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Riproduzione del Salice cenerino

Riproduzione del Salice cenerino

Il salice cenerino o salice grigio (Salix cinerea L., 1753) è un albero della famiglia delle Salicacee originario dell’Europa e dell’Asia occidentale

Habitat idoneo di riproduzione –
Il Salix cinerea è una specie, al cui interno esistono due sottospecie, che cresce su un ampio areale dell’Eurasia: dalla Norvegia alla Spagna, dall’est alla Siberia occidentale. Kazakistan e Turchia.
Le due sottospecie sono:
– Salix cinerea subsp. cinerea, presente in Europa centrale e orientale e Asia occidentale;
– Salix cinerea subsp. oleifolia (Sm.) Macreight, presente in Europa occidentale, Africa nord-occidentale.
Gli areali delle due sottospecie hanno alcune sovrapposizioni nelle distribuzioni, sia in un’ampia fascia da nord a sud attraverso la Francia, sia in esemplari sparsi di S. c. cinerea a ovest in Irlanda, Francia occidentale e Marocco; esemplari sparsi di S. c. oleifolia si trovano a est dei Paesi Bassi. Esemplari di S. c. oleifolia si trovano, inoltre nella Scandinavia meridionale, piantate o naturalizzate, non autoctone.
Il loro habitat è quello delle zone umide in cui le due sottospecie differiscono leggermente nelle esigenze; il S. c. cinerea è generalmente limitato agli habitat più paludosi mentre il S. c. oleifolia è meno esigente e si trova sia nelle paludi alcaline che nelle paludi acide e lungo i corsi d’acqua.

Propagazione –
Il Salix cinerea è un arbusto deciduo che viene raccolto allo stato selvatico per uso locale come medicina e fonte di materiali.
Inoltre viene coltivato su discariche, vecchi cumuli di scorie ecc. per stabilizzare il suolo e prevenire l’erosione, è una specie utile per fungere da pioniera nel ripristino di boschi nativi ed è talvolta coltivata anche come pianta ornamentale.
Per la sua coltivazione si tenga conto che è una pianta molto resistente al freddo, in grado di tollerare temperature fino a circa -40 °C quando è completamente dormiente.
Si tratta tuttavia di piante che richiedono una posizione aperta e detestano le zone aride.
È una pianta a crescita relativamente lenta ma estremamente resistente quando cresce in posizioni molto esposte.
I fiori sono dioici, fiori maschili e femminili prodotti su piante separate. Se è necessario il seme, almeno una pianta di ciascun sesso deve crescere in ragionevole prossimità.
Le radici sono spesso vigorose ed estese e possono estendersi a una certa distanza dalla pianta. È noto che diverse specie causano problemi crescendo in canali di scolo e sistemi di drenaggio mentre le loro radici cercano l’umidità.
La propagazione può avvenire per seme. Il seme è molto piccolo e leggero e ha una vitalità molto breve, forse solo pochi giorni.
Per questo motivo deve essere seminato in superficie non appena è maturo. In natura il seme germina solo in zone aperte. In vivaio si consiglia di effettuare la semina in un vassoio in posizione moderatamente soleggiata, mantenendo il terreno umido. La germinazione è solitamente piuttosto rapida. Una volta che le piantine hanno raggiunto una dimensione tale da poter essere maneggiate questa vanno poste in vasi singoli.
Il trapianto va effettuato molto presto prima che l’apparato radicale si estenda troppo.
La propagazione può avvenire anche per talea. Le talee di legno maturo della crescita dell’anno in corso, o più vecchie, possono essere prelevate e messe a radicare in qualsiasi momento dell’anno, sebbene il tardo autunno sia considerato il migliore in quanto produce un migliore equilibrio di crescita delle radici e del fusto nella primavera successiva.
Si consiglia di porle in un vivaio a radicare o direttamente in pieno campo avendo, in quest’ultimo caso, l’accortezza di pacciamare la zona intorno all’impianto per proteggere le radici dal freddo e dalle erbe infestanti. Il trapianto, se fatte radicare in vivaio, va effettuato nell’autunno successivo.
Infine si ricorda che si possono preparare talee di legno semimaturo, dall’inizio alla metà dell’estate in una cornice, anche se queste trovano più difficoltà a radicare.

Ecologia –
Il Salix cinerea è una pianta che, per via del suo esteso apparato radicale, viene utilizzata per stabilizzare discariche e vecchi cumuli di macerie e detriti ed, inoltre, i suoi amenti sono una buona fonte precoce di nettare per le api.
I semi sono molto leggeri e quindi possono percorrere una certa distanza nel vento per cui questa pianta può diffondersi anche a notevole distanza dal luogo di origine.
Le piantine cresceranno rapidamente, anche in condizioni esposte e la pianta fornirà un buon riparo per l’insediamento di piante boschive; per questo motivo può costituire una buona specie pioniera e, tranne che nei terreni più umidi e di tipo brughiera, finirà per essere largamente superata dagli altri alberi dei boschi. Il suo principale svantaggio come pianta pioniera è che ha un esteso apparato radicale ed è una pianta piuttosto esigente in sostanze nutritive per cui tende ad essere un ostacolo per la crescita di altre specie boschive.
Inoltre il Salix cinerea è una specie invasiva in alcune zone del mondo. In Nuova Zelanda è elencata nel National Pest Plant Accord, il che significa che non può essere venduta o distribuita. È inoltre altamente invasiva nell’Australia sud-orientale, con l’intero genere elencato come Weed of National Significance. La specie è stata introdotta per fermare l’erosione lungo gli argini dei fiumi, ma da allora ha causato un’erosione ecologica peggiore nel tempo allargando e riducendo i corsi d’acqua invasi.
Secondo la IUCN Red List il Salix cinerea è diffuso con popolazioni stabili e non deve affrontare grandi minacce, per cui è classificato come “Least Concern” nella Lista rossa delle specie minacciate (2013).




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