Riproduzione dell’Acero americano
Riproduzione dell’Acero americano
L’Acero americano o Acero negundo (Acer negundo L., 1753) è un albero della famiglia delle Sapindaceae, originario dell’area orientale del Nordamerica.
Habitat idoneo di riproduzione –
L’Acer negundo è originario di un’area che occupa gran parte degli Stati Uniti e del Canada e può essere trovato fino al Guatemala.
La coltivazione di questa pianta ha reso l’albero molto più abbondante di quanto non fosse una volta in natura.
Il suo habitat è quello delle aree molto luminose e cresce spesso nelle pianure alluvionali e in altre aree disturbate con ampio approvvigionamento idrico, come gli habitat ripariali.
L’influenza umana ha notevolmente favorito questa specie; cresce intorno alle case e nelle siepi, oltre che su terreni sconnessi e lotti liberi.
La pianta fu introdotto in Europa nel 1688, dove è tipica dei giardini e dei viali dell’Italia settentrionale e centrale.
Si è naturalizzato lungo torrenti e fiumi.
La pianta tende a diffondersi anche grazie alla disseminazione dei frutti alati da parte del vento.
Propagazione –
L’Acero americano è una pianta molto resistente al freddo, in grado di tollerare temperature fino a circa -18 °C quando è dormiente.
È una pianta di facile coltivazione e cresce nella maggior parte dei suoli anche se predilige suoli organici, umidi, ben drenati ed in posizione soleggiata. Cresce bene sia in terreni argillosi pesanti che in terreni sabbiosi.
È un albero a crescita rapida ma di breve durata; vive circa 75 – 100 anni.
La pianta si propaga per seme. La semina va effettuata quando il seme è appena maturato ed in ambiente freddo; di solito germina nella primavera successiva.
Si consiglia di immergere il seme conservato per 24 ore e poi stratificarlo per 2 – 4 mesi a 1 – 8 °C. Può essere lento a germogliare.
Il seme può essere raccolto ‘verde’ (quando è completamente sviluppato ma prima che si sia asciugato e abbia prodotto eventuali inibitori della germinazione) e seminato immediatamente. Dovrebbe germogliare a fine inverno. Se il seme viene raccolto troppo presto, produce piante molto deboli o può non germinare.
Dopo il germoglia mento si deve attendere che le piantine raggiungano la dimensione di una mano per piantarle in vasi singoli.
Qui si fanno crescere fino a raggiungere un’altezza di 20 cm o più prima di trapiantarle in pieno campo.
Si può propagare anche per talea. In questo caso si usano talee di giovani germogli all’inizio dell’estate. Le talee dovrebbero avere 2 – 3 paia di foglie, più un paio di gemme alla base. Si consiglia di rimuovere una porzione molto sottile di corteccia alla base del taglio; la radicazione è migliorata se si utilizza un ormone radicante.
Le talee radicate devono germogliare durante l’estate prima di essere messe in vaso altrimenti è improbabile che sopravvivano all’inverno. Le talee di questa specie di solito radicano facilmente.
Ecologia –
L’Acero americano è una pianta che nel suo areale svolge un importante ruolo ecologico anche come fonte di nutrimento di insetti ed uccelli che si nutrono dei suoi semi.
L’insetto bosso (Boisea trivittata) depone le uova su tutti gli aceri, ma preferisce questa specie, raggruppando le uova nelle fessure della corteccia. Anche la falena rosea dell’acero (Dryocampa rubicunda) depone le uova sulle foglie degli aceri, tra cui l’Acer negundo. Le larve si nutrono delle foglie e in popolazioni molto dense possono causare la defogliazione.
Piccole galle sono formate sulle foglie da un acaro (Aceria negundi). Un moscerino (Contarinia negundinis) si unisce e allarga le galle di Aceria negundi. Il moscerino a volte crea un fiele tubolare separato sulla nervatura centrale o sulle vene della parte inferiore delle foglie.
La scaglia cotonosa della foglia d’acero (Pulvinaria acericola) si trova sul fogliame di Acer negundo.
Questa pianta può colonizzare rapidamente sia aree coltivate che incolte e l’areale si sta quindi espandendo sia in Nord America che altrove. In Europa, dove, come detto, è stato introdotto nel 1688 come albero da parchi, è in grado di diffondersi rapidamente ed è considerata una specie invasiva in alcune parti dell’Europa centrale, tra cui Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia e Polonia.
i è naturalizzato anche nella Cina orientale e può essere trovato in alcune delle aree più fresche del continente australiano, dove è elencato come una specie invasiva.