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Gruppo di Acquisto Solidale

Gruppo di Acquisto Solidale

Un Gruppo di acquisto solidale (abbreviato GAS) rappresenta un gruppo d’acquisto, nato da un’organizzazione spontanea con l’obiettivo di un approccio critico e sostenibile del consumo.
I GAS tendono ad applicare i principi di equità, solidarietà e sostenibilità ai propri acquisti (i più diffusi sono rivolti ai prodotti alimentari o di largo consumo).
In tal senso i GAS si pongono quali strutture di collegamento diretto tra produttori di beni e servizi e consumatori.
In tal modo la filiera diviene diretta, saltando la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) o ad altre forme di intermediazione.
Un Gruppo di Acquisto Solidale acquista, quindi, direttamente dai produttori, che vengono selezionati dallo stesso GAS sulla base di criteri ben definiti e regolamentati.
In genere tra questi criteri vi sono solitamente la sostenibilità ambientale, la solidarietà verso il produttore e la qualità dei prodotti.
Strutture che si avvicinano alla filosofia dei GAS sono i mercati contadini che hanno lo scopo di valorizzare i prodotti locali e difendere i loro produttori, ossia quei mercati che gli agricoltori organizzano direttamente in città per vendere al consumatore finale i frutti della propria terra.

Costituzione –
Per costituire un Gruppo di acquisto solidale è necessario creare un gruppo di persone, che abbiano le stesse finalità ed obiettivi, anche tramite forma giuridicamente riconosciuta (associazioni, ecc.).
Ogni GAS ha una sua gestione: alcuni utilizzano una sede di stoccaggio dove ci si ritrova per il ritiro della merce, alcuni si organizzano in modo da ritirare a turno la merce dal fornitore e poi consegnandola agli altri. Solitamente c’è un referente che fa da tramite con il/i fornitori e che raccoglie e invia gli ordini, chi si occupa della gestione “burocratica/contabile”, chi si offre di fare le consegne.
Tuttavia nella forma moderna i GAS possono dotarsi anche di piattaforme informatiche per la gestione dei conferimenti e degli acquisti e per la logistica della distribuzione.
I GAS di ultima generazione hanno potenziato sempre più le potenzialità di internet, al fine di facilitare gli scambi di idee e opinioni, attivando i blog dove tutti (anche gli esterni al GAS) possano lasciare i propri contributi e consigli.
I GAS nascono nel 1980 ed il primo in assoluto in Italia nacque a Fidenza, nell’anno del disastro di Chernobyl (1986), dall’esigenza da parte di un gruppo di consumatori di controllare e sapere che cosa trovavano quotidianamente nei loro piatti. Oggi la rete dei GAS si sta sempre più allargando.

Obiettivi –
I Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) nascono, quindi, dall’esigenza di un consumo critico, equo, solidale e, sempre più negli ultimi tempi, di modelli sostenibili delle filiere.
I GAS sono costituiti da gruppi di persone che decidono di unirsi per organizzare i loro acquisti, privilegiando i prodotti locali della filiera corta e i produttori che garantiscono non solo la qualità, ma anche dignità del lavoro all’interno delle loro aziende.
In tal modo, divenendo strutture di intermediazione e contrattazione diretta, i prodotti così acquistati hanno spesso prezzi inferiori rispetto a quelli hanno presso i punti vendita.
Inoltre, un GAS attiva al suo interno non solo un’organizzazione finalizzata al consumo, ma anche alla solidarietà: rispetto alle relazioni sociali e all’ambiente. La rete che si viene a creare può trovare una sua connotazione anche all’interno di contesti sociali differenti, creando le basi per una maggiore inclusione di diverse tipologie di famiglie o gruppi presenti sul territorio.
In poche parole i GAS si pongono come promotori di comunità di cittadini potendo influire, quindi, anche sugli aspetti sociali e organizzativi territoriali.
I GAS operano senza scopo di lucro, con consapevolezza della dimensione politica del consumo: le persone o le famiglie intendono esercitare una forma di consumo critico, basato sulla conoscenza e la qualità del prodotto e del tipo di produzione, sulla giusta retribuzione del produttore.
Il termine “solidale” assume più significati:
– solidarietà nei confronti del produttore (“ti conosco, capisco il valore di quello che fai, partecipo con te nella filiera”), valorizzando il piccolo rispetto al grande (piccolo contadino contro grande distribuzione organizzata); i prodotti locali (e quindi stagionali) contro l’importazione da paesi lontani delle primizie; la riscoperta e la tutela di prodotti e sapori del territorio dove abitiamo.
– solidarietà nei confronti degli altri aderenti al GAS: far parte di un Gruppo d’Acquisto significa, in primo luogo, fare del volontariato. Il GAS non è un negozio; ma un gruppo di persone e consumatori che comprano insieme i beni di consumo, condividendo i principi in base ai quali si scelgono i produttori. Ciascuno apporta nel GAS il proprio personale contributo.
Sono acquistabili tramite la rete di approvvigionamento prodotti alimentari ma anche di consumo quotidiano, scelti seguendo i principi generali che sono alla base dello Statuto dell’Associazione. Il progetto sostiene e rafforza i legami attuali tra GAS e i produttori agricoli in un rapporto di collaborazione, creando un terreno favorevole allo sviluppo dei soggetti coinvolti attraverso:
– una collaborazione formalizzata e continuativa;
– il miglioramento delle reti di approvvigionamento e di distribuzione;
– la divulgazione al pubblico degli obiettivi della filiera corta e dei GAS.

