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Riproduzione dell’Albero di Neem

Riproduzione dell’Albero di Neem

Il nīm o neem (Azadirachta indica A.Juss.) è un albero della famiglia delle Meliacee nativo di un areale tra il Bangladesh, l’India e la Birmania.

Habitat idoneo di riproduzione –
L’Albero di Neem è una pianta originaria del Bangladesh, dell’India e della Birmania.
Successivamente fu introdotto nell’Africa occidentale all’inizio del XX secolo per fornire ombra e impedire al deserto del Sahara di estendersi a sud. I selvicoltori hanno introdotto questo albero anche nelle Figi, nelle isole Mauritius, in Arabia Saudita, nell’America centrale e meridionale e nelle isole caraibiche. Negli Stati Uniti meridionali ci sono piantagioni sperimentali.
Il suo habitat naturale è quello delle foreste miste e foreste sempreverdi di pianura.

Propagazione –
L’ Azadirachta indica è un albero molto robusto e si dice che cresca quasi ovunque nei tropici e subtropicali di pianura. Viene coltivato ad altitudini fino a 1.500 metri, ma cresce meglio al di sotto dei 700 – 800 metri.
Questa pianta cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 26 e 40 °C, ma può tollerare tra 14 e 46 °C.
Le piante mature tollerano il gelo, ma le piantine sono più sensibili, inoltre preferisce una piovosità media annua nell’intervallo 450 – 1.200 mm, ma tollera 200 – 2.000 mm.
Dal punto di vista pedologico predilige un terreno ben drenato e tollera i terreni poveri ed è resistente alla siccità una volta stabilito. La pianta muore rapidamente nei terreni umidi e non riesce nelle sabbie asciutte e profonde dove la falda freatica della stagione secca si trova al di sotto dei 18 metri. Tollera la salinità moderata del suolo e preferisce un pH compreso tra 5,5 e 7, tollerando tra 5 e 7,5.
Le piante vogliono, inoltre, una posizione soleggiata ma possono tollerare un’ombra abbastanza pesante durante i primi anni, anche se poi richiedono grandi quantità di luce.
È un albero a crescita rapida che può raggiungere un’altezza di 4 – 7 metri dopo 3 anni, e 5 – 11 metri dopo 8 anni. Gli alberi possono iniziare a fiorire e fruttificare all’età di 4 – 5 anni, ma le quantità economiche di semi vengono prodotte solo dopo 10 – 12 anni.
La propagazione può avvenire per seme. Il seme va seminato non appena maturo; non necessita di pretrattamento, anche se la depolpatura e la pulitura dei semi migliora notevolmente il tasso di germinazione.
Il seme può essere seminato in semenzaio direttamente in situ o in contenitori, ricoprendolo con circa 1 cm di compost.
I semi maturi germinano entro una settimana, con una percentuale di germinazione del 75 – 90%. Le piantine possono essere messe in vaso quando sono alte circa 5 cm.
La propagazione può avvenire anche per talee di radice da porre in un compost misto a sabbia ed in zona ombreggiata, tenuto umido fino a radicazione ed emissione delle nuove foglioline.

Ecologia –
L’Albero di Neem è una pianta i cui semi sono un’importante fonte di limonoidi, composti triterpenoidi presenti anche in una certa misura nelle foglie, nella corteccia e in altri tessuti.
Nell’albero sono stati individuati oltre 100 composti biologicamente attivi. I principali: azadiractina, azadiradione, fraxinellone, nimbina, salannina, salannolo, vepinina, vilasinina ecc..
Questa pianta ha numerose proprietà medicamentose tanto che in India lo chiamano “la farmacia del villaggio”. Per secoli gli indiani sono ricorsi a questa pianta per curare dolore, febbre e infezioni, inoltre si puliscono i denti con i suoi rametti, curano i disturbi della pelle con il succo ricavato dalle foglie e ne bevono l’infuso come tonico.
Negli ultimi anni gli scienziati hanno manifestato crescente interesse per il nīm. Tuttavia una relazione scientifica che illustra i possibili impieghi di questa pianta avverte: «Anche se pare che le possibilità siano quasi illimitate, non si sa ancora nulla di preciso sul nīm. Gli scienziati più entusiasti di questa pianta e dei suoi possibili impieghi ammettono che nella fase attuale le prove a sostegno delle loro aspettative non sono definitive». Nondimeno la relazione dice anche: «Due decenni di ricerche hanno messo in luce risultati promettenti in così tanti campi che questa oscura specie potrebbe tornare enormemente utile sia ai paesi poveri che a quelli ricchi. Perfino alcuni dei ricercatori più cauti dicono che il ‘nīm merita di essere definito una pianta portentosa».
Il neem è presente nelle regioni tropicali dove raggiunge 30 metri di altezza e circa 2,5 metri di circonferenza. Dato che raramente perde le foglie, fornisce ombra tutto l’anno. Cresce in fretta, richiede poche cure e sopravvive bene nei terreni poveri.
Oltre a fornire ombra tutto l’anno nei Paesi in cui fa molto caldo, questo albero può fornire legna da ardere; inoltre il suo legno inattaccabile dalle termiti è utilizzato in edilizia e in falegnameria.
L’albero del neem è noto per la sua resistenza alla siccità. Normalmente prospera in aree con condizioni da sub-aride a sub-umide, con una piovosità annuale di 450–1.200 mm. Può crescere in regioni con precipitazioni annue inferiori a 400 mm, ma in questi casi dipende in gran parte dai livelli delle falde acquifere. È un tipico albero da tropicale a subtropicale. Il Neem è uno dei pochissimi alberi che danno ombra che prosperano in aree soggette a siccità, come ad es. nei distretti costieri asciutti e meridionali dell’India e del Pakistan. In India e nei paesi tropicali è molto comune vedere alberi di neem usati per ombreggiare le strade, intorno a templi, scuole e altri edifici pubblici simili o nei cortili della maggior parte delle persone. Nelle zone molto aride gli alberi sono piantati su ampi tratti di terreno.




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