Scopoletina

Scopoletina

La scopoletina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 7-idrossi-6-metossicromen-2-one è una cumarina con formula bruta o molecolare: C10H8O4.
La scopoletina è una sostanza presente in natura e si trova nella radice di piante del genere Scopolia come (Scopolia carniolica Jacq.) e (Scopolia japonica Maxim.), nella cicoria, in alcune piante del genere Artemisia (Artemisia scoparia Waldst. & Kit. 1802 not Maxim. 1859), nelle radici e nelle foglie dell’ortica (Urtica dioica L., 1753) ed in altre piante come:
– Passiflora incarnata L., 1753;
– Brunfelsia spp. L.;
– Viburnum prunifolium L.;
– Solanum nigrum L. 1753;
– Datura metel L:;
– Mallotus resinosus (Blanco) Merr.;
– Kleinhovia hospita L.

La scopoletina si può trovare comunque anche nel fieno greco, nell’aceto, in alcuni whisky o nel caffè di tarassaco.
La scopoletina, normalmente, viene estratta dalla belladonna giapponese (Scopolia japonica Maxim.).
Questa sostanza ha proprietà analgesiche, antinfiammatorie, nootropiche, neuroprotettive, ipotensive, antiossidanti, antidepressive, ansiolitiche, antibatteriche, antitumorali e dimagranti; proprietà supportate dalla ricerca scientifica.
La scopoletina è derivata dall’1,2-benzopirone che è la struttura centrale delle cumarine formate attraverso l’idrossilazione dei cinnamati, l’isomerizzazione trans/cis della catena laterale e la lattonizzazione.
Dal punto di vista la scopoletina è altamente fluorescente quando disciolta in DMSO o acqua e viene regolarmente utilizzata come test fluorimetrico per la rilevazione del perossido di idrogeno in combinazione con la perossidasi di rafano. Quando viene ossidata la sua fluorescenza è fortemente soppressa.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.