Come si coltiva il Cedro dell’Himalaya
Come si coltiva il Cedro dell’Himalaya
Il cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara (Roxb. ex (D.Don) G.Don, 1830)) è una specie di cedro originario del versante occidentale dell’Himalaya, diffuso nella parte orientale dell’Afghanistan, nel nord del Pakistan, nel Kashmir, negli stati nordoccidentali dell’India, in Tibet e in Nepal a quote che vanno da 1550 a 3200 m di altitudine.
Questa specie è stata introdotta in Europa all’inizio del XIX secolo.
Le strutture riproduttive di questa pianta sono i coni che vengono prodotti in autunno: quelli maschili sono lunghi 4-7 cm, prima verdastri poi bruno rosati, mentre quelli femminili sono più piccoli e maturano in due anni, diventando legnosi e lunghi fino a 7-13 cm, passando dal verde al bruno.
I frutti sono coni eretti rosso-bruni.
Coltivazione –
Il Cedro dell’Himalaya è una pianta che si propaga per seme prelevando i coni in inverno e tenendoli al caldo finché non si aprono.
Prima della semina è opportuna una stratificazione a freddo di circa un mese per incrementare la percentuale di germinazione.
Il letto di semina deve essere mantenuto umido ma molto ben ventilato per evitare che i semi ammuffiscano.
I semenzali vanno poi ripicchettati appena possibile e tenuti in serra fredda al riparo per il primo inverno.
Il periodo di messa a dimora è quello della tarda primavera o all’inizio dell’estate; inoltre è opportuno predisporre delle protezioni dal freddo per le prime due stagioni invernali che la pianta trascorre all’aperto.
Un altro modo di procedere nella propagazione è quello per via vegetativa prelevando talee apicali in novembre, anche se la radicazione di queste talee spesso risulta difficoltoso.
Si ricorda, inoltre, che il Cedro dell’Himalaya non tollera i trapianti da una certa età in poi, per cui questa fase va eseguita solo per piantine giovani.
Inoltre nella scelta del posizionamento della pianta si sottolinea come il Cedrus deodara non è adatto a zone troppo trafficate e inquinate, quindi sarebbe meglio non piantarlo in città, tantomeno davanti a casa.
In generale questa pianta va posizionata in aree con molto spazio, con una quota altimetrica più elevata e mai in vicinanza di strade o camminamenti.
Nella tecnica di potatura questa deve essere operata solo per togliere rami danneggiati o secchi e mai potare i rami più bassi, permettendo loro di scendere man mano verso il basso col trascorrere delle decadi.
In definitiva è una pianta da grandi parchi, in zone a quote più elevate.
Usi –
Il cedro dell’Himalaya è una pianta comune nei parchi e molto apprezzata per la sua bellezza e maestosità.
Il legno di questa pianta è comunque meno pregiato di quello del cedro dell’Atlante.
It is always nice to read about the traits of a new plant species. The Himalayan cedar sounds like an exotic tree, and it was interesting to learn about its height and how long it can take for a female cone to mature. It’s even more impressive that this type of cedar can grow in such diverse climates with different altitudes. I hope you have learned something from this post as well!