Mercati dei contadini

Principi fondamentali –
Gli obiettivi e le finalità per realizzare un Gruppo di acquisto solidale devono essere stabiliti attentamente a priori per consentire il celere ed efficiente raggiungimento degli stessi.
Di seguito si riportano delle linee guida orientative attraverso cui realizzare un GAS.
Un GAS, in dettaglio, può rispondere ai dei principi con cui raggiungere gli obiettivi preposti:
– Obiettivo 1; questo obiettivo si prefigge di sostenere economicamente la Filiera Corta e la Produzione Agricola Responsabile. Tale obiettivo ha lo scopo di sostenere i piccoli produttori, stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano un’equa remunerazione dandogli così la possibilità di creare occupazione, e mantenere le conoscenze/competenze sul e del territorio. Incentivare la produzione biologica, e negli ultimi tempi i sistemi agroecologici, selezionando i produttori locali che producono nel rispetto dell’ambiente e del ciclo naturale delle produzioni. Valorizzare le produzioni tipiche e locali secondo la loro stagionalità, rispettando i principi ecologici delle aziende agricole locali. Creare sbocchi e stabilità dei redditi per produttori responsabili.
– Obiettivo 2; questo secondo obiettivo è utile per creare una Rete Solidale e un DES (Distretto Di Economia Solidale) dove molti GAS del territorio partecipano insieme nelle scelte e nelle attività. In tal senso si tende a formalizzare e stabilizzare i legami diretti esistenti tra GAS e produttori locali, consolidando le collaborazioni con altri GAS, con GAF (Gruppi di Acquisto Famigliare), ecc., rendendole continuative.
– Obiettivo 3; un’altra finalità dei GAS è quella dell’attività di divulgazione dei concetti di Filiera Corta e Consumo Solidale, favorendo il contatto tra Pubblico, GAS e Produttori. In tal modo si organizzano eventi e momenti per divulgare gli obiettivi della filiera corta, del consumo solidale e consapevole, della produzione responsabile, ecc. divulgando la cultura dell’ educazione alimentare.
– Obiettivo 4; l’ultimo obiettivo importante è quello di facilitare la Partecipazione di cittadini e p produttori alla Filiera Corta e Al Consumo Solidale, attraverso Reti di approvvigionamento (relazioni fra i produttori tramite il GAS), Punti di consegna in diverse circoscrizioni (vicinanza con il pubblico), Collaborazione con enti locali, altri GAS ed altre associazioni.

