione dei fattori ambientali oltre che dall’incuria dell’uomo. A testimoniare ciò è il ritrovamento di molti fossili di specie oggi estinte come elefanti, Cervi, leoni, rinoceronti e bisonti. Ciò nonostante la Sicilia conserva ancora oggi una fauna notevolmente variegata.
Molti sono i mammiferi che la popolano tra i quali martore, gatti selvatici, istrici, quercini, ghiri, conigli lepri, ricci, volpi, topi, pipistrelli ed alcuni endemici come il cirneco dell’Etna.
Anche la fauna aviaria è molto diversificata specie nella parte orientale della Sicilia dove sono presenti merli acquaioli, sparvieri, poiane, falchi pellegrini, aquile reali, corvi, upupe, folaghe, gheppi, cincie, allocchi, aironi, beccacce, martin pescatore.
Nella zona occidentale è più frequente trovare picchi muratori, picchi rossi, merli, scriccioli, cinciallegre, capinere, cinciarelle, rampichini. L’endemico tra gli invertebrati è invece rappresentato dal alcune specie di farfalle (Parnasso Apollo di Sicilia), cavallette (Stenobotro lineato), coleotteri (Schurmannia di Sicilia).
Importante è anche lLa fauna ittica Siciliana, in passato più fiorente, oggi è rappresentata da spigole, sgombri, tonni, sarde, alici, pesce spada, gamberi, occhiate, cernie, gronchi, murene, ostriche e mitilli.
Per difenderle dall’estinzione, si sono protette alcune specie di crostacei, spirografi, gorgonacei, poriferi e molluschi con la costituzione di numerose riserve nell’isola.
A causa del surriscaldamento del mare sono inoltre sporadicamente visibili alcune specie tropicali.
Tra i rettili residenti in Sicilia si segnalano vipere, bisce, rane, rospi, testuggini, lucertole, gechi.

Azioni di Salvaguardia Ambientale –
Le Azioni di Salvaguardia Ambientale in Sicilia possono riguardare diverse iniziative volte a proteggere e preservare l’ambiente naturale dell’isola. Ecco alcuni esempi di azioni che potrebbero essere implementate:
– Protezione delle riserve naturali: La Sicilia è ricca di riserve naturali e aree protette, come il Parco dell’Etna, la Riserva dello Zingaro e la Riserva delle Isole dello Stagnone. Le azioni di salvaguardia ambientale possono comprendere la gestione e la conservazione di queste aree, ad esempio attraverso il monitoraggio della biodiversità, il controllo delle attività umane dannose e la promozione di pratiche sostenibili.
– Riduzione dell’inquinamento: Un’importante azione di salvaguardia ambientale è la riduzione dell’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo. Ciò può essere realizzato attraverso l’implementazione di politiche di gestione dei rifiuti efficaci, la promozione di energie rinnovabili e l’adozione di misure per limitare le emissioni di gas serra.
– Promozione del turismo sostenibile: La Sicilia è una popolare destinazione turistica, e promuovere il turismo sostenibile può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Ciò può includere la sensibilizzazione dei turisti sull’importanza della conservazione ambientale, la promozione di attività turistiche a basso impatto ambientale e la regolamentazione delle attività turistiche per evitare impatti negativi sull’ambiente.
– Protezione delle risorse idriche: La Sicilia affronta sfide significative legate alla gestione delle risorse idriche. Le azioni di salvaguardia ambientale possono concentrarsi sulla conservazione dell’acqua, promuovendo pratiche di irrigazione sostenibili, riducendo gli sprechi idrici e preservando gli ecosistemi acquatici.
– Sensibilizzazione e educazione ambientale: La sensibilizzazione e l’educazione ambientale sono fondamentali per coinvolgere la comunità nella salvaguardia ambientale. Ciò può essere realizzato attraverso programmi educativi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione pubblica e la promozione di comportamenti sostenibili.
Questi sono solo alcuni esempi di azioni di salvaguardia ambientale che potrebbero essere attuate in Sicilia. L’implementazione di tali azioni richiede la collaborazione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni ambientaliste, comunità locali e cittadini per garantire la tutela dell’ambiente e la sostenibilità a lungo termine.

Guido Bissanti




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