Chios
Chios
La Chios è una razza ovina (Ovis aries Linnaeus, 1758) con origine sull’isola greca di Chios ed attitudine alla produzione di latte.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Ordine Artiodactyla,
Sottordine Ruminantia,
Famiglia Bovidae,
Sottofamiglia Caprinae,
Genere Ovis,
Specie O. aries,
Razza Chios.
Distribuzione Geografica ed Areale –
La Chios è una razza originaria dell’isola greca di Chios (anche se le sue origini remote sono sconosciute) e diffusa soprattutto in Grecia. Questa razza appartiene al gruppo delle pecore con lipoma caudale (pecore a coda grassa).
Origini e Storia –
La razza Chios è allevata principalmente per la produzione di latte e si ipotizza che sia stata incrociata con Kivircik e Dagliç; comunemente è accettato che abbia avuto origine sull’isola greca di Chios.
Dal 1983 al 2007, la popolazione mondiale dei Chios è aumentata da 16.000 a 51.860.
In una recente indagine si è visto, di recente, un importante sviluppo strutturale e gestionale rispetto ai sistemi più tradizionali ancora dominanti in Grecia.
Lo studio ha denotato una evoluzione dei modelli di allevamento e, sostanzialmente quattro tipologie di allevamento:
1: Aziende agricole specializzate di nuova costituzione, intensive e ben attrezzate;
2: Allevamenti ben avviati con produzione equilibrata di pecore e e di alimentazione;
3: Allevamenti di piccoli greggi che si concentrano più sui seminativi che sull’allevamento di pecore con una tendenza ad evolversi verso il secondo tipo.
4: aziende agricole che rappresentano una forma piuttosto conservatrice di allevamento ovino di Chios con input bassi/intermedi e che scelgono di non concentrarsi sulla produzione di alimentazione proveniente da mangimi.
Morfologia –
Le pecore di razza Chios hanno un mantello di colore tipicamente bianco con macchie nere, a volte di colore marrone, intorno agli occhi e sulle orecchie, naso, pancia e gambe.
Il loro peso medio è di 80 Kg per i montoni e di 60 Kg per le pecore, con un’altezza media al garrese di 79-84 cm per i montoni e di 70-76 cm per le pecore.
La testa è spesso tutta nera ed è solitamente piccola e sottile con un leggero profilo montonino; i montoni sono caratterizzati da corna a spirale mentre solo il 30% delle femmine le possiede.
La mammella e le unghie sono nere, le orecchie sono grandi, inoltre è bassa la produzione di lana la quale è corta e non ricopre ne il basso ventre ne gli arti.
Gli agnelli, appena nati, pesano da 3,2 a 4,5 kg.
Attitudine produttiva –
Dal punto di vista riproduttivo le femmine iniziano all’età di 8-9 mesi, e possono partorire due volte l’anno con un’alta probabilità di parti gemellari, con una media di 1,5-2,3 agnelli per figliata.
I maschi entrano in competizione per le femmine all’età di 5 mesi, ma sono sviluppati all’età di 8-9 mesi.
Gli agnelli vengono svezzati dopo 45 giorni dalla nascita e raggiungono i 15 kg.
La produzione annua di latte varia dai 120 ai 300 kg, con 270 giorni di lattazione.
Il latte viene utilizzato per produrre molti tipi di formaggi come Feta, Batzos, Manouri e molti altri. La produzione di latte più alta registrata è stata di 777 litri in un periodo di lattazione di 220 giorni.
Per quanto riguarda la lana il diametro va da 27 a 35 micrometri con un titolo di filatura da 44 a 56. La lunghezza della pinzatura è compresa tra 8,0 e 13,0 cm. Un vello grezzo pesa circa da 1,2 a 2,5 kg. C’è una notevole variazione tra gli individui per quanto riguarda la qualità del vello. Tuttavia, la qualità del vello di un individuo è in genere coerente.
Guido Bissanti
Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.