Uso del Capelvenere
Uso del Capelvenere
Nome scientifico. Adiantum capillus veneris L.
Famiglia Adiantaceae
Nome dialettale: pitrusinu ri muru, capiddinu, filici millifogghi
È una pianta simile alle felci con le quali condivide gli habitat. È caratterizzata da fronde fogliose composte da tante piccole foglioline di forma triangolare con margine ripiegato. I semi sono spore, da qui la somiglianza filogenetica con le felci, inseriti in appositi sacchi sottofoliari denominati “sori”. Vive in tutti i luoghi umidi, nelle fessure delle rocce o in luoghi dove vi sono continui stillicidi, nelle pareti dei pozzi o nelle fontane ed abbeveratoi in tutta l’area mediterranea montana. Le fronde si raccolgono da giugno a luglio recidendole alla base del picciolo.
Principi attivi
I principi attivi si trovano nelle fronde.
Proprietà
Emollienti, antinfiammatorie, decongestionanti, antipiretiche e bechiche. È una delle piante più utili per combattere i sintomi influenzali, raffreddori ed, in particolare, a carico dei bronchi come la tosse, in quanto i principi attivi in essa contenuti esercitano attività decongestionanti ed espettoranti. Tali proprietà possono essere associate o sostituite da Altea e Liquirizia.
Uso interno
Per combattere i sintomi influenzali e le affezioni bronchiali
Decotto e infuso: 2 gr di fronde x 100 ml di acqua da tenere in infusione per 5 min. e poi filtrare. Assumere 2 tazze pro die.
Tintura: 20 gr di fronde in 100 ml di alcool. Assumere 2 – 3 cucchiai pro die.
Uso esterno
Come regolatore della secrezione sebacea del cuoio capelluto e per combattere la forfora.
Può essere utilizzato o sottoforma di decotto nel caso di rapido uso o sotto forma di tintura
che ne consente la conservazione. Con entrambe le preparazioni,frizionare la cute una volta al giorno.
decotto:10 gr di fronde x 100 ml di acqua
tintura: 10 gr di fronde x 100 ml di alcool.
Maria Canzoneri