Sedum acre
Sedum acre
La Borracina acre (Sedum acre L.) è una specie succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Rosales,
Famiglia Crassulaceae,
Genere Sedum,
Specie S. acre.
Sono sinonimi i termini:
– Sedum drucei Graebn.;
– Sedum elrodii M.E.Jones;
– Sedum glaciale Clarion ex DC. in Lam. & DC.;
– Sedum krajinae Domin;
– Sedum neglectum Ten.;
– Sedum procumbens Schrank;
– Sedum robustum (Velen.) Domin;
– Sedum wettsteinii Freyn;
– Sedum zlatiborense Domin.
All’interno di questa specie si riconoscono alcune sub specie e varietà di cui citiamo:
– Sedum acre L. subsp. dostalii (Domin) Dostal;
– Sedum acre L. subsp. majus (Mast.) R.T. Clausen, (1975);
– Sedum acre L. subsp. neglectum (Ten.) Rouy & E.G.Camus;
– Sedum acre L. subsp. sexangulare (L.) O. Schwarz;
– Sedum acre L. subsp. tetramerum (Trautv.) Breistroffer;
– Sedum acre L. var. almadii Priszter, (1968);
– Sedum acre L. var. aureum Mast. (1878);
– Sedum acre L. var. elegans Mast.;
– Sedum acre L. var. glaciale (Clarion ex DC.) Duby;
– Sedum acre L. var. glaciale P.Fourn.;
– Sedum acre L. var. majus Mast. (1878);
– Sedum acre L. var. spirale (Haw.) Rouy & E.G.Camus.
Etimologia –
Il termine Sedum viene da sédo calmare, per le foglie di alcune specie che allevierebbero il dolore delle ferite.
L’epiteto specifico acre viene da acre, aspro, piccante, ma anche pungente, acuminato, aguzzo: acre o acuminato.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Borracina acre è una pianta con origine Europea- Caucasica. Si trova anche in Africa settentrionale e in Asia. Nel dettaglio si trova dalla Norvegia alla Spagna, dall’est alla Siberia occidentale, al Caucaso e alla Turchia; Nord Africa: Marocco e Libia.
È presente anche in Italia dove vegeta in prevalenza nelle regioni settentrionali e meno frequentemente nel meridione e isole.
Il suo habitat naturale è quello dei muri, greti, rupi e luoghi rocciosi, terreni incolti ed asciutti, muretti a secco, ecc., dove cresce dal livello del mare a 2000 m s.l.m..
Descrizione –
Il Sedum acre è una piccola pianta carnoso – succulenta di aspetto erbaceo, strisciante, perenne e sempreverde che raggiunge un’altezza da 5 a 15 cm.
Le radici sono superficiali e sottili prodotte da stoloni. La pianta si strappa facilmente dal terreno.
Il fusto è esile e a volte prostrato (se porta solo foglie) e a volte ascendente (se all’apice porta l’infiorescenza). Se il fusto è sterile allora è fittamente foglioso (con struttura embricata) ed è persistente, mentre se è fertile (con fiori) le foglie sono distanziate e si secca durante la stagione fredda (o generalmente dopo l’antesi). Spesso la pianta forma un esteso tappeto (o cuscinetto) in quanto i fusti possono essere anche direttamente radicati.
Le foglie sono glabre, carnose e sessili, disposte a spirale embricata molto regolarmente e in modo alterno sul fusto. La forma è ovale (pagina superiore piana, quella inferiore convessa), arrotondata alla base (parzialmente amplessicaule) e ottusa all’apice. Hanno una larghezza di 2 mm ed una lunghezza di 3 – 6 mm.
I fiori sono raccolti in corte spighe cimose composta da 1 – 3 fiori quasi sessili (subsessili). Sono pentameri, ermafroditi, attinomorfi e dialipetali.
Il calice è formato da sepali di forma ovato – lanceolata (ottusi all’apice) e lunghi circa 2 – 3 mm, molto simili alle foglie. La base dei sepali si prolunga in una piccola appendice.
La corolla è formata da 5 petali disposti a stella di colore giallo oro intenso, eretto – patenti, lanceolati e acuti all’apice. Ha larghezza di 2 mm e lunghezza di 7 – 10 mm.
Nell’androceo il numero degli stami è 10 e sono lunghi 4 mm. Di norma sono il doppio dei petali e disposti su due verticilli.
Nel gineceo gli stili lunghi 3,5 mm.
L’antesi è tra maggio e luglio e l’impollinazione è tramite api e mosche.
