Galinsoga parviflora
Galinsoga parviflora
La Galinsoga comune o Galinsoga a fiori piccoli (Galinsoga parviflora Cav., 1795) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Asterales,
Famiglia Asteraceae,
Sottofamiglia Asteroideae,
Tribù Millerieae,
Sottotribù Galinsoginae,
Genere Galinsoga,
Specie G. parvi flora.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Adventina parviflora (Cav.) Raf.;
– Anthemis semperflorens Schrank, 1789;
– Baziasa microglossa Steud.;
– Galinsoga acmella Steud.;
– Galinsoga calva Sch.Bip.;
– Galinsoga hirsuta Baker;
– Galinsoga laciniata Retx.;
– Galinsoga laciniata Retz.;
– Galinsoga parviflora f. parceglandulosa Thell.;
– Galinsoga parviflora f. parvi flora;
– Galinsoga parviflora f. quinqueradiata Thell., 1916;
– Galinsoga parviflora f. subeglandulosa Thell.;
– Galinsoga parviflora subsp. adenophora Thell.;
– Galinsoga parviflora subsp. genuina Thell.;
– Galinsoga parviflora subsp. parceglandulosa;
– Galinsoga parviflora subsp. parvi flora;
– Galinsoga parviflora subsp. quinqueradiata Thell.;
– Galinsoga parviflora subsp. semicalva Gray;
– Galinsoga parviflora subsp. subeglandulosa Thell.;
– Galinsoga parviflora var. adenophora Thell.;
– Galinsoga parviflora var. genuina Thell., 1916;
– Galinsoga quinqueradiata Ruiz & Pav.;
– Galinsoga semicalva subsp. percalva Blake;
– Galinsoga semicalva var. percalva S.F.Blake;
– Sabazia microglossa DC.;
– Sabazia microglossa subsp. microglossa;
– Sabazia microglossa subsp. puberula DC.;
– Sabazia microglossa var. microglossa;
– Sabazia microglossa var. puberula DC.;
– Stemmatella sodiroi Hieron.;
– Vigolina acmella (Roth) Poir.;
– Vigolina armella Steud.;
– Wiborgia acmelea Roth;
– Wiborgia acmella Roth;
– Wiborgia parviflora (Cav.) Kunth.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti varietà:
– Galinsoga parviflora var. parviflora Cav.;
– Galinsoga parviflora var. semicalva A.Gray.
Etimologia –
Il termine Galinsoga del genere è stato dedicato a Ignacio Mariano Martinez de Galinsoga (1766-1797), medico e sovrintendente del Giardino Botanico di Madrid.
L’epiteto specifico parviflora viene da párvus piccolo e da flos floris fiore: con fiore piccoli o con pochi fiori.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Galinsoga parviflora è una pianta originaria del Sud America (Perù), tuttavia è ampiamente naturalizzata in altri paesi come in Nord America e nell’Australasia.
È una pianta ampiamente diffusa come avventizia in quasi tutte le regioni d’Italia dove è comunque più rara sul versante Adriatico centro-meridionale. Nelle Alpi è ovunque presente; anche oltre confine (sempre nelle Alpi) è una pianta comune (a parte alcuni dipartimenti francesi). Sui vari rilievi europei manca solamente nelle Alpi Dinariche (è quindi presente nella Foresta Nera, Vosgi, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei, Monti Balcani e Carpazi).
È una pianta spesso infestante e sinantropa, soprattutto presso colture estive, ed il suo habitat di crescita è soprattutto nei campi a mais, patate e vigneti ma anche aree incolte e abbandonate. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH acido, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido e relativamente caldo-pesante, con una distribuzione altitudinale fino a 1500 m s.l.m..
Descrizione –
La Galinsoga parvi flora è una pianta erbacea la cui altezza arriva al massimo a 10 – 50 cm, con asse fiorale eretto, spesso con poche foglie e radici del tipo fascicolato e presenza di un fittone.
La parte epigea è eretta, striata e molto ramosa, con la parte alta glabra o con peli sparsi di tipo appressato.
Le foglie sono picciolate, disposte in modo opposto; hanno lamina intera a forma lanceolata (o anche ovata) con margine grossolanamente dentato e apice acuminato. Il picciolo è lungo 1 – 2 cm e la dimensione della lamina è in larghezza di 2 – 3 cm ed in lunghezza di 4 – 5 cm.
