Diospyros virginiana
Diospyros virginiana
Il loto americano o cachi americano (Diospyros virginiana L.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Ebenacee.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Dilleniidae,
Ordine Ebenales,
Famiglia Ebenacee
Genere Diospyros
Specie D. kaki.
È sinonimo il termine:
– Diospyros mosieri S.F.Blake.
Etimologia –
Il termine Diospyros proviene dal greco Διός diós, genitivo di Ζεύς Zeus (Giove) e πυρός pyrós, frumento, cibo: cibo di Giove (questo nome per i greci si riferiva al loto). L’epiteto specifico virginiana viene da Virginia, virginiano, riferimento che non va fatto solo e tanto all’attuale Virginia, stato degli USA orientali di dimensioni piuttosto limitate, ma alle condizioni originarie in cui la Virginia era un’area che copriva l’intera costa orientale delle Indie occidentali sotto dominio britannico e cioè dal Canada francese alla Florida spagnola. Si ricorda inoltre che la Virginia prende il nome da Elisabetta I Tudor (1533-1603), detta appunto la Regina Vergine non essendosi mai sposata.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il loto americano è una pianta con origine in un’area che comprende il nord America orientale: dal New England alla Florida, ad ovest dal Texas al Kansas.
Il suo habitat è quello dei boschi secchi, vecchi campi e radure dove cresce preferibilmente su suoli sabbiosi leggeri e ben drenati ma viene trovato sulla maggior parte dei tipi di suolo, dalle sabbie agli scisti e ai fondali fangosi.
Descrizione –
Diospyros virginiana è un albero deciduo che può crescere fino a 20,00 metri di altezza.
In estate produce fiori profumati che sono dioici, per cui è necessario avere piante sia maschili che femminili per ottenere frutti. La maggior parte delle cultivar sono partenocarpiche (con frutti senza semi ottenuti senza impollinazione).
I fiori sono impollinati dagli insetti e dal vento. La fruttificazione inizia in genere quando l’albero ha circa 6 anni.
Il frutto è di forma rotonda o ovale e solitamente di colore giallo-arancio, a volte bluastro, di dimensioni variabili da 2 a 6 cm di diametro.
Coltivazione –
Il loto americano è una pianta che richiede un buon terreno argilloso profondo ed in posizione soleggiata o all’ombra leggera.
Se viene coltivato per i suoi frutti, l’albero necessita di una posizione calda, soleggiata e riparata. Non ama i terreni molto acidi o umidi e scarsamente drenati.
Si tratta di una pianta che resiste fino a -35 °C; per una buona ripresa vegetativa, in primavera, è bene i coltivare le piante in posizione riparata ed esposta al sole del primo mattino.
Anche se è una pianta dioica può produrre frutti (per via partenocarpia) senza semi in assenza di un impollinatore.
Le piante hanno una lunga radice fittonante e sono difficili da trapiantare; infatti è meglio piantarli nella loro posizione permanente il prima possibile e proteggerli durante l’inverno per i primi due anni.
Gli alberi possono iniziare a produrre frutti quando hanno solo pochi anni. Questa specie è occasionalmente coltivata per i suoi frutti commestibili, ci sono diverse varietà.
La propagazione può avvenire per seme che va seminato in serra fredda non appena è maturo.
Di solito germina in 1 – 6 mesi a 15 °C.
La propagazione può avvenire anche per talea legnosa a metà maturazione nel periodo di mezza estate.
Le varietà commerciali includono la molto produttiva Early Golden, la produttiva John Rick, Miller, Woolbright e la Ennis, una varietà senza semi.
Usi e Tradizioni –
Il loto americano è una pianta che cresce spontanea ma è stata coltivata dai nativi americani per i suoi frutti e il legno sin dalla preistoria.
I frutti vengono raccolti in natura per uso locale come alimento, medicina e fonte di materiali.
Gli usi alimentari comprendono l’utilizzo della frutta sia cruda che cotta o essiccata e utilizzata nel pane, in dolci, torte, budini, ecc..
Il frutto, grande all’incirca come una prugna, ha un sapore squisitamente ricco quando è completamente maturo ma è molto aspro e astringente prima di allora.
Il frutto può essere raccolto anche in autunno, preferibilmente dopo una gelata, e viene conservato poi in un luogo fresco e mangiato solo quando è molto morbido e quasi sul punto di marcire.
Dalla polpa dei frutti può essere prodotta una melassa. Si dice che un olio ottenuto dai semi abbia il sapore dell’olio di arachidi.
Dalle foglie essiccate si può preparare un tè.
I semi tostati vengono utilizzati come sostituti del caffè.
Per uso medicinale si può utilizzare un decotto di frutta bollita per trattare le sindromi con presenza di sangue nelle feci.
Le foglie sono ricche di vitamina C e sono usate come antiscorbutico.
Un decotto di corteccia interna è altamente astringente. È stato usato come collutorio nel trattamento del mughetto e del mal di gola.
Può essere usato esternamente come un lavaggio per verruche o tumori.
Tra gli altri usi si ricorda che questa pianta può essere usata come portinnesto per il D. kaki.
Il suo legno è forte, duro, pesante, a grana fine, elastico, resistente all’usura. È un legno pregiato che viene utilizzato per la produzione di articoli in legno, torneria, ecc. e viene utilizzato soprattutto per la realizzazione di maniglie per mazze da golf.
Modalità di Preparazione –
Negli Stati Uniti del sud e dell’ovest i frutti sono apprezzati nei dessert e nella cucina e vengono raccolti anche da piante spontanee per uso locale come alimento, medicina e fonte di materiali.
Tra gli sui alimentari si ricorda che la frutta sia cruda che cotta o essiccata e utilizzata nel pane, in dolci, torte, budini, ecc..
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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