Come si coltiva il Pino cembro
Come si coltiva il Pino cembro
Il pino cembro o cirimolo (Pinus cembra L., 1753) è un albero sempreverde aghifoglie della famiglia delle Pinaceae, originario delle montagne dell’Europa centrale (Alpi, Carpazi, Tatra). In Italia si trovano boschi di Cirmolo in Trentino-Alto Adige e in alcune zone delle Alpi Occidentali. Tollera bene i climi freddi e ventosi delle alte quote.
È una pianta dal legno molto pregiato, usato in modo particolare per le sculture (p.es. in Val Gardena). È l’unico pino a 5 aghi presente spontaneamente in Europa.
Le strutture riproduttive compaiono in estate sui rami dell’anno nella parte superiore della chioma; sono dei coni: i maschili gialli, i femminili rosso-violacei. Due anni dopo la fioritura maturano le pigne che cadono intere, ancora con i semi, nella primavera del terzo anno. Raggiunge i 500 anni di età.
Coltivazione –
Il Pino cembro è una pianta che si è naturalizzata in Italia in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto e Friuli dove cresce ad un’altitudine compresa tra 1400 e 2300 metri sul livello del mare.
Per questo motivo è opportuno che venga coltivata in aree con condizioni climatiche ed altimetriche simili.
Questa pianta preferisce terreni sciolti, ricchi e assolutamente ben drenati, profondi, a reazione neutra o acida, oppure leggermente calcarei, ma magari dilavati in superficie dalle piogge.
Il Pino cembro vegeta bene sui versanti a nord.
È un albero molto rustico che resiste bene ai tipici sbalzi termici degli ambienti montani, e può tollerare anche l’aridità quando è ben attecchito. Può tollerare una leggera ombreggiatura che simuli condizioni di vita forestali. Inoltre resiste bene ai venti ma non a quelli marittimi.
Il Pinus cembra non è una conifera dall’accrescimento veloce.
La pianta si propaga per seme appena raccolto o nel tardo inverno.
Se si acquistano sementi conservate è meglio far precedere la semina da 6 settimane di vernalizzazione con stratificazione a una temperatura di 4°C.
La messa a dimora, dopo che le piantine si sono formate, va operata avendo cura di fornire una protezione dal freddo dell’inverno per i primi due anni dall’impianto. Il Pinus cembra è una pianta, tra l’altro, che sopporta i trapianti anche se come per tutti gli alberi l’operazione va eseguita prelevando l’intero pane di terra disturbando il meno possibile le radici.
Anche la propagazione vegetativa è possibile ma poco agevole e si effettua partendo dal singolo fascicolo di aghi col suo brachiblasto, ma la crescita successiva non sarà mai veloce.
Questa pianta si presta ad essere piantata in spazi medio grandi, singolo o a gruppi, in climi freschi lontano dall’arsura cittadina.
Ottima pianta per ricreare, nel suo habitat naturale un ecosistema ideale per la fauna selvatica e per un sotto chioma con bassi cespugli quali azalee sempreverdi e rododendri. Si ricorda che, al pari di altri pini, questa pianta con le sue secrezione fogliare inibisce la germinazione dei semi ed in particolare l’attecchimento del prato.
In questo caso si consiglia di utilizzare piante tappezzanti o altri cespugli o altre conifere.
Usi –
Il Pinus cembra è una pianta dal legno tenero e di facile lavorazione, utilizzato per la costruzione di mobili e per i lavori di intarsio (Val Gardena). In passato i pinoli rappresentavano una importante risorsa alimentare per le popolazioni di montagna ed utilizzati per preparazioni alimentari, per esempio lo strudel tirolese..
Viene impiegato nei rimboschimenti di protezione e negli interventi di recupero ambientale e consolidamento di versante.
Usato talvolta nei parchi come ornamentale, in particolare dove il clima è di tipo temperato-freddo.