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Prunus webbii

Prunus webbii

Il Mandorlo di Webb (Prunus webbii (Spach) Vierh.) è una specie con portamento arbustivo o arboreo appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Rosales,
Famiglia Rosaceae,
Sottofamiglia Amygdaloideae,
Tribù Amygdaleae,
Genere Prunus,
Specie P. webbii.
È basionimo il termine:
– Amygdalus webbii Spach.
Sono sinonimi i termini:
– Amygdalus webbii Spach;
– Prunus webbii (Spach) Fritsch;
– Amygdalus salicifolia Boiss. & Balansa;
– Amygdalus webbii var. salicifolia (Boiss. & Bal.) Boiss..

Etimologia –
Il termine Prunus viene da prunus, in Plinio, latinizzazione del greco προῦμνη proúmne susino, pruno in Teofrasto e Dioscoride, probabilmente derivato da una lingua pre-greca dell’Asia Minore, vedi anche prunum prugna, susina dal greco προῦνον proúnon in Galeno.
L’epiteto specifico webbii è stato attribuito in onore del botanico inglese Philip Barker Webb (1793-1854), che fece raccolte in Italia, Grecia, Asia Minore, Spagna, Portogallo, Marocco, Brasile e studiò la flora iberica e delle Canarie; il suo erbario, uno dei più importanti dell’epoca, è conservato a Firenze.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Prunus webbii è una pianta che cresce intorno al Mar Mediterraneo nord-orientale, dalla Sicilia, attraverso la Grecia, Creta e le Isole Egee, i Balcani e l’Anatolia, e forse fino all’Iraq o all’Iran.
In Italia è stata rinvenuta la sua presenza solo in Puglia ed in Sicilia (riscontrata rara e sui monti Iblei) ma non è esclusa la sua presenza altrove.
Il suo habitat è quello delle aree a macchia mediterranea, dove vive in formazioni arbustive e terreni degradati, con una distribuzione altitudinale tra 0 e 600 m. s.l.m.. In Sicilia, nella zona iblea, forma delle fitte macchie con Calicotome spesso al margine di terreni coltivati.

Descrizione –
Il Prunus webbii è una pianta si trova generalmente sotto forma di arbusto alto 2-3,5 m, con conformazione globosa e con ramificazione intricata.
La corteccia è liscia e di colore grigio, tranne quella dei rami dell’anno che, invece, nei primi periodi di vegetazione, assume un colore rossiccio.
I rami sono divaricati, con quelli terminali muniti di spine di alcuni centimetri provviste sia di fiori che di foglie.
Le foglie hanno un picciolo di 1-2 cm e una lamina strettamente lanceolata di 6-9 x 20-35 mm, seghettata sul bordo, più sottile di quella di Prunus dulcis (mandorlo).
I fiori hanno petali bianchi o rosei di 10 mm, obovato-spatolati.
L’antesi è tra febbraio e marzo.
I frutti sono nuculani (frutti drupacei) secchi e coriacei, grigio-verdastri, tomentosi, ovoidi (20 x 16 x 10 mm), con apice mucronato e base appiattita, con pericarpo deiscente a maturità, endocarpo duro, compatto con apice appuntito e pungente, seme di sapore amaro.
Il seme contenuto nel guscio è di colore ocra ed è amaro.

Coltivazione –
Il Prunus webbii è una pianta che cresce allo stato spontaneo in formazioni arbustive e terreni degradati, con una distribuzione altitudinale fino a 600 m. s.l.m..
Si tratta di un tipico elemento del mediterraneo orientale che presenta un notevole interesse anche come progenitore selvatico del mandorlo coltivato.
Per questo motivo sarebbe interessante un approfondimento su questa specie come studio delle sue caratteristiche per eventuali sviluppi.
La pianta si riproduce per seme.
Tuttavia i semi che arrivano al suolo sono pochissimi poiché molti vengono attaccati da insetti o prelevati da uccelli come il Garrulus glandarius (Linnaeus, 1758).

Usi e Tradizioni –
Il Prunus webbii è una specie che si pensa abbia contribuito con alcuni geni al mandorlo domestico Prunus dulcis, sebbene l’entità del contributo sia dibattuta e non ancora del tutto compresa.
Da un punto di vista ecologico, probabilmente, la specie è in regressione; infatti i siti interessati dalla sua presenza soggiacciono a diversi stress, alcuni dipendenti dall’uomo (incendi, pascolo, spietra mento, messa a coltura dei terreni, ecc.) ed altri di tipo ambientale legati al susseguirsi di stagioni sempre più calde.
Sarebbero comunque interessanti approfondimenti su questa specie nello studio del suo germoplasma ai fini di una maggiore biodiversità anche del mondo agricolo.

Modalità di Preparazione –
Il Prunus webbii è una pianta presente, anche con presenza rara, in alcuni paesaggi del Mediterraneo orientale.
Non sono noti utilizzi alimentari o medicinali e molto probabilmente è stata utilizzata in passato come fonte di legname.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/181799996/original.jpeg
http://mediaphoto.mnhn.fr/media/1473762144974sqlpRI0AHLwjoRUX

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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