Bowdichia virgilioides
Bowdichia virgilioides
L’ Alcornoco (Bowdichia virgilioides Kunth) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Sottofamiglia Faboideae, Tribù Leptolobieae e quindi al Genere Bowdichia ed alla Specie B. virgilioides.
È sinonimo il termine:
– Cebipira virgiliodes (Kunth) Kuntze.
Etimologia –
Il termine Bowdichia del genere è stato dedicato al botanico, collezionista di piante dell’Africa dell’ovest, T. E. Bpowdich (1791-1824).
L’epiteto specifico virgilioides è derivato dalla similarità alla Virgilia, un albero africano.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Bowdichia virgilioides è una pianta originaria dell’America meridionale e centrale dove cresce in habitat con presenza di Foreste pluviali e savane dove si sviluppa meglio delle aree con terreni ben drenati.
Descrizione –
la Bowdichia virgilioides è un albero sempreverde, a crescita abbastanza rapida, che nella ree forestali cresce fino a 36 m, mentre nella savana è molto più piccolo e può crescere solo fino a 16 m.
ha foglie ovato lanceolate, imparipennate.
I fiori, che sono impollinati dagli insetti, della forma tipica delle papilionacee, sono di colorazione blu-violetto chiaro e sono portati a gruppi al vertice dei rametti.
I frutti sono dei baccelli.
Coltivazione –
L’ Alcornoco è una pianta che può essere adoperata come specie pioniera nei boschi.
È una pianta adatta terreni non molto pesanti e comunque ben drenati e può tollerare la siccità ma cresce stentatamente all’ombra.
Per una ottimale crescita bisogna scegliere una posizione soleggiata. È un albero a crescita abbastanza rapida, in grado di raggiungere un’altezza di circa 3 metri entro 2 anni dalla semina.
Questa specie ha una relazione simbiotica con alcuni batteri del suolo, questi batteri presenti nei noduli delle radici fissano l’azoto atmosferico. Parte di questo azoto viene usato dalla pianta in crescita, ma una parte può anche essere usata da altre piante che crescono nelle vicinanze.
Prima della semina, il seme che è alquanto duro, va preventivamente scarificato, per accelerare la germinazione. Questo di solito può essere fatto versando una piccola quantità di acqua quasi bollente sui semi (facendo attenzione a non cuocerli) e poi immergendoli per 12-24 ore in acqua calda.
La semina va fatta in una posizione soleggiata in un vivaio o in singoli contenitori. Dai semi non trattati si ha normalmente un tasso di germinazione molto basso con la formazione di germogli entro 30 – 60 giorni.
Quando le piantine seminate raggiungono i 5-6 cm, possono essere piantate piantale in singoli contenitori e devono essere pronte ad essere trapiantate 5 – 6 mesi dopo.
Usi e Tradizioni –
La Bowdichia virgilioides, oltre che per usi forestali o ornamentali trova impiego per molteplici utilizzi.
I tubercoli radicali e la corteccia sono antireumatici, astringenti, depurativi, febbrifughi e ipoglicemizzanti. Trovano applicazione, per uso esterno, nel trattamento di malattie della pelle.
L’olio dei semi viene strofinato sulla pelle per trattare il dolore articolare. Dalla corteccia si estraggono degli alcaloidi.
Il durame, di colore variabile dal marrone al rossastro-marrone; è nettamente delimitato dalla stretta fascia di un alburno quasi bianco.
Il legno è duro, forte, rigido, abbastanza pesante, molto robusto e molto resistente all’attacco di insetti. Non è facile lavorare con utensili manuali, in particolare se è presente la grana incrociata; può essere piallato su una buona superficie se si utilizza un angolo di taglio basso; piuttosto difficile da inchiodare, ma le caratteristiche di inchiodatura e avvitamento sono buone; termina uniformemente e assumere una lucidatura elevata.
È un legno molto decorativo e in falegnameria, dove viene usato per la finitura di interni come assi del pavimento, cornici, pannelli e porte, nonché per mozzi, assi di ruote.
Modalità di Preparazione –
Oltre agli utilizzi forestali, ornamentali o per l’impiego del legname questa pianta viene impiegata in campo farmaceutico dove si utilizzano i tubercoli radicali e la corteccia.
Inoltre l’olio dei semi viene usato sulla pelle per lenire i dolori articolari.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.