Attività –
Ovviamente il buon funzionamento di un Gruppo di acquisto solidale dipende da tutta una serie di attività, di cui si fanno maggior carico alcuni o parte degli aderenti, che ne consentono il buon funzionamento ed il raggiungimento degli Obiettivi.
Di seguito si sintetizzano tre attività che si ritengono indispensabili:
– Attività 1; questa attività ha il fine di identificare e implementare una Rete di Approvvigionamento. Questo perché la stessa finalità degli aderenti al GAS è quella di cambiare, in meglio, i criteri del consumo e, soprattutto, dell’alimentazione. Da questa volontà derivano i criteri fondamentali e solidali di selezione dei fornitori determinando un miglior Rapporto Qualità/Prezzo, con prodotti di qualità a prezzi equi, accessibili a tutti; spesa razionale, sana, buona e giusta, no agli sprechi; migliore Qualità dei Prodotti, attraverso genuinità, salubrità e sicurezza alimentare, assenza di residui chimici, rispetto dell’ambiente: produzioni con limitato uso di trattamenti, produzioni biologiche, ecc.; tipicità delle colture e delle produzioni, incremento della biodiversità delle produzioni agricole. In questo modo si promuove il concetto dell’Economia Circolare, con maggiore chiarezza della provenienza delle materie prime necessarie per la produzione a livello locale, eccetto prodotti non disponibili a livello locale; riduzione dei costi ambientali dovuti alla distribuzione. In questo modo si realizza un contatto diretto con il produttore, che conosce bene il territorio e ha riguardo per la sua conservazione; rapporto di collaborazione e di fiducia, e non di esclusivo scambio merce/denaro. Altro aspetto importante è quello della stagionalità del consumo delle produzioni agricole; infatti una piattaforma ben congegnata permette un utile scambio tra le necessità della richiesta e le disponibilità delle produzioni. Si stabilisce così un rapporto GAS/Produttore e Responsabilità Sociale. Si promuove in tal modo una disponibilità del fornitore a far conoscere l’azienda e le tecniche di produzione, anche tramite visite dirette. Si stabilisce, pertanto, un rapporto trasparente, con informazioni complete sull’intero processo produttivo (materie prime utilizzate, tecniche di produzione, trattamenti effettuati, ecc.) e su un prezzo trasparente. Si attua, in maniera semplice, la tracciabilità dell’intera filiera (molto difficile e spesso impossibile nella GDO), con la possibilità di conoscere la provenienza di tutte le materie prime utilizzate nella produzione (specie per i trasformatori). Questa attività permette anche una maggiore correttezza fiscale in quanto a tutti i pagamenti deve corrispondere adeguata documentazione fiscale (fattura, ricevuta, dichiarazione, ecc. secondo il regime fiscale scelto).
– Attività 2; questa attività ha il fine di identificare e implementare una efficiente Rete Distributiva. I primi GAS fondavano le consegne dei prodotti effettuando di volta in volta la distribuzione dei prodotti presso il domicilio di singoli iscritti che si sono erano resi disponibili o presso locali messi gratuitamente a disposizione da strutture di volontari, parrocchie, ecc.. La necessità di trovare strutture fisse di riferimento è giustificata dalla necessità di creare una rete più accessibile ai membri del GAS, che si appoggia ad almeno un punto di consegna per ciascuna circoscrizione di riferimento, nonché di permettere una migliore gestione delle consegne e delle distribuzioni. L’implementazione di piattaforme internet di organizzazione dei conferimenti, delle consegne e della logistica, è la nuova frontiera che può far meglio radicare un GAS. Inoltre radicandosi sul territorio il GAS ha la possibilità di farsi conoscere maggiormente da altri cittadini della zona e di disseminare i principi e le motivazioni che stanno alla base dell’esistenza dell’Associazione, tramite iniziative organizzate tanto quanto tramite incontri casuali.
– Attività 3; quest’ultima attività, ma non meno importante, si rivolge al sistema di Divulgazione e Coinvolgimento nella Filiera Corta. In tal senso sono importanti le Organizzazione eventi di divulgazione, aperti anche ad esterni al GAS, sotto forma di dibattiti aperti con la partecipazione di esperti e produttori, su temi inerenti la tutela della salute tramite il consumo consapevole, l’impatto ambientale e la conoscenza dei prodotti tipici e di qualità ottenuti in ambito locale. Sino importanti, inoltre, visite didattiche presso produttori, organizzando eventi e giornate didattiche con visita presso aziende fornitrici del GAS, al fine di acquisire una conoscenza diretta ed una consapevolezza di “cosa va sulle nostre tavole” direttamente dall’azienda (la Farm) alla forchetta (la Fork) che, recentemente la Strategia Farm to Fork dell’Unione Europea, ha posto al centro degli obiettivi per la Politica Agricola Comune per il 2030. Inoltre è fondamentale conoscere le tecniche produttive utilizzate e di diffondere i saperi e le tradizioni agricole presso un pubblico di città, quale sono i soci del GAS.




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