Come si coltiva l’Olmo ciliato
Come si coltiva l’Olmo ciliato
L’olmo ciliato o olmo bianco (Ulmus laevis Pall., 1784) è un albero di grandi dimensioni della famiglia delle Ulmaceae originario delle pianure d’Europa dove è diffuso soprattutto nelle valli alluvionali.
Questa pianta porta fiori e frutti vistosamente peduncolati, samare con seme centrale, peloso-ciliate al margine.
Coltivazione –
Vediamo come si coltiva l’Olmo ciliato.
Questa pianta cresce bene soprattutto in terreni fertili e freschi, ricchi di azoto e con pH neutro o sub-acido. Si ricorda comunque che anche se preferisce terreni umidi ma non paludosi, anche se per breve tempo, tollera anche terreni molto ricchi di acqua o, all’opposto, moderatamente asciutti. Per questo motivo è una pianta con ampia adattabilità.
Per la coltivazione si consiglia di scavare una buca di 40 x 40 x 40 cm dove porre del letame ben maturo o altra sostanza organica ben umificata.
L’impianto va effettuato possibilmente in autunno inoltrato avendo cura di sostenere la pianta con un tutore apposito per farla crescere con un fusto retto.
La pianta va posta in una zona, possibilmente, a mezz’ombra.
La fase di irrigazione va riservata solo per le piante giovani dopo di ché, raggiunto già il secondo anno, se coltivata in terreni umidi la pianta provvede da sola all’approvvigionamento idrico. In terreni più aridi potrebbe essere necessaria una irrigazione di soccorso nel periodo dalla primavera inoltrata fino alle prime piogge autunnali per i primi 2-3 anni.
In campo selvicolturale l’ Ulmus laevis viene governato spesso a ceduo (soprattutto nell’Europa meridionale) per la sua alta capacità pollonifera e per il fatto che il tronco è difficilmente dritto e cilindrico.
Usi –
L’Olmo ciliato è un albero impiegato soprattutto come pianta ornamentale.
Tuttavia, come per gli altri olmi, nel sud Europa, come detto, è governato spesso a ceduo per la sua buona capacità pollonifera e per il fatto che il tronco è difficilmente dritto e cilindrico. Nel nord Europa presenta portamenti migliori.
Il legno, difficile da fendere, è utilizzato spesso per ardere o per realizzare parquet o, se governato a fustaia, in ebanisteria.