Cera di carnauba
Cera di carnauba
La cera di carnauba è una cera che si ricava dalle foglie di una palma (Copernicia prunifera Mill. H.E.Moore) che vengono raccolte durante la stagione arida, quando sono ancora chiuse e avvolte da un sottile strato di cera.
Il nome deriva da quello di una popolazione indigena della regione nord-est del Brasile, dove questa palma è particolarmente diffusa.
Tuttavia questa cera è presente in altre piante come alcune Euforbiacee, tra le quali Euphorbia bracteata Jacq.
La cera di carnauba che viene ricavata per essudazione dalle foglie della Copernicia cerifera.
Questa cera si presenta sotto forma di piccole scaglie colore giallo pallido ed è ricercata per le sue caratteristiche di resistenza e brillantezza.
Viene aggiunta ad altre qualità di cere per aumentare il punto di fusione, la durezza e la limpidezza.
Nel restauro ligneo è usata nelle ricette per la creazione di impasti ad uso stuccatura e per la ceratura o verniciatura dei mobili.
Caratteristiche –
Il punto di fusione oscilla tra 82 e 87 °C. È solubile a caldo nei comuni solventi (alcool etilico, trementina, benzolo, tricloro etilene).
La cera di carnauba contiene principalmente esteri di acidi grassi (80-85%), alcoli grassi (10-15%), acidi (3-6%) e idrocarburi (1-3%).
La cera di carnauba ottenuta artigianalmente è denominata “cera di origine” e classificata in tre tipi: gialla, sabbiosa e grassa. Quella “sabbiosa”, di colore verde cenerino contiene in media il 6% di acqua; la cera “grassa” è di colore nero con tonalità verde differisce da quella “sabbiosa” per non contenere acqua nella sua composizione. Nella produzione industriale si ottiene una cera di migliore qualità, denominata appunto cera industriale ed è classificata in tre tipi, rispettivamente in ordine di purezza, 1, 3 e 4.
Utilizzo –
La cera di carnauba viene impiegata per vari usi ma principalmente nella preparazione di cere per automobili, nei lucidi per le scarpe e nei lucidanti per pavimenti o per la lucidatura dei mobili, spesso mescolata con cera d’api.
Di frequente viene mescolata con cera vergine d’api e coloranti per la realizzazione di modelli da utilizzare nel campo della microfusione e fusione artistica.
Inoltre viene utilizzata come agente distaccante nella produzione di manufatti in vetroresina.
Trova impiego anche in campo alimentare, in particolare in alcuni tipi di caramelle particolarmente lucide, nelle liquirizie e in alcuni tipi di cioccolatini. Tra gli additivi alimentari è classificata con la sigla è E903. Ha altresì una funzione antiossidante.
La cera di carnauba trova impiego, inoltre, nell’industria cosmetica dove viene usata come ingrediente di creme e rossetti mentre nell’industria farmaceutica trova applicazione nel rivestimento di pastiglie e capsule.
Inoltre, per via della sua elevata resistenza termica, è la cera usata per la lucidatura delle pipe con fornello di legno.