Il frutto consiste in 5 follicoli eretti (lunghezza 3–5 mm) e sono disposti a stella le cui punte a maturità si aprono per far uscire i semi di forma ovale. Questo perché l’ovario durante la crescita forma una stella.
Coltivazione –
Il Sedum acre è una pianta perenne sempreverde che viene raccolta anche allo stato naturale per l’uso locale come alimento e medicinale e anche per l’uso in balsami commerciali per la pelle.
Viene coltivato commercialmente anche per l’uso in sistemi di “tetti verdi” al fine di isolare gli edifici, fornire habitat per la fauna selvatica e moderare l’ambiente, e talvolta viene anche coltivato come ornamentale nei giardini, dove può essere utilizzato come copertura del suolo.
È una pianta molto resistente al freddo, tollerando temperature fino a circa -25 °C, quando è in dormienza.
In generale è una pianta molto facile da coltivare che cresce nella maggior parte dei terreni ma preferisce una posizione soleggiata in un terreno fertile e ben drenato.
È una pianta resistente alla siccità che cresce anche su rocce, muri, ecc..
In determinate condizioni può divenire una pianta infestante ed invasiva.
La propagazione avviene per seme. La semina va effettuata superficialmente in primavera in terreno ben drenato ed in posizione soleggiata. Durante la fase di germinazione il substrato va mantenuto umido e le giovani piantine vanno poi poste in singoli vasi da dove, dopo farle fatte accrescere possono essere trapiantate in pieno campo.
Si può propagare anche per divisione in qualsiasi momento della stagione vegetativa ma è più opportuno scegliere il periodo di primavera o inizio dell’estate.
Usi e Tradizioni –
Il Sedum acre è una pianta che contiene vari alcaloidi tra cui sedina e sedammina. Questi possono talvolta causare disturbi gastrici, di solito di natura lieve.
La linfa, inoltre, può irritare la pelle di alcune persone.
Questa pianta può avere impieghi sia alimentari che medicinali e cosmetici.
In campo alimentare si usano le foglie, sia cotte che crude. Sono ricche di vitamina C, ma hanno un sapore amaro e acre.
Dal punto di vista alimentare il principale interesse per le qualità commestibili di questa pianta è come alimento di sopravvivenza, poiché cresce spontaneamente nei deserti più aridi così come nelle condizioni artiche.
Tuttavia grandi quantità possono causare disturbi allo stomaco per il contenuto di alcaloidi tossici.
Per uso medicinale la pianta è astringente, ipotensiva, lassativa, rubefacente, vermifuga e vulneraria, diuretica, sedativa, sonnifera e ipotensiva.
La linfa delle parti verdi della pianta è considerata velenosa. È stata tradizionalmente applicata sulle guance per provocare arrossamenti (è l'”acqua della vita” di alcuni racconti popolari) – le piante appena raccolte, quando applicate sulla pelle, possono causare infiammazioni e vesciche.
La pianta è considerata un utile rimedio medicinale da alcuni erboristi, sebbene altri non la utilizzino a causa della violenza del suo funzionamento se assunta internamente.
La pianta fresca fatta in poltiglia viene applicata come cataplasma su ferite e ustioni minori anche se occorre prestare una certa attenzione perché la pianta può causare vesciche o irritazioni cutanee.
Dalla pianta si ricava un rimedio omeopatico che viene usato nel trattamento di emorroidi e irritazioni anali.
Infine un estratto della pianta viene utilizzato come ingrediente nei preparati commerciali per il trattamento cutaneo.
Tra gli altri usi si ricordano quelli agroforestali.
La pianta si diffonde in modo aggressivo e può essere utilizzata per la copertura del terreno in aree soleggiate.
La pianta, come detto, viene coltivata con sistemi di “tetto verde” e “muro verde”. Questi sistemi sono incorporati nella struttura dell’edificio, fornendo habitat per la fauna selvatica e isolando l’edificio e per migliorare l’ambiente; inoltre viene spesso coltivata nei giardini rocciosi come pianta mellifera.
Modalità di Preparazione –
La Borracina acre è una pianta che trova impiego, anche in funzione dell’areale di crescita, sia in campo alimentare che medicinale e cosmetico.
Nell’alimentazione si utilizzano le foglie, che si consiglia di asciugare (anche se di difficile essiccazione per la loro caratteristica succulenta) e poi polverizzarle e utilizzarle per aggiungere un sapore pepato ai cibi.
Le foglie infatti hanno un sapore lievemente pepato.
Tuttavia è un’erba difficile da essiccare e quindi si utilizza al meglio quando è fresca, può essere raccolta in qualsiasi momento durante la primavera e l’estate.
In farmacia le parti che si usano sono i fiori e le foglie.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.