Cotiledoni
Cotiledoni
Con il termine cotiledoni, in botanica, si intendono le foglie embrionali, cioè le prime foglie, già formate dentro il seme, che spunteranno alla germinazione e che spesso contengono una riserva di sostanze nutritive.
Il termine cotiledone deriva dal latino cotyledon -ŏnis, a sua volta dal greco kotylēdṓn, derivazione di kotýlē ‘coppa, cavità’.
I cotiledoni sono caratteristici delle piante produttrici di semi e possono essere:
– uno nelle Monocotiledoni;
– due nelle Dicotiledoni;
– da due a diciotto nelle Gimnosperme.
I cotiledoni sono foglie carnose, con struttura semplificata e, in generale, con funzione di nutrimento dell’embrione dall’inizio della germinazione al momento in cui si sviluppano la radice e le prime foglie e fino a che l’individuo sia in grado di compiere la fotosintesi, e quindi di nutrirsi autonomamente.
Dal punto di vista anatomico i cotiledoni si trovano a metà strada tra l’apice della radice e la gemma apicale, che darà origine al germoglio (cioè l’insieme di fusto e foglie).
Durante la germinazione, nelle piante a crescita ipocotile (sezione tra la radichetta e il/i cotiledoni) i cotiledoni fuoriescono dal terreno e assumono, oltre alla funzione di riserva, quella di fotosintesi (ad esempio nel fagiolo). I semi con questa caratteristica sono detti epigei. Viceversa, se i cotiledoni restano nel suolo, il seme è detto ipogeo, a crescita epicotile (sezione compresa tra i cotiledoni e le prime foglie vere), come avviene per il pisello.
Normalmente i cotiledoni sono legati alla funzione di nutrizione dell’embrione durante la germinazione. Tuttavia non sempre i cotiledoni hanno funzione di riserva, cioè non sempre essi accumulano amido e proteine da rendere disponibili all’embrione in sviluppo.
Nelle Graminaceae, per esempio, le riserve per la germinazione sono extra-embrionali, si trovano nell’albume o endosperma secondario del seme (da cui peraltro si ricavano le farine dei cereali). In questo caso, l’unico cotiledone, detto scutello, svolge funzione austoriale, cioè assorbe sostanze nutrienti dall’albume per renderli disponibili all’embrione. Le radici prendono la forma geotropica, cioè tendono sempre ad andare verso il basso in qualsiasi modo si pianti il seme.