Amanita muscaria var. flavivolvata
Amanita muscaria var. flavivolvata
L’Amanita muscaria varietà flavivolvata (Amanita muscaria var. flavivolvata (Singer) Dav. T. Jenkins, 1977) è un fungo basidiomicete della famiglia delle Amanitaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Amanitaceae e quindi al Genere Amanita, alla Specie A. muscaria ed alla sub specie A. m. flavivolvata.
Etimologia –
Il termine Amanita proviene dal greco ἀμᾱνῖται amanítai, appellativo dato dagli antichi greci ai funghi provenienti dal monte Ἄμᾱνoς Ámanos della Turchia asiatica.
L’epiteto specifico muscaria è dovuto alla consuetudine del Nord Europa dove si mettevano pezzi del fungo in acqua o latte per attirare le mosche che rimanevano stordite.
Il nome della sottospecie flavivolvata viene da flavus giallo e da volvatus fornito di volva o guaina: con volva giallastra.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Amanita muscaria var. flavivolvata è un fungo con ampia diffusione sia in Europa che nel Nord e Centro America.
È un fungo che cresce nel periodo estate-autunno, molto diffuso, specialmente in boschi di latifoglie e conifere.
Riconoscimento –
L’Amanita muscaria var. flavivolvata si riconosce per il cappello che ha forma da convesso a piano, con cuticola rosso acceso, leggermente striata al bordo, cosparsa di verruche bianche o giallastre.
Le lamelle sono molto fitte, libere, bianche e con presenza di lamellule.
Il gambo è di colore bianco, liscio sopra l’anello, fibroso sotto.
L’anello è di colore bianco, pendulo e liscio.
La volva è dissociata in verruche, bianca, sormontata da uno o due cercini.
La carne è di colore bianco e di consistenza compatta con odore e sapore trascurabili.
Al microscopio si individuano delle spore di 8-12 x 5-7 µ; liscio; ampiamente ellissoidi;
Coltivazione –
L’Amanita muscaria varietà flavivolvata non è coltivata in quanto è velenosa.
Usi e Tradizioni –
Questa sottospecie contiene apparentemente le stesse tossine dell’Amanita muscaria.
La specie è associata principalmente alla quercia (Quercus) e a diverse conifere, ma può presentarsi con altri generi di alberi decidui.
È un fungo velenoso come l’Amanita muscaria e, pertanto non va raccolto anche per non arrecare disturbo all’habitat ove cresce.
Modalità di Preparazione –
Fungo tossico da non raccogliere e non mangiare.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.