Come si propaga il Sedano
Come si propaga il Sedano
Il sedano (Apium graveolens L.) è una specie erbacea biennale della famiglia delle Apiaceae, originaria della zona mediterranea e conosciuto come pianta medicinale fin dai tempi di Omero.
È una pianta molto comune in tutti gli orti dove è molto coltivata. Questa pianta biennale in natura viene coltivata come annuale negli orti.
In questa scheda vedremo la tecnica di propagazione e di trapianto mentre per i dettagli di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.
Moltiplicazione –
Il sedano si propaga per seme impiegando 1-2 g di seme per metro quadrato anche a fine gennaio in serra riscaldata o letto caldo per poter disporre delle piantine pronte per il trapianto alla fine di aprile e conseguire produzioni utili già al mese di giugno.
Per aumentare i tempi e la percentuale di germinazione i semi di sedano dovrebbero essere sempre avviati al chiuso da 8 a 10 settimane prima della data media della prima gelata.
Tuttavia, per coloro che coltivano il sedano in primavera, è possibile eseguire una semina diretta verso la fine dell’estate; ad ogni modo, però, bisogna assicurarsi che le temperature rimarranno comprese tra i 10 e i 20 gradi °C durante tutto il periodo di crescita della pianta.
I semi devono essere collocati a mezzo centimetro di profondità, dopo di che si consiglia di pacciamare ed irrigare subito dopo la semina.
Inoltre al fine di aumentare la germinazione del sedano è consigliato immergere i semi in acqua calda durante la notte prima di piantarli per ridurre il tempo di germinazione.
Substrato –
Un buon substrato per il sedano va preparato aggiungendo fertilizzanti organici o compost prima della semina. Quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di circa 15 cm, occorre trapiantarle e ripiantarle ad una distanza di 20-30 cm l’una dall’altra. Assicurarsi che le piantine siano abbastanza dure prima di trapiantarle, riducendo leggermente l’annaffiatura e mantenendole all’aperto per un paio d’ore al giorno.
Trapianto –
Il trapianto del sedano può essere fatto a mano (per piccole superfici) o con trapiantatrici meccaniche (in coltura specializzata 70 cm tra le file e 25-30 tra le piante). Deve essere subito irrigato. Va eseguito il diserbo meccanico o, meglio, la pacciamatura vegetale.
Raccolta e conservazione –
Le foglie e gli steli possono essere raccolti durante tutta la stagione vegetativa e consumati freschi o surgelati (tagliati a pezzetti e posti in sacchetti).
Per le grandi coltivazioni si ricorda che da un ettaro di coltura si ottengono 600 quintali circa di prodotto o più.
Il prodotto viene usato direttamente nell’alimentazione umana o destinato alle industrie alimentari per la preparazione di sottaceti, minestre essiccate, surgelati.
Per raccogliere i frutti, la parte apicale deve essere tagliata quando sono quasi maturi: battere con delicatezza le infruttescenze per raccogliere i semi. Le radici vanno estirpate in autunno.