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Riproduzione del Maggiociondolo

Riproduzione del Maggiociondolo

Il maggiociondolo (Laburnum anagyroides Medik., 1787) è un piccolo albero caducifoglio della famiglia delle Fabaceae, originario dell’Europa meridionale, dal sudovest della Francia ai Balcani.

Habitat idoneo di riproduzione –
Il Laburnum anagyroides è una pianta originaria di un areale centrato su Francia sud-orientale fino alle Alpi, Appennini e Penisola balcanica, fino a 1.800 m. s.l.m..
È presente anche in Italia, in tutte le regioni continentali, salvo forse che in Val d’Aosta e nelle isole.
Il suo habitat è quello degli ambienti temperati e moderatamente umidi, specialmente in terreni calcarei, spesso associato a boschi di carpino nero (Ostrya carpinifolia).
Cresce in boschetti presso gli abitati su suoli argillosi umiferi e ricchi in basi, al di sotto della fascia montana, con optimum nella fascia submediterranea, sostituito più in alto da L. alpinum.

Propagazione –
Il maggiociondolo è una pianta molto resistente al freddo, in grado di tollerare temperature fino a circa -25 °C quando è completamente dormiente.
È una pianta molto tollerante e facile da coltivare che cresce, praticamente, in quasi ogni terreno, purché non sia impregnato d’acqua.
Cresce bene in terreni argillosi pesanti ed è tollerante all’inquinamento atmosferico.
È un albero coltivato spesso per usi ornamentali ed i fiori sono delicatamente profumati e di un bel colore giallo.
Questa specie ha una relazione simbiotica con alcuni batteri del suolo, questi batteri formano noduli sulle radici e fissano l’azoto atmosferico. Parte di questo azoto viene utilizzato dalla pianta in crescita, ma parte può essere utilizzato anche da altre piante che crescono nelle vicinanze.
La propagazione può avvenire per sema. La semina va effettuata appena il seme è maturo e la germinazione è generalmente molto rapida e buona.
Dopo l’emergenza le giovani piantine vanno poste in singoli vasi per poi trapiantarle in estate.
Per agevolare la germinazione si può porre in pre-ammollo il seme conservato. Il procedimento prevede di tenere il seme per 12 ore in acqua tiepida dopo di che viene seminato anche all’inizio della primavera.
Un altro sistema di propagazione è quello agamico per talea.
In questo caso si prelevano delle talee di legno maturo a fine inverno e piantate in piena terra in zona ombreggiata.

Ecologia –
Il Laburnum anagyroides è un albero a foglie caduche che di solito cresce dai 6 ai 9 metri di altezza ed è occasionalmente utilizzata anche in natura per il suo legno e probabilmente anche per uso medicinale.
La pianta, in natura, cresce nei boschi e macchia mediterranea su calcare; ad altitudini fino a 1.800 metri.
La pianta viene utilizzata come portainnesto per piante ornamentali con caratteristiche genetiche molto vicine ed è spesso coltivata come ornamentale, apprezzata soprattutto per la sua fioritura in primavera.
Si ricorda però che tutte le parti della pianta contengono l’alcaloide tossico: la citisina. La sua struttura molecolare ha una certa somiglianza con quella della nicotina e ha effetti farmacologici simili. A volte è usato come aiuto per smettere di fumare e talvolta è anche usato a scopo ricreativo, dove può indurre un’intossicazione simile alla nicotina. Gli effetti collaterali negativi possono includere nausea, vomito, convulsioni, dolore cardiaco, mal di testa e, a dosi maggiori, persino la morte per insufficienza respiratoria.




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