Veronicastrum virginicum
Veronicastrum virginicum
La radice di culver (Veronicastrum virginicum (L.) Farw.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Plantaginales,
Famiglia Plantaginaceae,
Genere Veronicastrum,
Specie V. virginicum.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Calistachya alba Raf.;
– Callistachya virginica (L.) Raf.;
– Eustachya alba Raf.;
– Eustachya coerulea Raf. ex A.DC.;
– Eustachya japonica Raf. ex Steud.;
– Eustachya purpurea Raf.;
– Eustaxia alba Raf.;
– Eustaxia japonica Raf.;
– Eustaxia purpurea Raf.;
– Eustaxia sibirica Raf.;
– Leptandra alba Raf.;
– Leptandra caerulea Raf.;
– Leptandra japonica Raf.;
– Leptandra oppositifolia Raf.;
– Leptandra purpurea Raf.;
– Leptandra villosa Raf.;
– Leptandra virginica (L.) Nutt.;
– Paederota sibirica Walp.;
– Paederota virginica (L.) Torr.;
– Veronica virginica L.;
– Veronicastrum album Moench;
– Veronicastrum diversifolium Moench;
– Veronicastrum rubellum Moench.
Etimologia –
Il termine Veronicastrum deriva dal nome della Veronica (la leggenda cristiana afferma che Santa Veronica diede il suo velo a Cristo per asciugarsi la fronte mentre portava la croce al Calvario) e astro che significa stella o luminosità simile ad un astro.
Il termine virginicum viene dal latino che significa “della Virginia”, riferendosi a una definizione storica dell’area della Virginia che corrisponde agli USA orientali ed al Canada sudorientale.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Veronicastrum virginicum è una pianta originaria degli Stati Uniti orientali e del Canada sud-orientale e con precisione in un’area che si trova dal sud del Maine al nord-ovest della Florida fino al nord della Louisiana attraverso il Minnesota e un po’ a nord del confine tra Canada e Stati Uniti.
Il suo habitat frequente è quello delle praterie umide o semiumide e talvolta nei siti di montagna umidi. Si trova anche in un buon numero di praterie disturbate o prati naturali.
Descrizione –
La Veronicastrum virginicum è una pianta erbacea perenne eretta che cresce da un fittone centrale con rizomi, formando un grappolo di steli alti 90 – 180 cm.
Gli steli sono glabri e generalmente non ramificati.
Le foglie sono seghettate e disposte in verticilli di 3-7 attorno al fusto.
L’infiorescenza è eretta con racemi sottili e appuntiti lunghi circa 23 cm, che conferiscono al grappolo di fiori un aspetto simile a un candelabro. Gli stami sono fitti e sporgono a pennello perpendicolarmente al racemo. Le corolle sono bianche o occasionalmente rosa o viola e sono lunghe circa 2 mm.
Queste piante fioriscono per circa un mese da metà giugno a fine agosto, a seconda della latitudine.
Coltivazione –
La radice di culver è una pianta che viene coltivata come ornamentale nei giardini temperati degli Stati Uniti orientali e centrali intorno alla sua area di origine.
La maggior parte dei vivai di piante autoctone vende comunemente questa pianta perenne facile e adattabile. È completamente resistente fino ad almeno -20 ° C e cresce in pieno sole fino all’ombra parziale e su qualsiasi terreno umido e ben drenato.
La pianta cresce lentamente il primo anno dopo il trapianto, ma di solito si riprende nella seconda stagione di crescita, anche se possono essere necessari diversi anni per stabilizzarsi completamente.
Le piante possono essere potate a fine maggio e la propagazione avviene per seme.
La semina va effettuata in autunno, in serra fredda, in una posizione soleggiata; quando sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate le giovani piantine possono essere poste vasi individuali e trapiantate in estate.
Il seme immagazzinato deve essere stratificato prima della semina mescolandolo con sabbia bagnata o muschio di torba, quindi sigillandolo in un contenitore o in un sacchetto di plastica e conservandolo per circa 90 giorni a 3 – 5 °C.
Si può propagare anche per divisione che va effettuata ponendo i nuovi cespi in zone ombreggiate ed umide e trapiantate dopo la radicazione in estate o nella primavera successiva.
Esistono, inoltre, alcune cultivar selezionate per il loro valore ornamentale.
Usi e Tradizioni –
La Veronicastrum virginicum è una pianta che un tempo veniva spesso usata per scopi medicinali dai nativi nordamericani ed è talvolta usata nell’erboristeria moderna, essendo raccolta in natura. Viene coltivata come pianta ornamentale, apprezzata soprattutto per la sua stagione di fioritura a fine estate e inizio autunno. Nel Regno Unito la cultivar ‘Lavendelturm’, con fiori lilla, ha ottenuto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society.
Attualmente, in campo curativo viene utilizzata occasionalmente nell’erboristeria moderna, principalmente per i suoi effetti sul fegato e sulla produzione di bile.
Si consiglia una certa cautela, in quanto la pianta è potenzialmente tossica.
La radice è anodina, catartica, emetica, epatica, lassativa e tonica.
La radice fresca è un violento catartico e forse emetico, la radice essiccata è più mite nella sua azione, ma meno sicura.
La radice inoltre eccita delicatamente il fegato e aumenta il flusso della bile.
Svolge un importante ruolo ecologico in quanto le larve di alcuni lepidotteri si nutrono di questa pianta.
Modalità di Preparazione –
La radice di culver è una pianta che usata tradizionalmente dalle antiche popolazioni nordamericane viene oggi preparata occasionalmente per uso curativo.
Si può preparare un’infusione che viene utilizzata nel trattamento della diarrea, della tosse, dei brividi e della febbre, e anche per alleviare il dolore del mal di schiena.
Il tè fatto con le radici è fortemente lassativo.
Le radici vengono raccolte in autunno e devono essere conservate per almeno un anno prima dell’uso.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.