Le infiorescenze sono dei capolini terminali su brevi peduncoli. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro emisferico composto da più squame a disposizione embricata e disposte in una serie che fanno da protezione al ricettacolo, sul quale s’inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (normalmente 5, ma possono arrivare fino a 9) di colore bianco, disposti in un unico rango; quelli interni tubulosi (da 30 a 50) di colore giallo-arancio. Le squame (o brattee) esterne (1 o 2) sono da largamente ellittiche a obovate e più piccole, mentre quelle interne sono da lanceolate a lineari; possono essere intere o lobate. Lunghezza di peduncoli: 2 – 4 cm. Diametro dei capolini: 5 – 7 mm. Diametro dell’involucro: 4 mm.
I fiori sono simpetali, zigomorfi (quelli ligulati) e attinomorfi(quelli tubulosi); sono inoltre tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali.
La fioritura è da maggio a ottobre.
I frutti sono degli acheni (cipsele) di 1,5-2,5 mm, obconiche o obpiramidali, con pappo formato da 5 – 10 squame lesiniformi, tridentate, biancastre di 0,5-2 mm.
Coltivazione –
La Galinsoga parviflora è una pianta che cresce allo stato spontaneo, spesso ingestante e sinantropo le cui foglie commestibili vengono talvolta raccolte in natura e consumate localmente, la pianta ha anche applicazioni medicinali.
Tuttavia la pianta è considerata velenosa per le capre.
È una pianta facilmente coltivabile, che cresce nella maggior parte dei terreni preferendo condizioni ben drenate e pieno sole o ombra parziale.
Si auto semina facilmente e può completare un ciclo di vita (dalla germinazione allo spargimento dei semi) in appena 50 giorni.
Le piante crescono meglio in condizioni umide e possono diventare molto numerose durante l’irrigazione o in condizioni di pioggia durante tutto l’anno ai tropici ma anche nei climi temperati, soprattutto in coltivazioni irrigue.
La propagazione avviene per seme. Il seme può essere seminato a spaglio e la germinazione può avvenire a temperature comprese tra 10° 35°C; di solito avviene entro un mese.
Usi e Tradizioni –
La Galinsoga parvi flora è una pianta conosciuta in molte zone del pianeta dove prende vari nomi. Tra i più adottati ricordiamo: guasca (Colombia), pacpa yuyo, paco yuyo e waskha (Peru), burrionera (Ecuador), albahaca silvestre e saetilla (Argentina), mielcilla (Costa Rica), piojito (Oaxaca, Mexico), galinsoga (Nuova Zelanada), gallant soldier, quickweed e potato weed (Regno Unito e Sati Uniti d’America.
La Galinsoga parviflora è una pianta che, importata dai paesi di origine si è poi naturalizzata in altri paesi dove spesso è diventata una infestante.
La pianta, tuttavia, ha applicazioni sia in campo alimentare che medicinale.
In Colombia è usata come erba nella zuppa ajiaco. Può essere utilizzata anche come ingrediente nelle insalate in foglia, anche se il suo sapore sottile, che ricorda il carciofo, si sviluppa soprattutto dopo la cottura. Nell’Africa orientale, la pianta viene raccolta in natura e le sue foglie, il gambo e i fiori vengono mangiati. Viene anche essiccata e macinata in polvere per l’uso nelle zuppe.
In campo medicinale trova applicazione per vari rimedi. Secondo la medicina popolare questa pianta ha le seguenti proprietà medicamentose:
– astringente (limita la secrezione dei liquidi);
– emostatica;
– cicatrizzante (accelera la guarigione di ferite).
Inoltre è utile per il trattamento delle punture d’ortica; infatti se strofinata sul corpo è utile nel trattamento delle punture di ortica e di altre infiammazioni cutanee.
Il succo della pianta viene applicato, inoltre, per curare le ferite, aiuta a coagulare il sangue di tagli e ferite fresche.
Tra gli altri usi si ricordano quelli agroforestali: infatti quando cresce bene, la pianta è vista come un indicatore di elevata fertilità del suolo.
Modalità di Preparazione –
La Galinsoga parvi flora è una pianta, come detto, che trova impiego sia in campo alimentare che medicinale.
Le parti giovani della pianta (fusti e foglie) possono essere usate come verdure, come insalata, se crude, o per minestre, se cotte, oppure essiccate e quindi macinate per produrre una polvere da condimento (tipo spezia). Ad esempio in Colombia con questa spezia si prepara una minestra chiamata “Ajiaco”.
I capolini e i boccioli vengono solitamente rimossi e le foglie possono essere essiccate e macinate in polvere, quindi usate come condimento in zuppe, ecc.
In Sud America le foglie essiccate (dette ‘guascas’) sono un condimento essenziale per alcune pietanze.
Il succo fresco di questa pianta può essere miscelato e bevuto con succhi di pomodoro o di verdura.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/192603950/original.jpeg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.