Citrus × tangelo
Citrus × tangelo
Al Mapo (Citrus × tangelo J.W. Ingram & H.E. Moore, 1975) appartengono un gruppo di agrumi ibridi, incrocio tra mandarino e pompelmo.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Sapindales, Famiglia Rutaceae, Sottofamiglia Aurantioideae, Tribù Citreae e quindi al Genere Citrus ed alla Specie C. × tangelo.
Etimologia –
Il termine Citrus proviene dal nome latino del cedro e limone, dal greco greco κέδρος kédros cedro e κίτρον kítron limone.
L’epiteto specifico tangelo viene dall’inglese, attraverso la composizione tang(erine) ‘tangerino’ (mandarino) e (pum)elo ‘pompelmo’.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Mapo è un incrocio che comparve sul finire del 1800 negli Stati Uniti. Oggi viene coltivato in California e in Florida, mentre in Italia lo troviamo in Sicilia e in Calabria.
Descrizione –
Il Citrus × tangelo è un albero con crescita rapida fino ad arrivare ad oltre dieci metri di altezza.
La chioma si estende con un diametro simile all’altezza.
I rami sono sia deboli che forti e ricchi di spine, mentre le radici vanno molto in profondità.
I fiori sono bianchi e attraggono molto le api.
La fioritura avviene tra la fine dell’inverno ed il principio della primavera.
I suoi frutti sono delle bacche di grosse dimensioni, chiamate esperidio, caratterizzate da un aspetto globoso con una protuberanza all’estremità superiore. La buccia del frutto è piuttosto sottile, da potersi aprire con le dita e raggiunge un colore verde tendente al giallo nella sua piena maturità.
La polpa si compone di spicchi molto succosi e profumati, nei quali è possibile risalire alla dolcezza del mandarino sebbene dal sapore più acido e amaro del pompelmo. All’interno può esserci un numero variabile di semi, a seconda della specie.
Coltivazione –
Il Mapo è un agrume che si coltiva con tecniche molto simile agli altri agrumi, considerando, inoltre, che per via della chioma piuttosto ampia di questa pianta, gli alberi devono essere ad una giusta distanza gli uni dagli altri. Ciò facilita anche una corretta potatura e la pianta stessa provvede così a proteggersi dai venti e dai raggi del sole troppo diretti.
Come tutti gli agrumi, predilige i luoghi molto luminosi ed esposti al sole. Ciò che teme maggiormente è la presenza di correnti d’aria per cui è necessario, laddove non si possa preservare più di tanto in campo aperto, premunirsi di barriere frangivento.
La raccolta manuale dei frutti si effettua tra i mesi di ottobre e gennaio.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.
Usi e Tradizioni –
Il Mapo è un incrocio fra il mandarino, cultivar Avana, e il pompelmo, cultivar Duncan. Fu ottenuto nel 1950 nel Centro di ricerca per l’agrumicoltura e le colture mediterranee (ACM) di Acireale e rilasciato per la coltivazione nel 1972.
La sua forma è simile a quella del pompelmo, ma leggermente più piccola. È caratterizzato da un gusto gradevolmente aspro con qualche nota di mandarino.
Il frutto si consuma prevalentemente fresco oppure si utilizza per le conserve ed i liquori.
Le varietà di Mapo sono: Orlando, Page, Minneola, Seminole e Sampson.
Le caratteristiche permangono in tutte le specie, ma cambiano le dimensioni dei frutti e la loro fruttificazione durante l’anno. Per esempio l’Orlando è quella che sa meglio adattarsi al freddo e quella che ha meno semi al suo interno, mostrandosi con una caratteristica forma delle foglie a coppa.
Il Mapo è un frutto dalle numerose proprietà. Contiene i seguenti componenti medi:
– lipidi: è ipocalorico (solo 31 calorie ogni 100 gr), quindi idoneo per chi sta seguendo una dieta dimagrante;
– vitamine: abbondante presenza di vitamina C e vitamina A e del gruppo B;
– sali minerali: ricco soprattutto di potassio, ferro, iodio, magnesio e acido folico e la presenza di iodio lo rende un valido alleato per i principali problemi connessi alla tiroide;
– zuccheri: ne ha pochi, quindi può essere consumato dai diabetici;
– flavonoidi.
Tra le proprietà più importanti di questo agrume ricordiamo che:
– è antiossidante: grazie alla presenza dei flavonoidi, combatte l’invecchiamento cellulare e previene la formazione dei radicali liberi;
– è antiinfiammatorio: agisce contro le principali infiammazioni, rinforzando anche il sistema immunitario in vista dei malanni di stagione;
– è anticellulite: la vitamina C aiuta il drenaggio dei liquidi e favorisce la produzione di collagene, mantenendo la pelle elastica e tonica e combattendo il fastidioso problema della ritenzione idrica;
– è rilassante: agisce contro i disturbi del sonno, migliorandone la qualità e tenendo a bada l’insonnia;
– abbassa il colesterolo: riduce la quantità di trigliceridi ed abbassa la pressione sanguigna, mettendo al riparo dalle problematiche cardio-vascolari.
Modalità di Preparazione –
Siccome il Mapo è un ibrido tra mandarino e pompelmo, il suo sapore risulta un po’ aspro ma più gradevole del pompelmo.
Il frutto di questo agrume viene comunemente utilizzato in ambito alimentare per fare liquori, vinaigrette o per dare un tocco particolare alle insalate. C’è anche un dolce del Molise, il mapopan, che non è altro che un panettone imbevuto di liquore di mapo.
Per il resto può essere consumato fresco come altri agrumi.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.