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Come si coltiva il Mirtillo rosso

Come si coltiva il Mirtillo rosso

Il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea L., 1753) è un piccolo arbusto sempreverde della famiglia delle Ericaceae.
Ha un portamento compatto, che forma cespugli di circa 20-40 centimetri di altezza, con vegetazione fitta costituita da rametti sottili ed esili e piccole foglioline coriacee di colore verde brillante che d’inverno prendono un bel colore rossiccio.
Il periodo di fioritura è nella tarda primavera.
Il Vaccinium vitis-idaea è una pianta delle regioni più fredde della zona temperata, che vive inverni molto freddi e spesso lunghi con estati brevi che possono variare da fresche a calde.

Coltivazione –
Per la sua coltivazione richiede suoli privi di calcare, umidi ma drenanti, prediligendo quelli più organici e leggermente argillosi.
Dal punto di vista pedologico preferisce un terreno molto acido con un pH compreso tra 4,5 e 6. Su suolo calcarei o con pH più elevato le piante diventano presto clorotiche.
È una pianta che deve vegetare in suoli umidi ma drenati per cui necessità nel periodo più arido di continui apporti di acqua, possibilmente non calcarea.
Per essere coltivato richiede, inoltre, posizioni in pieno sole o leggera ombra anche se fruttifica molto meglio in posizione soleggiata; inoltre richiede un riparo dai venti forti.
La propagazione avviene per seme. La semina va effettuata a fine inverno in una serra in un terriccio privo di calcare coprendo leggermente il seme.
Le giovani piantine, raggiunta l’altezza di circa 5 cm vanno poste in singoli vasi e fatte crescere in posizione ombreggiata.
Il trapianto in pieno campo va effettuato l’anno successivo.
Si può propagare anche per talea di legno semimaturo, di 5 – 8 cm, nel periodo di agosto in ombraio.
Un altro sistema di propagazione è quello tramite polloni in primavera o all’inizio dell’autunno.

Raccolta e rese –
I frutti del mirtillo rosso sono delle bacche di colore rosso intenso, con polpa dal gradevole e contrastante sapore dolce-acido a causa dell’alto contenuto di pectina. Sono ottimi per la preparazione di composte e marmellate, servite anche per accompagnare la selvaggina.
La fruttificazione è molto abbondante in quanto ogni pianta produce 200-250 grammi di bacche.
Se non vengono raccolte (e non sono preda di uccelli) le bacche del mirtillo rosso persistono sulle piante anche per tutto l’inverno, quando il colore della vegetazione diventa verde rossiccio.
Le bacche si raccolgono tra settembre e ottobre e possono essere consumate fresche tal quali, utilizzate per la preparazione di succo di mirtillo rosso americano (succo di cranberry), oppure essiccati per avere sempre una scorta di mirtilli rossi a disposizione.
Le rese in frutta sono generalmente maggiori su suoli torbosi. La resa massima in coltura specializzata può raggiungere 8,15 tonnellate per ettaro.




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