Come si coltiva il Pino d’Aleppo
Come si coltiva il Pino d’Aleppo
Il pino d’Aleppo (Pinus halepensis, Mill. 1768) è una specie di pino nativo della zona mediterranea in un areale che va dalla Penisola Iberica e dal Marocco fino al Libano e alla Siria. Lungo le coste d’Italia sono molto frequenti le pinete di Pino d’Aleppo ricche di macchia mediterranea.
Le strutture riproduttive di questa pianta sono:
– coni maschili che si trovano alla base dei germogli e sono oblunghi, numerosi, piccoli e gialli;
– coni femminili che sono dapprima tondeggianti e poi conici, dopo tre anni, alla maturità, assumendo un colore bruno-rossastro traslucido. Molto numerosi, presentano un breve peduncolo rivolto verso il basso. Le squame hanno un’apofisi poco sporgente e arrotondata; i semi sono nerastri e hanno un’ala allungata.
Coltivazione –
Per la coltivazione del Pinus halepensis è bene scegliere una posizione soleggiata anche se essendo una varietà rustica e resistente, cresce senza problemi anche a mezz’ombra; inoltre gli esemplari giovani vanno ombreggiati nei periodi più caldi dell’anno.
Questa pianta non tollera molto bene gli inverni rigidi, preferendo inverni miti; per questo motivo gli esemplari giovani, che sono più delicati, vanno riparati in inverno e annaffiati almeno ogni 2-3 settimane in estate.
Per le giovani piantine, nel periodo che va dalla tarda primavera all’autunno il terreno va mantenuto con una certa umidità, così da evitare sofferenza alle piante.
Bisogna evitare però che si abbiano ristagni idrici, che potrebbero provocare danni agli esemplari di questo genere.
Per quanto riguarda il substrato, il Pinus halepensis preferisce terreni ricchi, sciolti e ben drenati, dove si sviluppa in maniera ricca e vigorosa; tuttavia c’è da sottolineare che questa pianta però solitamente cresce in luoghi aridi, con terreni rocciosi e molto poveri, dove sopravvive e cresce abbastanza bene, data la sua rusticità e la grande adattabilità a terreni poco favorevoli.
Il Pino d’Aleppo si propaga per seme in primavera. Dal seme si ottengono piantine molto delicate che vanno tenute in contenitore per alcuni anni prima di essere poste a dimora; prima di effettuare il trapianto bisogna attendere che le piantine sono ben formate facendo attenzione nel prelievo e nel trapianto di non danneggiare l’apparato radicale.
Usi –
Il Pinus halepensis è una pianta forestale impiegata anche a scopo ornamentale; specialmente nelle coste orientali del Mediterraneo viene coltivata per la produzione di una resina impiegata nella conservazione alimentare. In Grecia viene utilizzato per la produzione del retsina o vino resinato.